In questo inverno record si teme una vera e propria strage di cervi e caprioli che non trovano cibo sotto la neve, che in molte zone dell’Alto Adige attualmente misura anche piu’ di due metri. Secondo il direttore dei cacciatori altoatesini, Heinrich Aukenthaler, migliaia di animali potrebbero morire di stenti. Torna in mente l’inverno 2008/2009, quando la popolazione di ungulati fu fortemente decimata. I cacciatori e guardiacaccia contarono in primavera le carcasse di 2.300 caprioli e di 450 cervi. A giocare quest’anno a favore degli animali sono le temperature piuttosto miti che riducono il consumo d’energia e di conseguenza la necessita’ di nutrirsi. Le zone piu’ problematiche sono quelle con valori di neve da record, ovvero le valli d’Ultimo, Passirio, Isarco e l’alta Pusteria. Il mangime viene attualmente portato in quota, dove questo e’ possibile, con dei fuoristrada oppure delle slitte. Nelle zone piu’ impervie invece da settimane e’ impossibile mettere piede. Secondo Aukenthaler, “il lancio di palle di fieno dall’elicottero e’ del tutto inutile, perche’ gli animali poi non li trovano, essendo abituati a cercare il cibo in determinati posti”. Il momento piu’ critico – spiega il direttore dei cacciatori altoatesini – arrivera’ solo nelle prossime settimane, tra marzo e aprile, se il tempo non dovesse migliorare.
Fonte: meteoweb