Infuriano le polemiche sulle previsioni meteo “sbagliate” dopo l’ennesimo delirio degli albergatori della riviera romagnola che minacciano addirittura di denunciare i meteorologi, colpevoli di “allontanare i turisti con previsioni eccessivamente allarmistiche“.Polemiche e minacce che stonano con l’atteggiamento attento ed equilibrato che dovrebbe caratterizzare tutti i cittadini alla luce dei fenomeni estremi che proprio in questi giorni stanno interessando molte zone d’Italia, da Roma a Napoli fino alla Sardegna e anche a molte altre località, provocando feriti e danni gravissimi.
Gli albergatori – evidentemente – hanno individuato ormai da anni nei meteorologi ilcapro espiatorio delle cose che non vanno bene; dopotutto i meteorologi si limitano a fare il loro lavoro così come i mass-media che riportano le previsioni e le allerte diffuse dagli enti competenti. In un Paese in cui la pioggia sempre più spesso provoca disastri e tragedie, bisognerebbe approcciarsi con particolare attenzione e interesse alle previsioni del tempo che, invece, molto spesso non vengono neppure considerate e in tanti rischiano addirittura la vita (quando non la perdono) proprio per non aver ascoltato, o comunque aver sottovalutato, i bollettini meteo.La polemica degli albergatori romagnoli, poi, è assolutamente fuori luogo perché le previsioni meteo si possono anche sbagliare, ma non è questo il caso. Per la Romagna sono state perfette. Dopo i forti temporali di sabato notte, negli ultimi tre giorni ha piovuto tantissimo e continuerà ancora fino a domani sera. Le temperature sono piombate su valori tardo-autunnali, proprio come era stato previsto la scorsa settimana.
A Riccione tra domenica e stamattina sono caduti 100mm di pioggia, a Cattolica 80mm, a Rimini 50mm, a Cervia e Cesenatico 40mm. Piogge meno intense più a nord, tra ravennate e ferrarese, proprio dove era previsto un maltempo più soft. Non è mancato il forte vento, e dopo la tregua in atto in queste ore, tra stasera e domani tornerà a diluviare. Insomma, i meteorologi ci hanno azzeccato, come sempre più spesso accade grazie alle sviluppatissime tecnologie contemporanee e al proliferare di esperti del settore locali che conoscono meglio di chiunque altro ogni microclima provinciale. Cosa invece non cambia e non si sviluppa è la cultura nei confronti della meteorologia che, dall’opinione pubblica alla classe dirigente, rimane arretrata a livelli medioevali al contrario di quanto accade in altri Paesi dove ormai le previsioni del tempo vengono consultate ed considerate al punto da determinare quotidianamente scelte e comportamenti di vita, attivando così nella popolazione quei provvedimenti di auto-protezione che tutelano la gente da tragedie provocate dai fenomeni meteo estremi.I meteorologi, insomma, si sforzano di fare le previsioni del tempo nel modo migliore possibile nonostante le difficoltà che hanno già di per se nell’approcciarsi a una scienza complessa e inesatta, ulteriormente aggravate dalla rete di monitoraggio italiana priva di radar adeguati al nowcasting. Nonostante tutto ciò, oltre al danno devono subire anche la beffa delle pretestuose accuse e polemiche degli albergatori: e se fossero proprio i meteorologi a denunciarli per calunnia e diffamazione?
Fonte: meteoweb