Con un mese abbondante di ritardo, stanno arrivando sull’Italia i “Giorni della Merla”, che nell’immaginario comune rappresentano i 3 giorni più freddi dell’anno tra fine gennaio e inizio febbraio. Quello è, in effetti, il periodo “clou” dell’inverno in cui quasi sempre si verificano le più intense ondate di gelo. Quest’anno, però, l’inverno è stato eccezionalmente mite, con pochissimo freddo, per i motivi che abbiamo illustrato ieri: una stagione anomala che adesso vede una “coda” di freddo non certo particolarmente intenso, ma comunque il più significativo dell’anno intero.
Come abbiamo già illustrato nei precedenti aggiornamenti del bollettino meteo, nei prossimi giorni si verificheranno due affondi di aria artica polare marittima da nord/ovest sull’Italia. Il primo attraverserà il Paese nel weekend, pur sfondando dalla Valle del Rodano nel Mediterraneo centrale già tra stasera e domani mattina. Il secondo, invece, inizierà nella serata di lunedì 3 marzo e porterà freddo e maltempo nei giorni successivi. La prossima settimana sarà la più fredda dell’intera stagione invernale sull’Italia, anche se da giovedì 6 e venerdì 7 marzo in poi le condizioni meteorologiche saranno in miglioramento, ma continuerà a fare freddo soprattutto nelle ore notturne e mattutine. L’Anticiclone delle Azzorre tornerà intanto protagonista dello scacchiere barico europeo, ma dovrebbe muoversi verso nord/est come possiamo osservare nella mappa sulla destra, garantendo sole e caldo tra la penisola Iberica, la Francia e il Regno Unito, alimentando un flusso fresco e instabile anche nella seconda metà della prossima settimana tra i Balcani e l’Italia.
Di quest’ipotesi a lungo termine, però, parleremo nei prossimi giorni: intanto è bene concentrarsi sul primo affondo artico che è ormai imminente. Tra stasera e domani forti piogge e temporali interesseranno tutt’Italia, dall’estremo nord all’estremo sud. Sulle Alpi la neve cadrà copiosa dai 500-600 metri in sù, mentre in Sardegna i fiocchi bianchi cadranno dagli 800 metri in sù, sull’Appennino dai 1.000/1.200 metri in sù. L’instabilità insisterà domenica soprattutto al centro/sud, poi breve tregua lunedì mattina prima di una forte recrudescenza del maltempo tra lunedì sera e mercoledì per il secondo affondo nord atlantico e abbondanti nevicate su tutti i rilievi a quote molto simili a quelle attese nel weekend.
Fonte: meteoweb