mercoledì 26 febbraio 2014

Se la primavera risultasse calda sarebbe un DISASTRO!

Se guardiamo al nostro portafogli, se guardiamo al nostro turismo, alla salute dei nostri bambini, alla gioia della vita all'aperto, allora ben venga una primavera ricca di sole e di caldo. 

Il problema è che l'inverno eccezionalmente mite che abbiamo vissuto pone tutta una serie di problemi: abbiamo visto ieri cosa è successo in Spagna, al transito della prima perturbazione su un mare troppo caldo per il periodo: ne sono scaturiti grossi nubifragi in un periodo nel quale di solito il mare non "produce" quasi nulla. 

Se il Mediterraneo si scaldasse ulteriormente in primavera e diventasse un brodo in estate cosa potrebbe succedere? E in autunno? Innanzitutto un mare così tiepido limiterà il raffrescamento della fascia costiera e già in primavera sulle località di mare farà quasi caldo come nelle aree a clima continentale. 

L'estate potrebbe risultare caldissima in presenza di un anticiclone, senza alcuna brezza rinfrescante e un mare che immagazzina calore e dunque energia, la rilascerà alla prima intrusione di aria fresca, producendo fenomeni di un'intensità ragguardevole, con autentiche bombe d'acqua scagliate contro la linea di costa e nell'immediato entroterra e con potenziali problemi alluvionali anche più gravi di quelli sperimentati recentemente, oltretutto non limitati all'autunno, ma possibili anche in piena estate o addirittura in primavera. 

Insomma, un inverno così mite potrebbe essere pagato a caro prezzo se non dovesse intervenire un trend compensativo fresco ed instabile durante questi mesi primaverili che ci apprestiamo a vivere. Certo, nessuno sarebbe contento di rivivere la deprimente primavera del 2013, ma piuttosto che rischiare tanto dopo, meglio prevenire adesso. Il marzo sembra avviato a risultare fresco, sempre che l'alta pressione non rovini il disegno instabile dell'Atlantico. 

Fonte: meteolive