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lunedì 11 luglio 2016

Allerta Meteo, forti temporali pomeridiani: rischio bombe d’acqua e grandinate. Caldo in aumento

Allerta Meteo, le mappe e le previsioni per oggi e domani: caldo in netto aumento, ma forti temporali pomeridiani con bombe d'acqua e grandinate

Splende il sole e fa caldo anche oggi, domenica 10 luglio 2016 su gran parte d’Italia: le temperature sono già elevate con +36°C a Cosenza, +35°C a Mantova e molto caldo un po’ su tutte le Regioni. Anche oggi nel pomeriggio avremo picchi elevatissimi in molte località, dopo il caldo eccezionale di ieri con picchi di +39°C in pianura Padana. Ma proprio nel pomeriggio di oggi si scateneranno forti temporali pomeridiani in gran parte del Paese, dalle Alpi agli Appennini e persino sulle isole maggiori. I fenomeni di oggi saranno molto intensi in Piemonte, Trentino Alto Adige, in Emilia, tra Lazio e Abruzzo e persino nelle zone interne della Sicilia.
Anche domani – come possiamo osservare dalle mappe del modello Moloch realizzato dal CNR-ISAC e molto preciso per l’Italia – avremo forti temporali pomeridiani, soprattutto sulle Alpi, ma soprattutto sarà una giornata caldissima in tutto il Paese, con punte di +40°C non solo nelle zone interne delle isole maggiori, ma anche in pianura Padana tra Emilia Romagna, Lombardia meridionale e basso Veneto. 
Fonte: meteoweb

giovedì 9 giugno 2016

Dov'è l'estate? METEO con violenti temporali per fresco che viene da nord

Ci siamo: l'aria fresca dal nord Europa sta affluendo sul nostro Paese e gli effetti non si son fatti attendere. Stiamo assistendo a un peggioramento organizzato e consistente, che contempla maggiormente - ma è normale visto il periodo - le precipitazioni temporalesche. Temporali che potrebbero accompagnarsi a grandinate e colpi di vento, senza escludere la possibilità di qualche nubifragio qua e là.
La situazione è destinata a restare incerta anche nel fine settimana e agli inizi della prossima, quando pare possano arrivare ulteriori impulsi instabili oceanici. Seguirà un graduale miglioramento con nuovo tentativo di consolidamento dell'Alta Pressione, ma attenzione perché le insidiose correnti atlantiche potrebbero raggiungerci facilmente rinnovando condizioni d'instabilità perdurante e persistente. Insomma, l'estate stenta a decollare.
CAMBIAMENTO IN ATTO: la giornata sta confermando le conclamate novità. Aria assai fresca dal nord Europa si è inserita nell'Alta Pressione innescando un ulteriore incremento dell'instabilità. Le precipitazioni, fino a ieri confinate quasi esclusivamente alle ore più calde, sono riapparse già in queste prime ore del giorno e continueranno a verificarsi sino a sera. Attenzione perché non mancherà occasione per furiose grandinate, forti venti e nubifragi. Frequenti gli sconfinamenti verso coste e pianure.
Al momento, stante le ultime proiezioni modellistiche, possiamo dirvi che oggi pioverà diffusamente mentre venerdì prevediamo meteo in miglioramento al Settentrione con instabilità che tenderà a focalizzarsi maggiormente al Centro Sud e soprattutto lungo la dorsale appenninica. Da rimarcare una flessione delle temperature soprattutto in seguito a nubi e fenomeni, ma stavolta non dovrebbero discostarsi troppo dalle medie del periodo.
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METEO WEEKEND: dobbiamo ragguargliarvi sulle importanti novità del fine settimana, perché a quanto pare nuove insidiose infiltrazioni instabili potrebbero portare precipitazioni localmente violente sul Nord Italia. Non solo. I temporali continueranno a manifestarsi anche lungo la dorsale appenninica e domenica un nucleo temporalesco in passaggio all'estremo Sud potrebbero originare delle piogge a cominciare dalla Sicilia. Le temperature non subiranno sostanziali cambiamenti, restando su valori tipici di giugno.
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ULTERIORI TENDENZE: osservando le proiezioni a più lungo termine, un più cospicuo miglioramento potrebbe subentrare subito dopo metà mese. Miglioramento indotto dall'arrivo dell'Alta Africana e del caldo intenso.
Fonte: meteogiornale

martedì 24 novembre 2015

Allerta Meteo: violenti temporali al Sud, bombe d’acqua e grandine in Sicilia [LIVE]

Allerta Meteo: forti temporali stanno colpendo la Sicilia, nubifragi e grandinate nelle zone interne e meridionali dell’isola.

Violenti temporali stanno colpendo la Sicilia centrale e meridionale. Fino al momento sono caduti 34mm di pioggia ad Agira (Enna),16mm a Mazara del Vallo (Trapani), 14mm a Partanna (Trapani), 9mm a Canicattì (Agrigento), 8mm a Menfi (Agrigento), 7mm a Mistretta (Messina), 6mm a Caltanissetta. Sono fenomeni intensi con locali grandinate in varie località tra le province di Enna, Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Nelle prossime ore, durante il pomeriggio, i fenomeni si intensificheranno ulteriormente estendendosi a gran parte dell’isola e, dalla serata, anche alla Calabria. 
Fonte: meteoweb

martedì 20 ottobre 2015

Allerta Meteo, forti temporali al Sud: bombe d’acqua in Campania e Sicilia, attenzione nello Stretto [LIVE]

Allerta Meteo: i fenomeni di maltempo stanno colpendo duramente il Sud Italia. E’ stata una notte da incubo in Campania, ma oggi i fenomeni più intensi si verificheranno in Calabria

Il maltempo si accanisce sull’Italia meridionale. Situazione drammatica in Campania dove molte località hanno superato i 60mm di pioggia dalla mezzanotte dopo i picchi di oltre 80mm della serata di ieri. Dal Sannio al Casertano fino a Napoletano e Salernitano si segnalano numerose criticità con migliaia di evacuati, corsi d’acqua esondati, allagamenti e frane che bloccano molte strade. Tra le principali località, 60mm dalla mezzanotte a Caserta,52mm ad Avellino, 41mm a Napoli, e 35mm a Benevento, 31mm a Salerno. La situazione è molto pesante e continuerà ancora a piovere sia nelle prossime ore che nei prossimi giorni.
palermo mondelloTemporali anche in Sicilia, ma più deboli: sono caduti fino a 25mm di pioggia nel palermitano in mattinata, ma senza fenomeni estremi. Attenzione alle prossime ore in Calabria e alla Sicilia orientale: i temporali più intensi si concentreranno nel basso Jonio tra le province di Catania, Messina e Reggio Calabria con piogge torrenziali dalla tarda mattinata fino al tardo pomeriggio. Localmente potranno cadere oltre 100mm di pioggia provocando gravi fenomeni di dissesto idrogeologico. Grande preoccupazione per le zone già colpite dalle recenti alluvioni in provincia di Messina. Ed è solo l’inizio di tre giorni di forte maltempo: domani e dopodomani si ripeteranno piogge torrenziali in tutto il Sud. 
Fonte: meteoweb

mercoledì 14 ottobre 2015

Allerta Meteo: temporali forti come bombe in atto al Centro Italia, nubifragi tra Lazio, Umbria e Abruzzo

I primi violenti temporali di questo peggioramento stanno colpendo in queste ore l’Italia centrale: un’autentica tempesta sta interessando la zona di confine tra Lazio, Abruzzo e Umbria dove si stanno verificando temporali intensi come se fossero bombe, sia in termini di fulminazioni, che per i tuoni molto forti e per la pioggia torrenziale. In serata sono caduti 69mm di pioggia ad Amatrice nell’ultimo tratto del territorio Laziale, al confine con l’Abruzzo e 42mm a Stroncone, vicino Terni, al confine tra Umbria e Lazio. Continua a piovere nel basso Lazio con 52mm a Frosinone e Sora.
Il maltempo si intensificherà nella giornata di domani, mercoledì 14 ottobre, con violenti temporali per tutto l’arco della giornata su gran parte del Paese, soprattutto nelle Regioni centrali tirreniche e al nord, mentre al sud continuerà a splendere il sole con picchi di +30°C in Sardegna e forti venti di scirocco in serata. 
Fonte: meteoweb

    venerdì 4 settembre 2015

    Allerta Meteo Roma: Capitale tra le zone più colpite, rischio bomba d’acqua e piena del Tevere

    Rischio doppio per Roma tra stasera e domani: la Capitale potrebbe essere investita da un violentissimo nubifragio con pioggia torrenziale in città, oltre 100mm, e con picchi di 150mm sul litorale, e al tempo stesso potrebbe pericolosamente ingrossarsi il fiume Tevere a causa delle piogge alluvionali che colpiranno il viterbese, il reatino e la bassa Umbria, dove potranno cadere oltre250mm di pioggia. Il livello del fiume già adesso non è molto basso, pur essendo assolutamente normale (5,30 metri all’idrometro di Ripetta), ma potrebbe pericolosamente ingrossarsi fino a valori di piena durante le precipitazioni che si verificheranno tra oggi pomeriggio e domani mattina. Il “clou” del maltempo sarà nella notte e nelle prime ore di sabato mattina.
    Fonte: meteoweb

    lunedì 10 agosto 2015

    Allerta Meteo, bombe d’acqua e tornado: Italia colpita e affondata dal maltempo. Attenzione in Sicilia!

    Italia colpita e affondata dal maltempo: forti piogge e temporali stanno colpendo in modo particolare le Regioni centrali tirreniche, con bombe d’acqua e trombe d’aria. Nella sola giornata odierna abbiamo avuto almeno 11 tornado tra le coste di Toscana, Lazio e Campania. Poco fa se ne è verificato un altro molto intenso a Tarquinia. Nel Lazio sono caduti da stamattina 86mm di pioggia a Rocca Romana, 61mm a Trevignano, 55mm a Sutri 55mm, 48mm ad Anzio e 33mm a Ronciglione. In Toscana 76mm a Collesalvetti, 63mm a Pisa, 57mm a Castagneto Carducci, 47mm a Massa Marittima, 45mm a Livorno e Rosignano Marittimo, 35mm a Prato, 28mm a Firenze. Feriti a Pisa per il maltempo, che ha anche obbligato le autorità alla chiusura dell’aeroporto.
    02Attenzione nelle prossime ore ai forti temporali che insisteranno nelle Regioni centrali e in Emilia Romagna, muovendosi anche su Marche, Umbria e Abruzzo. Forti temporali anche in Puglia ma i fenomeni più estremi sono quelli che si stanno muovendo dalla Tunisia alla Sicilia, e dovrebbe raggiungere l’isola nel pomeriggio. Evidente nelle mappe il movimento ciclonico delle correnti intorno alla goccia fredda posizionata tra Corsica e Liguria. Il maltempo continuerà fino a mercoledì 12, eccezion fatta per il nord/est dove il cielo fino al momento rimane sereno e il clima decisamente caldo con temperature fino a +36°C. Nelle prossime ore i fenomeni più estremi si concentreranno al Sud.
    Fonte: meteoweb

    mercoledì 5 agosto 2015

    Allerta Meteo, bombe d’acqua al Sud: temporali molto forti in atto tra Calabria e Sicilia

    Mentre al centro/nord fa sempre più caldo con+38°C a Mantova ed Empoli e +37°C a Terni e Siena, continuano ad “esplodere” violenti temporali di calore nelle zone interne di Calabria e Sicilia. Particolarmente significativi i dati pluviometrici relativi al nubifragio che ha interessato il catanzarese, nella Calabria centrale: sono caduti in pochi minuti ben 48mmdi pioggia a Tiriolo, 23mm a Gimigliano, 17mm a Catanzaro, 12mm a Cortale. Durante il nubifragio a Tiriolo la temperatura è crollata addirittura a +17°C,  Altri fenomeni stanno interessando il cosentino e il reggino, oltre che alcune zone interne della Sicilia orientale. Fenomeni che si intensificheranno nel corso del pomeriggio. Si tratta di fenomeni localizzati in aree ristrette (contemporaneamente a pochi chilometri di distanza continua a splendere il sole), ma al tempo stesso sono eventi molto intensi. 
    Fonte: meteoweb

    giovedì 23 luglio 2015

    Allerta Meteo, maltempo estremo al centro/sud: in atto temporali forti come bombe

    Come ampiamente previsto nei giorni scorsi, violenti temporali stanno colpendo in questo pomeriggio estivo l’Italia centro/meridionale. I fenomeni più intensi stanno colpendo il basso Lazio, la Campania, la Calabria e la Sicilia con veri e propri nubifragi e intense grandinate. In molte località la temperature sono crollate da valori di +37/38 fino a +21/22. Situazione critica sull’A1 Roma-Napoli tra Ceccano e Frosinone, con grandine grossa e pioggia torrenziale. Diluvi anche in Campania, alcune aree della Calabria e in gran parte della Sicilia soprattutto nel messinese.
    A corredo dell’articolo le foto di Antonio Pellegrino del temporale che sta colpendo Soverato (CZ) in queste ore.
    Fonte: meteoweb

    venerdì 18 luglio 2014

    Maltempo: forti temporali al Centro Sud, bombe d’acqua a Roma e Catania [FOTO]

    Due forti nubifragi nel primo pomeriggio di oggi hanno colpito le città di Roma e Catania. Le precipitazioni nella capitale sono state provocate da un temporale che si era formato nelle ore centrali della giornata sull’Appenino laziale per spostarsi poi su Roma. In entrambe le città si sono verificati allagamenti, di gravità comunque non rilevante, e la temperatura è crollata: da picchi di 33°C per scendere a ridosso dei 20°C in pieno giorno.
    Ora, però, il peggio sembra passato. Le schiarite di questi minuti confermano che si è trattato di fenomeni tipici pomeridiani dell’estate. In particolare, a Catania, le precipitazioni sembrerebbero da attribuire all’instabilità che ha caratterizzato la situazione meteorologica del centro sud negli ultimi giorni.
    Nelle foto a corredo dell’articolo due immagini scattate a Roma da Dario Lo Cascio, Pasquale Malara e Antonio Ragonesi. 

    giovedì 29 maggio 2014

    Maltempo: “bombe” temporalesche al Nord, brusco peggioramento in atto al Sud. La situazione LIV

    Dopo il violento nubifragio del primo pomeriggio a Torino, dove sono caduti40mm di pioggia in pochi minuti e la città s’è allagata con pesanti disagi alla viabilità (qui foto e video), tante altre “bombe” temporalesche stanno colpendo l’alta pianura Padana, con grandinate, nubifragi e forti raffiche di vento.
    Eloquenti le mappe che pubblichiamo a corredo dell’articolo: il radar è a fondo-scala in molte località di Lombardia e Veneto dove sono in atto delle vere e proprie tempeste sparse a macchia di leopardo sul territorio.
    Intanto le condizioni meteorologiche stanno rapidamente peggiorando anche al Sud, dove il fronte perturbato continua ad avanzare da sud/ovest provocando piogge e temporali anche in alcune zone della Sicilia. A Palermo, con cielo coperto e +18°C in pieno giorno, sembra già tornato l’autunno e domani le temperature diminuiranno ulteriormente di altri 3-4°C, per poi mantenersi fresche e inferiori alle medie del periodo per almeno 5-6 giorni.
    Fonte: meteoweb

    sabato 3 maggio 2014

    Maltempo estremo, primavera folle: centro/nord in ginocchio tra trombe d’aria, grandine e bombe d’acqua

    Trombe d’aria, bombe d’acqua, grandine di enormi dimensioni e violenti nubifragi hanno colpito le campagne con migliaia di ettari sott’acqua, raccolti di frutta e verdura distrutti, vigne e piante rotte e divelte, capannoni scoperchiati e case, aziende e strutture agricole allagate. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio sugli effetti del maltempo effettuato dalla Coldiretti che chiede di verificare se ci sono le condizioni per la richiesta dello stato di calamità nelle zone colpite ma anche investimenti per mettere in sicurezza il territorio. Sono i drammatici effetti di una primavera impazzita che – sottolinea la Coldiretti è iniziata con un caldo anomalo che ha favorito la precoce maturazione delle coltivazioni nei campi per poi distruggerle con manifestazioni temporalesche di una violenza estrema.
    tornado05Ad essere colpita è l’enorme varietà delle produzioni presenti in questo momento nei campi come granoturco, soia, pomodoro e ortaggi ma anche frutteti e vigneti, comprese – precisa la Coldiretti – le coltivazioni piu’ pregiate riconosciute dall’Unione Europea dal melone IGP di Mantova alla pera di Modena fino alle pesche della Romagna IGP. Non sono state risparmiate neanche le abitazioni rurali, le strutture aziendali, le serre ed i macchinari agricoli finiti sott’acqua mentre in alcuni casi è stato necessario soccorrere anche gli animali. Secondo il monitoraggio della Coldiretti l’ondata di maltempo ha provocato danni alle campagne dal Veneto alla Lombardia, dalla Romagna all’Emilia dove ha purtroppo non ha risparmiato anche territori della provincia di Modena già colpiti dall’alluvione e dal terremoto, ma anche nel Centro Italia dove la perturbazione si è estesa. In questa fase stagionale – sottolinea la Coldiretti – la grandine è la piu’ temuta dagli imprenditori agricoli che rischiano di perdere il raccolto delle verdure in campo, ma anche di colpire le piante da frutto che in molti casi si trovano nella delicatissima fase di formazione dei frutti. L’andamento anomalo del 2014 conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – conclude la Coldiretti – con la piu’ elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense.
    LA MAPPA DEI DANNI ALL’AGRICOLTURA NELLE REGIONI PIU’ COLPITE
    VENETO - I terreni inzuppati non riescono ad assorbire la quantità d’acqua caduta in abbondanza e secondo la. Coldiretti la situazione è critica nella bassa padovana dove i campi si presentano come una vasta ed estesa pozza uniforme. Ad aggravare la situazione della provincia di Padova anche le grandinate che hanno colpito i comuni di Montegrotto, Due Carrare e Monselice. A Piove di Sacco fulmini e saette hanno centrato case isolando dalla corrente per ore ed ore numerose abitazioni. “Sono migliaia gli ettari allagati: campi di mais, frumento e soia ma anche orti, serre, frutteti e vigneti – evidenzia Coldiretti che ricorda inoltre la presenza in zona di allevamenti con molti animali in pericolo come polli e tacchini. Nella vicina provincia di Rovigo arrivano segnalazioni di coltivazioni affogate mentre il tempo non dà tregua. “Per giorni sarà impossibile eseguire qualsiasi lavoro, il nostro obiettivo è salvare il raccolto e ripulire dal fango gli annessi rustici – dicono gli agricoltori di Coldiretti impegnati con pompe ed idrovore a limitare i danni al settore primario, già messo alla prova varie volte e che continua a registrare, a causa delle avversità atmosferiche, gravi ripercussioni sul reddito delle imprese.
    08EMILIA ROMAGNA - “Non è più possibile attendere: è necessario un provvedimento fiscale di favore che tenga conto delle difficoltà in cui versa il nostro territorio dopo l’ennesima calamità che si è abbattuta sulla bassa modenese”. E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi, nel sottolineare che “la gente è ormai allo stremo: in meno di due anni si sono susseguiti il terremoto, una tromba d’aria, l’alluvione e ora di nuovo tornado e grandine. Ogni volta che pian piano si tenta di rialzarsi ecco che arriva un nuovo disastro e tocca di ripartire da capo. I nostri imprenditori sono di tempra resistente ma senza un aiuto delle Istituzioni rischiamo davvero che tutto venga vanificato. Per questo – ribadisce il presidente della Coldiretti modenese – chiediamo che al più presto vengano avviate le procedure per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nei territori colpiti e che si studi un trattamento fiscale di favore che non può essere altro che un’esenzione totale dalle tasse.” La zona colpita è caratterizzata da un’agricoltura di pregio, culla del Lambrusco di Sorbara e della Pera dell’Emilia Romagna IGP oltre che di produzioni orticole di pregio.
    maltempo 12La grandine ha danneggiato i vigneti con perdite che, nella zona di Soliera e di Bastiglia, arrivano al 100% del prodotto; i pereti hanno subito danni ai rami ai frutticini mentre le ciliegie, in avanzato stadio di maturazione causa l’andamento anomalo della stagione, sono state colpite riportando lesioni che non verranno riassorbite ma, al contrario, aumenteranno con la crescita del frutto stesso andando ad inficiare la qualità del prodotto. Danni si registrano anche alle coltivazioni erbacee quali frumento, pomodoro e orticole che in alcune zone sono stati completamente annientati.” La grandine – sottolinea la Coldiretti – non ha risparmiato neanche le strutture provvisorie approntate in sostituzione dei capannoni distrutti dal sisma, come nell’azienda Tosatti di Nonantola dove le tensostrutture in plastica utilizzate per il ricovero attrezzi sono ormai ridotte ad un colabrodo. A questo di aggiungono i danni di tromba d’aria e forte vento che hanno scoperchiato i capannoni, danneggiati i tetti delle abitazioni e delle strutture, divelto frutteti.
    maltempo 02Maltempo e danni non hanno risparmiando neppure la provincia Ferrara dove i temporali hanno scaricato vere e proprie “bombe d’acqua” sui campi coltivati, con piogge intensissime che hanno impattato sulle colture ed in breve alzato il livello dei canali di scolo, in queste ore osservati speciali, che hanno il difficile compito di liberare i campi dall’acqua. Campi che, nel copparese e nella zona di Tresigallo e Migliarino sono sommersi da diversi centimetri d’acqua, mentre nell’argentano sono segnalate forti piogge (70 mm in pochi minuti) accompagnate da violente grandinate che hanno imbiancato campi e strade, con danni ingenti alle colture erbacee e orticole, alcune già con frutti prossimi alla raccolta grazie alle temperature più elevate della norma delle scorse settimane. Anche le reti antigrandine negli impianti frutticoli si sono riempite ed in qualche caso rotte sotto il peso dei chicchi di ghiaccio, mentre gli impianti arborei non protetti hanno subito danno ai frutticini in formazione o in maturazione (come nel caso di albicocche e ciliegie).
    maltempoLa grandine non ha risparmiato l’area compresa tra Tresigallo, parte di Formignana, Jolanda, Migliarino per poi spostarsi a Filo d’Argenta. Dal copparese (Coccanile, Gradizza) giungono anche notizie relative a chiusura di strade rese impraticabili per l’eccesso di piogge non assorbite dai terreni, già umidi per le piogge dei giorni scorsi, e neppure dai fossi e dai canali, ben presto insufficienti a contenere precipitazioni tanto intense e violente. Coldiretti invita gli agricoltori interessati a contattare al più presto la propria compagnia assicuratrice o il Consorzio di Difesa per segnalare il danno presunto, ricordando che da quest’anno non è più operativa la norma di legge che prevedeva in terventi compensativi al reddito tramite il fondo di solidarietà nazionale, rimanendo solo l’assicurazione lo strumento per ristorare gli eventuali danni calamitosi. La pazza primavera, con l’ondata di maltempo accompagnata da grandine a macchia di leopardo all’inizio del lungo week end ha colpito la provincia di Ravenna con grandine, molto intensa, che è caduta nelle campagne di Bagnacavallo, Traversara, Villanova, Masiera, Fusignano, Conselice. A farne le spese sono state soprattutto coltivazioni di albicocche, nettarine, susine, meli e peri colpite dai chicchi proprio nella delicata fase di accrescimento dei frutticini.
    Ge - maltempoLOMBARDIA - Da alcuni rilevamenti effettuati sul territorio da parte di Coldiretti, i danni maggiori si contano nella provincia di Mantova dove numerose aziende agricole sono alle prese con allagamenti non solo nei terreni ma anche nelle abitazioni e nelle strutture agricole. “Le preoccupazioni maggiori – afferma Paolo Carra presidente Coldiretti Mantova – riguardano in special modo le colture in pieno campo come mais, soia, orticole e melone dove le piantine rischiano asfissia per effetto dell’accumulo d’acqua, specie nei terreni “forti” dove il drenaggio è limitato. A pagare sono soprattutto le colture orticole e frutticole, tipo melone ed angurie, nel pieno della stagione primaverile e nella piena fase di crescita, ma anche i cereali a poche settimane dalla semina.
    Fonte: meteoweb

    mercoledì 26 febbraio 2014

    Se la primavera risultasse calda sarebbe un DISASTRO!

    Se guardiamo al nostro portafogli, se guardiamo al nostro turismo, alla salute dei nostri bambini, alla gioia della vita all'aperto, allora ben venga una primavera ricca di sole e di caldo. 

    Il problema è che l'inverno eccezionalmente mite che abbiamo vissuto pone tutta una serie di problemi: abbiamo visto ieri cosa è successo in Spagna, al transito della prima perturbazione su un mare troppo caldo per il periodo: ne sono scaturiti grossi nubifragi in un periodo nel quale di solito il mare non "produce" quasi nulla. 

    Se il Mediterraneo si scaldasse ulteriormente in primavera e diventasse un brodo in estate cosa potrebbe succedere? E in autunno? Innanzitutto un mare così tiepido limiterà il raffrescamento della fascia costiera e già in primavera sulle località di mare farà quasi caldo come nelle aree a clima continentale. 

    L'estate potrebbe risultare caldissima in presenza di un anticiclone, senza alcuna brezza rinfrescante e un mare che immagazzina calore e dunque energia, la rilascerà alla prima intrusione di aria fresca, producendo fenomeni di un'intensità ragguardevole, con autentiche bombe d'acqua scagliate contro la linea di costa e nell'immediato entroterra e con potenziali problemi alluvionali anche più gravi di quelli sperimentati recentemente, oltretutto non limitati all'autunno, ma possibili anche in piena estate o addirittura in primavera. 

    Insomma, un inverno così mite potrebbe essere pagato a caro prezzo se non dovesse intervenire un trend compensativo fresco ed instabile durante questi mesi primaverili che ci apprestiamo a vivere. Certo, nessuno sarebbe contento di rivivere la deprimente primavera del 2013, ma piuttosto che rischiare tanto dopo, meglio prevenire adesso. Il marzo sembra avviato a risultare fresco, sempre che l'alta pressione non rovini il disegno instabile dell'Atlantico. 

    Fonte: meteolive

    sabato 22 febbraio 2014

    ATLANTICO ringalluzzito, si prepara all'assalto dell'Italia

    Stiamo procedendo a vista, il mirino è puntato alla prossima settimana allorquando avremo un severo peggioramento che porterà tra l'altro anche un po' d'Inverno. Ma prima che ciò accada dobbiamo prestare attenzione a quel che sta accadendo ad ovest dell'Italia. Anzitutto continuiamo a registrare l'estrema vigoria Atlantica, che ora ci presenta una Depressione d'Islanda composta da due minimi di pressione.
    Se le perturbazioni stanno avendo qualche difficoltà a raggiungerci con decisione è perchél'Alta delle Azzorre ha spinto una propaggine - molto debole - poco al di là delle Alpi. Si spiegano così i venti di Bora che hanno raggiunto il Nordest arrecando un peggioramento meteo e una diminuzione delle temperature.
    Nelle altre regioni il tempo è variabile, evidenziamo le grosse celle temporalesche sviluppatesi sulle coste toscane dove nelle ultime ore si sono verificati intensi rovesci ed anche delle grandinate. Altri temporali sono riscontrabili sul Nord Africa e in Adriatico, cenno inequivocabile dei forti contrasti termici in atto. Infine vi invitiamo a prestare attenzione a quel piccolo fronte nuvoloso sulla Francia perché stasera raggiungerà le Alpi occidentali determinando un peggioramento.
    Fonte  Meteo Giornale.

    Allerta Meteo: violento peggioramento Artico tra 28 febbraio e 3 marzo, piogge torrenziali in tutt’Italia

    L’Italia si prepara a vivere una nuova violenta ondata di maltempo tra fine febbraio e inizio marzo, dopo il breve periodo di transizione che avremo nei prossimi giorni a seguito di un weekend freddo e instabile pur senza particolari eccessi nè termici che pluviometrici (qui le previsioni meteo per il fine settimana). Gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo mondiali confermano l’evoluzione già anticipata nei precedenti articoli del MeteoNotiziario di MeteoWeb: un’ondata di freddo polare marittimo interesserà l’Europa centro/occidentale provocando una violenta ondata di maltempo sull’Italia tra 28 febbraio e 3 marzo.
    03In una prima fase, tra 28 febbraio e 1 marzo, avremo le precipitazioni più estreme con temperature elevate a causa di un mite richiamo prefrontale da sud, mentre poi tra 2 e 3 marzosi potrebbero verificare abbondanti nevicate in tutt’Italia a quote medie (ipotesi GFS a corredo dell’articolo), non certo sulle coste o in pianura perchè l’aria polare marittima che si riscalda ai bassi strati scorrendo sull’oceano Atlantico non lo consente, ma comunque è verosimile che la neve possa accumularsi in modo considerevole oltre i 1.000 metri o poco al di sotto su tutti i rilievi appenninici, che dopo il caldo eccezionale dei giorni scorsi si ritrovano completamente senza coltre bianca come se fossimo già in estate. Ma a preoccupare non sono le nevicate, nè il freddo che non sarà particolarmente intenso.
    Recm2162Ancora una volta, le piogge torrenziali che investiranno il centro/nord in modo particolaresabato 1 marzo potrebbero determinare altri fenomeni di dissesto idrogeologico in un territorio già duramente provato da mesi di maltempo ininterrotto. E sulle Alpi arriverà un’altra “bomba” di neve, lì dove gli accumuli sono già impressionanti al punto che Rifugi, strade d’alta quota e Seggiovie sono distrutti e sommersi da accumuli di 6-7 metri di neve, assolutamente da record storico per il periodo.
    Il maltempo potrebbe poi duramente spostarsi al Sud con l’approfondirsi di una nuova perturbazione afro/Mediterranea (vedi mappa accanto di ECMWF, ben differenti dalle precedenti GFS) che terrebbe il freddo ancora una volta lontano dall’Italia, non consentirebbe all’aria polare marittima di spingersi sul nostro Paese: così mentre tra Algeria e Tunisia la neve cadrebbe sui rilievi fino agli 800-900 metri di quota, al Sud Italia potremmo avere tra 2 e 3 marzo piogge torrenziali, venti impetuosi, mareggiate e neve solo sulla cima dell’Etna come ad inizio autunno.

    Fonte: meteoweb