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lunedì 29 febbraio 2016

Il Ciclone “Zissi” flagella l’Italia: 4 morti e decine di feriti. E’ una notte da incubo

Il ciclone “Zissi” sta letteralmente flagellando l’Italia intera, con piogge alluvionali al Nord, forti temporali al Centro, venti impetuosi un po’ ovunque. Il bilancio è pesantissimo: almeno 4 morti e decine di feriti. La prima vittima è un agricoltore calabrese stroncato da un albero abbattuto dal vento in provincia di Reggio Calabria, a Candidoni. In serata altri due morti a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, sempre per un albero abbattuto dal vento che stavolta ha colpito l’auto su cui viaggiavano i malcapitati. La quarta vittima è una persona che è finita con l’auto in un torrente in piena aSant’Angelo in Pontano, in provincia di Macerata. Decine di feriti in molte Regioni, tra cui due bambini in gravi condizioni, uno a Roma e uno a Vibo Valentia, ricoverato d’urgenza a Reggio Calabria nel pomeriggio.
eurLa tempesta è profonda 988hPa e si trova sulla Corsica: da lì sta alimentando forte maltempo in tutto il Paese. E’ una notte da incubo con piogge alluvionali al Centro/Nord, dove tutti i corsi d’acqua sono ingrossati e in alcuni casi anche in piena con tanto di ponti chiusi. Sulle Alpi continua a nevicare in modo abbondante, specie nei settori occidentali:spettacolari le immagini in diretta dalle webcam. Attenzione alle prossime ore: le precipitazioni si intensificheranno ulteriormente al Nord mentre al Sud arriverà molta sabbie del Sahara.
VMIIn queste ore, come possiamo osservare nell’immagine del radar accanto, sta piovendo intensamente su tutto il centro/nord e in Sardegna.
Le piogge si intensificheranno nella notte in tutto il Nord, e poi nella mattinata di domani al Nord/Est con piogge alluvionali tra Veneto e Friuli Venezia Giulia dove tra ieri e oggi sono già caduti oltre 150mm di pioggia ma nelle prossime 12 ore ne potranno cadere altri 100determinando pesantissimi eventi alluvionali.
Possibili criticità per esondazioni, frane e inondazioni anche in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Lazio e Sardegna.
CNMC_LAM_201602282215_ITALIA_IRLI@@@@_@@@@@@@@@@@@_@@@_000_@@@@L’ondata di maltempo non finisce qui: il ciclone “Zissi” continuerà a persistere sull’Italia per tutta la giornata di lunedì 29 febbraio, l’ultimo giorno del mese, con ulteriori piogge nelle Regioni settentrionali, forti temporali in Sardegna e piogge intense in tutte le Regioni tirreniche, tra Toscana, Lazio e Campania. Intanto, adesso, una notte da incubo nel “giorno in più” dell’anno bisestile, il 29 febbraio. 
Fonte: meteoweb

lunedì 17 agosto 2015

Maltempo, Italia flagellata nel weekend di Ferragosto: morti e feriti da nord a sud

Maltempo in tutt’Italia nel weekend di Ferragosto: fenomeni avversi in tutto il Paese, temperature in picchiata e numerosi tornado.

Neve, grandine, vento, temporali e trombe d’aria e persino una tempesta di sabbia: il maltempo non ha dato tregua nel week end di Ferragosto investendo, sia pure in fasi diverse, quasi tutta l’Italia, con regioni che hanno visto scendere la colonnina di mercurio di dieci gradi. I danni si sono fatti sentire con allagamenti, cadute di alberi, tetti scoperchiati, black-out, da nord a sud del Paese. In Puglia l’evento piu’ grave: una donna e’ finita in coma dopo essere stata colpita da un fulmine che si e’ abbattuto sul trullo nel quale si trovava con un folto gruppo di familiari.
siena palio meteoAl di la’ del cattivo tempo, che ha provocato anche il rinvio del Palio di Siena (non accadeva dal 1997), il ponte dell’Assunta e’ stato funestato da diversi incidenti e annegamenti: quattro in tutto le vittime, tra cui un ragazzino di 14 anni che ha perso la vita nel lago di Como. Ed e’ in gravi condizioni un bambino di due anni e mezzo ustionato da un falo’ acceso su una spiaggia del litorale romano: il piccolo, che era nella famiglia, e’ caduto nella buca con la brace. Ad essere imbiancata fuori stagione e segnata da un forte calo delle temperature, la Valle d’Aosta: quota neve a 2.700 metri, 13 gradi nel capoluogo, 11 a Courmayeur e 7 a Cervinia. Da giovedi’ dovrebbe comunque tornare l’estate.
neve alpi 15 maggio 2015 (13)Termometro in caduta libera anche in Trentino Alto Adige: qui sono stati i temporali a far scendere la temperatura di dieci gradi. Grandinate, miste a forti temporali con fulmini e vento, si sono invece abbattute sulla Puglia, in particolare nel brindisino, provocando allagamenti e black-out. Nel barese, tra Castellana Grotte e Putignano, e’ avvenuto l’incidente che ha fatto finire in coma la donna, ricoverata in rianimazione, e ferito in modo lieve 13 familiari: un fulmine e’ caduto sul trullo dove l’intero gruppo, che stava facendo il pranzo di Ferragosto all’aperto, si era rifugiato per sfuggire al temporale.
saetta catanzaro lido mar jonioIn Toscana invece un lampo si e’ abbattuto su un campanile del ‘400 situato sulla fortificazione del Cassero a Monte San Savino (Arezzo): paura tra gli abitanti della zona che hanno avvertito il boato, simile ad uno scoppio, e danni ingenti. Pioggia intensa e vento fortissimo anche su tutto il Veneto con allagamenti, piante sradicate, impalcature venute giu’ e black-out. A Venezia coppi e cornicioni sono volati via dai tetti come fuscelli e al Cavallino la caduta di alberi e tende ha messo in fuga gli ospiti di un campeggio. Il forte vento ha anche provocato l’affondamento di un’imbarcazione dell’azienda comunale di trasporto. Una tromba d’aria nel pesarese ha scoperchiato un capannone, senza provocare feriti.
tornado mareTrombe marine ci sono state invece al largo di Genova. Forti piogge anche in Campania e pure nelle Marche, dove le precipitazioni sono state accompagnate dal vento. E a Rimini una tempesta di sabbia, che ha ribaltato lettini e ombrelloni, ha messo in fuga i bagnanti. Diversi gli incidenti avvenuti in acqua. Se nel Lago di Como e’ annegato un ragazzino di 14 anni di origine africana, subito dopo essersi tuffato con alcuni amici, un cittadino indiano di 48 anni e’ morto colto da malore dopo un bagno in piscina a Battipaglia. E la fatica per aver contribuito a salvare alcuni bagnanti in difficolta’ sulla spiaggia sarda di S. Giovanni di Sinis e’ stata fatale per un commerciante di Oristano. Nel mare di Gallipoli invece un motoscafo ha tranciato un braccio a un sub. Tra le vittime di Ferragosto anche un giovane moldavo di 20 anni, che con alcuni amici stava andando al mare: l’auto che guidava si e’ ribaltata nel bolognese.
Fonte: meteoweb

giovedì 26 marzo 2015

Allerta Meteo, Italia flagellata: altri due giorni di fenomeni estremi, incubo alluvione in 9 Regioni

Quando sull’Italia le perturbazioni arrivano da Sud, dal cuore del Sahara, e raggiungono il nostro Paese dopo aver attraversato il Mediterraneo caricandosi di ulteriore umidità, provocano le ondate di maltempo più intense e abbondanti con piogge estese e torrenziali, un po’ per le correnti al suolo che si dispongono dai quadranti meridionali e un po’ per la stessa origine e provenienza del maltempo.
acireale shelf cloud 02Nelle ultime 24 ore ha piovuto tantissimo in tutto il Paese, da Sicilia e Calabria dove nella scorsa notte si sono verificate vere e proprie “bombe d’acqua” con picchi nelle zone più colpite di 210mm in Sicilia e 150mm in Calabria, fino alla Puglia e al centro/nord, flagellati da forti venti e piogge torrenziali. I parziali pluviometrici giornalieri di mercoledì 25 marzo si stanno per chiudere con picchi di 120mm in provincia di Frosinone, 100mm in provincia di Viterbo, 85mm sui Castelli Romani e 60mm a Roma città.
25 ott 11 pontremoli1Piogge torrenziali anche in Emilia Romagna con picchi di 110mm sull’appennino in provincia di Parma, e picchi di 65mm nelle colline bolognesi: in tutta la Regione è scattato l’allarme per i fiumi in piena. La neve si sta sciogliendo rapidamente sui rilievi a causa delle temperature miti, ed è alto il rischio di alluvione perchè continuerà a diluviare per altre 24-36 ore, addirittura in Romagna fino a venerdì mattina.
E in serata il maltempo s’è intensificato anche al nord/est con picchi fino a 70mm tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Del nord/ovest e della Sardegna abbiamo già ampiamente parlato: non c’è località italiana che nelle ultime 24 ore non abbia avuto piogge e fenomeni meteorologici rilevanti, e adesso è ancora allerta meteo per i fenomeni estremi che si verificheranno nei prossimi due giorni, giovedì 26 e venerdì 27 marzo.
25 ott 11 pontremoli8Ben 9 Regioni vivono l’incubo di eventi alluvionali: si tratta del nord/est, tra Veneto eFriuli Venezia Giulia dove continuerà a diluviare tra stasera e domattina, ma soprattutto dell’Emilia Romagna dove continueranno le piogge torrenziali e la situazione è già critica. Al centro altre forti piogge colpiranno Umbria eLazio, dove già diluviato nelle scorse ore. Infine, attenzione al Sud tra PugliaBasilicata,Calabria Sicilia dove nela giornata di giovedì il maltempo peggiorerà nuovamente a partire dalla Sicilia con forti piogge e temporali che si intensificheranno tra giovedì sera e venerdì con piogge torrenziali soprattutto in Calabria, ancora una volta la Regione più colpita. Sabato gli ultimi fenomeni residui prima del deciso miglioramento primaverile che inizierà proprio nel weekend dell’ora legale
Fonte: meteoweb

mercoledì 25 marzo 2015

Maltempo, Sicilia flagellata dalla tempesta africana: oltre 200mm di pioggia, scirocco a 110km/h

Piogge torrenziali e forti venti di scirocco nella notte in Sicilia, particolarmente colpite le zone orientali dell’isola tra le province di Messina e Catania ma forti piogge si sono verificate anche su Palermo, nell’agrigentino, nel siracusano e nel ragusano, tutte zone già funestate dal maltempo eccezionale di questo primo trimestre del 2015.
Tra ieri pomeriggio, momento in cui ha iniziato a piovere, e le 07:50 di stamattina, con fenomeni ormai in fase di attenuazione, sono caduti ben 209mm di pioggia a Floresta, 135mm ad Antillo,127mm a Linguaglossa, 98mm a Giarre, 91mm a Zafferana Etnea, 81mm a Cammarata, 76mmad Acireale, 72mm a Riposto, 49mm a Caltabellotta, 47mm a Francavilla di Sicilia, 46mm a Canicattini Bagni, 43mm a Contessa Entellina, 40mm a Fiumedinisi, Catenanuova e Saponara,39mm ad Assoro, 37mm a Siracusa e Cinisi, 36mm a Palazzolo Acreide, 35mm a Torregrotta e Ribera, 34mm ad Altofonte e Corleone, 33mm a Modica e Piazza Armerina, 32mm a Palermo,29mm a Catania, Calatafimi e Mazzarino, 28mm a Ragusa, Sambuca di Sicilia e Castroreale,27mm a Nicolosi, Canicattì e Troina, 25mm a Buccheri e Caltagirone, 24mm a Paternò, Noto e Agira, 20mm a Novara di Sicilia.
maltempo sicilia 01A causa delle temperature elevate, in montagna s’è sciolta moltissima neve e i corsi d’acqua sono in piena in tutta la Regione.
Molte località siciliane hanno superato i 500mmannui, alcune addirittura i 700mm dal 1° gennaio 2015.
I venti di scirocco più forti hanno interessato il messinese con raffiche fino a 107km/h a San Pier Niceto, 92km/h a Messina, 84km/h a Saponara, ma anche nel resto della Regione il vento ha soffiato impetuoso con raffiche superiogi agli 80km/h. Nello Stretto di Messina i collegamenti veloci con gli aliscafi sono sospesi per il mare agitato, come si può leggere sul giornale online StrettoWeb. Oggi le condizioni meteo miglioreranno già dalle prime ore del mattino con ampie schiarite, venti in attenuazione e temperature in aumento fino a +24°C nel primo pomeriggio. Domani torneranno piogge e temporali su tutta l’isola, con altri fenomeni intensi che si prolungheranno per tutta la giornata di venerdì e anche sabato mattina con gli ultimi fenomeni residui. Poi domenica deciso miglioramento con 3-4 giorni di pausa mite e soleggiata, finalmente primaverile.
Fonte: meteoweb

martedì 7 ottobre 2014

Maltempo, il ciclone sta flagellando la Grecia con tornado e nubifragi. Residua instabilità al Sud

Il ciclone che nel weekend ha sferzato il Sud Italia, adesso sta flagellando la Grecia con eventi particolarmente estremi nell’Epiro, dove oggi pomeriggio si sono abbattute diverse trombe d’aria oltre ai forti temporali con grandine e piogge torrenziali. L’occhio del ciclone si trova ancora nel basso Adriatico, e nell’Italia meridionale viviamo le ultime ore d’instabilità con residui fenomeni temporaleschi soprattutto in Sicilia, e le ultime piogge sparse in Puglia. Da domani netto miglioramento delle condizioni meteo, mentre invece un nuovo peggioramento interesserà il nord prima della classica “ottobrata” che riporterà sole e caldo in tutt’Italia in vista del weekend.
Fonte: meteoweb

lunedì 1 settembre 2014

Il maltempo che piomba sull’Italia ha già flagellato l’Europa centro-settentrionale, alluvione lampo a Malmo

L’esteso sistema frontale che sta per piombare sull’Italia, aprendo le porte al brusco peggioramento atteso in queste ore al centro-nord, nella giornata di ieri ha portata forti rovesci di pioggia e temporali, anche intensi, su vaste aree dell’Europa centro-orientale, causando allagamenti improvvisi e l’ingrossamento di fiumi e piccoli corsi d’acqua. Ma l’evento precipitativo più rilevante si è verificato nel sud della Svezia, nella città di Malmo, dove in pochissime ore sono caduti ben oltre 88 mm di pioggia. Di questi 88 mm ben 72 mm sono caduti in meno di 3 ore, accompagnati da elevati indici di rain/rate e da una tesa ventilazione orientale, fra Est ed E-NE, che ha alimentato lo sviluppo di imponenti nubi cumuliformi che hanno dato la stura a questo tipo di piogge molto intense. In meno di 12 ore sull’elegante città svedese è venuto giù un quantitativo di pioggia che supera la media pluviometrica dell’intero mese di Agosto.
5403476ee8272_preview-620Le piogge battenti, prodotte dall’occlusione del sistema frontale di passaggio sull’Europa centrale, sono state molto abbondanti in buona parte della Svezia meridionale, con cumulate che hanno superato i 70-80 mm, e in alcuni punti pure i 90 mm. Difatti, nella parte nord del sistema frontale era presente un flusso di aria umidissima che dal mar Baltico meridionale si muoveva verso la Svezia meridionale e la Danimarca, apportando su queste precipitazioni piuttosto abbondanti per il periodo. Questo enorme carico d’acqua caduto tutto di un colpo ha però causato dei “flash floods”, visto che il terreno, già saturo di acqua, non è stato in grado di drenare per tempo tutta questa acqua piovana caduta. Diversi quartieri di Malmo, in particolare quelli più bassi, sono stati allagati da almeno 1.5 metri di acqua, che hanno intrappolato auto e persino autobus e camion. La rete fognaria della città è andata in tilt, e diversi tombini sono esplosi sotto la fortissima pressione dell’acqua, esacerbando l’inondazione.
headerimage_imgL’intervento tempestivo di pompieri e squadre di soccorso, fortunatamente, ha evitato il peggio, ma i danni apportati da questa improvvisa alluvione lampo risultano davvero notevoli. In molte abitazioni, ai pian terreni, l’acqua ha distrutto gli arredi interni, costringendo i proprietari a rifugiarsi ai piani superiori asciutti. Dopo aver duramente colpito la zona attorno Malmo gli intensi nuclei precipitativi si sono spostati verso ovest, nel pomeriggio, attraversando velocemente lo Stretto di Øresund (reso famoso nel mondo per l’elegante ponte che collega le coste svedesi a quelle danesi), per raggiungere Copenaghen, dove in totale sono caduti 32.8 mm di pioggia. Fortunatamente già da domani il tempo andrà gradualmente a migliorare fra la Danimarca e la Svezia meridionale, grazie all’espansione, in senso “zonale”, verso est, del promontorio anticiclonico delle Azzorre che a metà settimana spingerà le proprie propaggini più orientali in direzione del mar Baltico e della Russia occidentale, con massimi barici di oltre 1020 hpa che assicureranno una debole stabilità, assicurando cieli poco nuvolosi e un clima decisamente più secco che contribuiranno ad asciugare più facilmente l’acqua in eccesso cadute nelle campagne della Svezia meridionale e della Danimarca.
Fonte: meteoweb

venerdì 18 luglio 2014

Forti mareggiate monsoniche stanno per flagellare le coste dell’India occidentale, attese onde alte fino a 6 metri

Nella seconda decade del mese di Luglio, come scritto di recente, il flusso dell’umido“Monsone di SO” si è notevolmente rafforzando fra le coste somale e quelle dell’India occidentale. Questo significativo rinforzo dei venti monsonici, che ora spirano a carattere burrascoso lungo buona parte del mar Arabico, è prodotto dall’inasprimento del“gradiente barico orizzontale” fra l’oceano Indiano sub-equatoriale e l’area indo-pakistana, dove è attiva la bassa pressione termica, nei bassi strati (prodotta dall’intenso riscaldamento stagionale del sub-continente indiano, che occorre in coincidenza dei passaggi “zenitali” del sole), con valori barici sotto i 995-994 hpa. Questa profonda bassa pressione di natura termica, caratterizzata da un minimo barico al suolo attorno i 992-993 hpa sull’India settentrionale, sta incentivando un progressivo rinforzo degli intensi venti da SO e O-SO che in questi giorni sferzeranno le coste somale e il mar Arabico occidentale, con punte sopra i 60-70 km/h, e raffiche di picco anche oltre gli 90-110 km/hdavanti le coste del Puntland e l’isola di Socotra.
La furia del "Monsone di SO" in azione da giorni sul mar Arabico, con venti che toccano i 100 km/h
La furia del “Monsone di SO” in azione da giorni sul mar Arabico, con venti che toccano i 100 km/h
Da circa due settimane lungo il settore occidentale del mar Arabico, nel tratto antistante le coste della Somalia settentrionale, sono attivi forti venti burrascosi, da SO e O-SO, che raggiungono l’intensità di burrasca forte, rendendo il mare da agitato a molto agitato, con la formazione di onde di “mare vivo”, alte più di 4-5 metri, ma con “Run-Up” fino a 6-7 metri a largo della Somalia settentrionale.Pur rimanendo attive in mare aperto, i forti venti da SO e O-SO Dopo aver attraversato l’intero mar Arabico, queste imponenti onde di “mare vivo”si dirigeranno verso i litorali bassi e sabbiosi del Maharashtra, dando origine a significative mareggiate che potranno erodere interi tratti di costa, intorbidendo le acque per almeno un miglio, a seguito del rimescolamento delle ingenti quantità di sabbia presenti nei fondali. Le mareggiate monsoniche si abbatteranno con grande impeto anche lungo l’area costiera di Mumbai, dove si attende l’arrivo di onde alte anche più di 5-6 metri che si romperanno con spettacolari spruzzi a ridosso dei centri abitati. Visto la presenza di burrasche piuttosto intense davanti la Somalia, alcune di queste ondate potrebbero essere davvero enormi, causando notevoli danni nelle aree costiere fortemente già esposte al fenomeno dell’erosione. La navigazione verrà resa proibitiva per le navi di piccola e media stazza. L’imponente moto ondoso sollevato dalle burrasche del “Monsone di SO”, in azione nel tratto di mare antistante le coste somale, rischia di distruggere, erodendola, la giovanissima isoletta di fango e roccia sorta poco meno di un anno fa davanti la costa pakistana, a largo di Gwadar, a seguito del devastante sisma di 7.8 Richter che lo scorso 24 Settembre 2013 ha devastato la regione meridionale pakistana del Belucistan.
Le imponenti ondate monsoniche che raggiungono la costa di Mumbai
Le imponenti ondate monsoniche che raggiungono la costa di Mumbai
Nell’isola yemenita di Socotra, che si trova in mezzo alla traiettoria dei cosiddetti “getti somali”, cosi chiamate data la loro origine attorno le coste del Corno d’Africa, i venti impetuosi da SO e O-SO sono divenuti a tratti anche tempestosi, con raffiche di picco che hanno superato la fatidica soglia dei 90-100 km/h.  Proprio durante la giornata dello scorso giovedì 3 Luglio,  l’isola yemenita, nel cuore del mare Arabico, è stata letteralmente spazzata da un violenta bufera monsonica, con fortissimi venti da SO e O-SO che alle 08:00 AM (ora locale) hanno raggiunto un picco di ben 126 km/h da SO, mentre il vento medio sostenuto ha raggiunto un picco estremo di 107 km/h. La raffica dello scorso 3 Luglio, archiviata dalla stazione meteorologica dell’isola di Socotra, ha raggiunto la forza di un uragano di 1^ categoria sulla scala Saffir-Simpson. Le raffiche più forti si stanno registrando proprio sulle coste più settentrionali dell’isola yemenita, direttamente investite dalle turbolenti raffiche di caduta dai rilievi che caratterizzano la parte centrale di Socotra. Non è un caso se la zona dell’aeroporto sia quella maggiormente colpita dalle potenti folate di vento, da S-SO e SO, che spesso possono raggiungere picchi estremi fino a 90-100 km/h. Gli incredibili 126 km/h da SO registrati a Socotra, lo scorso 3 Luglio, per il momento rappresentano la raffica di vento più forte registrata dall’attivazione dell’umido Monsone estivo sull’oceano Indiano settentrionale.
India CycloneNel corso dei prossimi giorni gli umidi e burrascosi “getti somali”, in azione davanti le coste somale e a ridosso del golfo di Aden, verranno richiamati verso nord-est dalla profonda depressione termica presente sull‘India settentrionale, con un minimo barico al suolo sotto i 994 hpa. L’ulteriore approfondimento della depressione termica, che nel corso dei prossimi giorni tenderà a spostarsi in direzione del Pakistan orientale, favorirà un nuovo rinforzo della già intensa circolazione monsonica da SO che sferzerà l’intero mar Arabico, con“getti somali” davvero molto forti davanti le coste del Puntland e l’isola di Socotra. Queste correnti sud-occidentali sono molto umide a causa del loro passaggio obbligato sulle superfici sub-equatoriali dell‘oceano Indiano e sul mare Arabico, muovendosi in direzione delle coste dell’India occidentale, dal Kelara allo stato del Maharashtra, tenderanno a dispensare abbondanti precipitazioni, visto l’interazione fra gli umidi “getti somali” e i rilievi del Ghati occidentale, i quali ergeranno una barriera naturale al flusso da O-SO e Ovest, addossando una fitta nuvolosità cumuliforme che darà luogo a frequenti piogge e temporali, distribuiti a macchia di leopardo, a tratti anche di forte intensità, ed ulteriormente enfatizzati dal notevole “forcing”orografico che queste montagne riescono ad esercitare agli umidi venti da O-SO.
Local youngsters enjoy a soaking after a high wave hit the shoreline during high tide in the Arabian Sea along the promenade in MumbaiQuest’ultimi vengono costretti a sollevarsi bruscamente verso l’alto, raffreddandosi e favorendo la rapida condensazione del vapore acqueo, con il conseguente sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi in grado di arrecare forti rovesci di pioggia e fenomeni temporaleschi, di moderata e forte intensità, maggiormente probabili fra gli stati del Kelara e Maharashtra. Ma l’umido flusso del “Monsone di SO”continuerà a rimanere piuttosto attivo in quasi tutti gli stati indiani e su quelli che si affacciano sol golfo del Bengala, dove sarà presente un’attività convettiva piuttosto accesa, che viene supportata anche dal continuo apporto di aria calda e umida, d’estrazione marittima, nei bassi strati, che scorre al di sotto dell’”Easterly Jet Stream” (la famosa “corrente a getto orientale” che domina sull’area tropicale), la quale tende ad inasprire notevoli divergenze, scorrendo sopra il flusso dai quadranti occidentali, legato al Monsone estivo, che domina nei medi e bassi strati. Queste divergenze, tra l’” Easterly Jet Stream” in quota ed il flusso monsonico nei bassi strati, coadiuvate da aree di profonda convenzione, spesso favoriscono la formazione di circolazioni depressionarie tropicali, più o meno organizzate, che dal golfo del Bengala tendono a spostarsi verso gli stati dell’India centrale e settentrionale, dove apportano forti precipitazioni convettive, per poi successivamente spostarsi verso ovest, proseguendo più indebolite in direzione del mar Arabico e del Pakistan meridionale.
Figure3Sono proprio queste depressioni tropicali a causare le piogge torrenziali che caratterizzano il Monsone estivo sull’Asia meridionale, ed in modo particolare sugli stati indiani. Intanto nei prossimi giorni piogge persistenti, enfatizzate dal potente “forcing” orografico prodotto dai rilievi himalayani nei confronti dell’umida circolazione monsonica che risale in direzione delle pianure dell’India centro-settentrionale, colpiranno il versante meridionale dell’Himalaya, specie lungo lo stato dell’Assam, dove sono attesi veri e propri diluvi. Entro fine mese il Monsone raggiungerà il suo “clou” stagionale anche negli stati dell’India settentrionale, completando la sua massima espansione verso nord, in collaborazione con la massima spinta settentrionale dell’ITCZ.In gran parte dell’India i cieli rimangono molto nuvolosi o coperti, mentre le abbondanti precipitazioni, spesso sotto forma di rovescio o temporale, tendono a mantenere le temperature massime su valori al di sotto dei +28°C +27°C.

lunedì 16 giugno 2014

Forti temporali flagellano l’Italia: quando l’energia potenziale dopo giorni di gran caldo si trasforma rapidamente in energia cinetica tramite i botti temporaleschi

In questi giorni la natura ha messo in campo tutta la sua dinamicità, ricordandoci come l’estate non sempre è sinonimo di bel tempo e stabilità. L’enorme quantità di calore latente che nei giorni scorsi si è accumulata nei bassi strati, in prossimità del terreno, sopra le pianure e le vallate interne dell’Italia centro-settentrionale, dopo l’avvento della prima vera ondata di calore della stagione, in questi giorni ha funto da detonatore per lo scoppio di una intensa attività convettiva, favorendo lo sviluppo di una multitudine di sistemi temporaleschi a mesoscala che hanno flagellato l’intero paese. L’intrusione dell’aria più fresca, in discesa dalle latitudini scandinave, ha di fatto interagito con questo strato di aria molto calda, di origine sub-tropicale continentale, riuscendo a scalfirlo e a scalzarlo verso l’alto, tramite l’innesco di violente correnti ascensionali che hanno costruito imponenti nubi cumuliformi, alte più di 11-12 km, dando la stura a spettacolari manifestazioni temporalesche, condite da innumerevoli fulminazioni. Parliamo di parecchie migliaia di fulmini, la maggior parte delle quali raggruppate, soprattutto fra basso Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Toscana e sul Lazio. In alcuni casi, come sulla Riviera di Levante, in Lombardia, Emilia, e sulla Toscana, l’enorme mole di energia messa in gioco, e liberata dall’intrusione dell’aria fresca sulle nostre regioni, ha determinato l’avvento di vere e proprie tempeste elettriche che hanno illuminato a giorno intere aree.
10358996_328998300583767_7039259359974945389_oMa la forza che ha reso questi fenomeni temporaleschi cosi intensi è stata rappresentata dalla gran quantità di calore, inteso come “energia potenziale“, che da giorni si era accumulata nei bassi strati, durante l’incursione del robusto promontorio anticiclonico sub-tropicale nord-africano, che per giorni e giorni ha contribuito a “comprimere” le masse d’aria verso i bassi strati, deumidificandole e scaldandole ulteriormente per “compressione adiabatica“. Una volta affluita in quota l’aria decisamente più fresca, con il calo dei valori di geopotenziale in quota e l’allentamento del regime anticiclonico, tale “energia potenziale“, accumulata per intere giornate sul terreno, sotto l’azione di “compressione” dell’alta pressione sub-tropicale, improvvisamente libera di muoversi (visto il venire meno del promontorio anticiclonico e il calo dei geopotenziali in quota) ha cominciato a trasformarsi in “energia cinetica“, attraverso l’attivazione di turbolenti moti convettivi (forti correnti ascensionali) che hanno sospinto l’aria calda (accumulata per giorni nei pressi del suolo) verso le quote superiori della troposfera, agevolando la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi, forieri di piogge e temporali.
20In questo caso l’”energia cinetica” ha contribuito allo sviluppo dell’intensa attività temporalesca di questi ultimi giorni. L’enorme quantità di calore, ceduta all’atmosfera, ha determinato la nascita di “Updrafts” molto potenti, visto il potenziale termico presente nei bassi strati (aria molto calda d’origine sub-tropicale continentale), che hanno contribuito a far esplodere verso l’alto i cumulonembi, facendogli raggiungere delle altezze considerevoli, ben oltre i 10-12 km di spessore. Molti di questi cumulonembi temporaleschi, frutto dell’”energia cinetica” messa in moto dall’intrusione fresca dai quadranti settentrionali, spingendosi fino ai limiti della troposfera, sono stati spazzati dai forti venti in quota legati al ramo secondario del “getto polare” che hanno portato le sommità di queste imponenti nubi torreggianti a notevole distanza dalla base dei cumulonembi, causando anche una importante perdita di aria (dalla sommità) sospinta dal “getto” stesso. In questi casi, per la perdita di molta aria pilotata dai bassi strati dai moti ascensionali, la “Cellula temporalesca” è costretta a richiamare altra aria calda dall’ambiente circostante, intensificando notevolmente il temporale che può divenire veramente forte, apportando precipitazioni molto forti accompagnate da impetuose raffiche di vento prodotte dai “Downburst” (forti correnti discendenti che raggiungono il suolo e tendono a divergere orizzontalmente in più direzioni).
20140615_171908_Richtone(HDR)Questo è il caso del sistema temporalesco a mesoscala che nella giornata di ieri ha investito il Lazio, apportando forti rovesci temporaleschi, caratterizzati da elevati indici di rain/rate, che hanno determinato vasti allagamenti nell’area attorno Roma, che è stata presa in piena dal nucleo centrale della vasta “Multicella”(aggregato di più “Celle temporalesche”) supportata nei bassi strati dall’aria molto umida aspirata dalle calde acque superficiali del Tirreno centrale. Questo processo, appena descritto, dovrebbe cominciare ad esaurirsi a partire dalla giornata di mercoledì, allorquando l’”energia potenziale“, rappresentata dall’aria calda preesistente nei bassi strati, non si sarà del tutto scaricata in “energia cinetica“, tramite l’attività convettiva, derivata dal “forcing” termico e da un debole “forcing” dinamico in quota, con gli ultimi temporali che colpiranno l’intera dorsale appenninica e buona parte delle regioni centro-settentrionali, con rovesci e acquazzoni distribuiti a macchia di leopardo nelle ore centrali del giorno.
Fonte: meteoweb