Nella seconda decade del mese di Luglio, come scritto di recente, il flusso dell’umido“Monsone di SO” si è notevolmente rafforzando fra le coste somale e quelle dell’India occidentale. Questo significativo rinforzo dei venti monsonici, che ora spirano a carattere burrascoso lungo buona parte del mar Arabico, è prodotto dall’inasprimento del“gradiente barico orizzontale” fra l’oceano Indiano sub-equatoriale e l’area indo-pakistana, dove è attiva la bassa pressione termica, nei bassi strati (prodotta dall’intenso riscaldamento stagionale del sub-continente indiano, che occorre in coincidenza dei passaggi “zenitali” del sole), con valori barici sotto i 995-994 hpa. Questa profonda bassa pressione di natura termica, caratterizzata da un minimo barico al suolo attorno i 992-993 hpa sull’India settentrionale, sta incentivando un progressivo rinforzo degli intensi venti da SO e O-SO che in questi giorni sferzeranno le coste somale e il mar Arabico occidentale, con punte sopra i 60-70 km/h, e raffiche di picco anche oltre gli 90-110 km/hdavanti le coste del Puntland e l’isola di Socotra.
Da circa due settimane lungo il settore occidentale del mar Arabico, nel tratto antistante le coste della Somalia settentrionale, sono attivi forti venti burrascosi, da SO e O-SO, che raggiungono l’intensità di burrasca forte, rendendo il mare da agitato a molto agitato, con la formazione di onde di “mare vivo”, alte più di 4-5 metri, ma con “Run-Up” fino a 6-7 metri a largo della Somalia settentrionale.Pur rimanendo attive in mare aperto, i forti venti da SO e O-SO Dopo aver attraversato l’intero mar Arabico, queste imponenti onde di “mare vivo”si dirigeranno verso i litorali bassi e sabbiosi del Maharashtra, dando origine a significative mareggiate che potranno erodere interi tratti di costa, intorbidendo le acque per almeno un miglio, a seguito del rimescolamento delle ingenti quantità di sabbia presenti nei fondali. Le mareggiate monsoniche si abbatteranno con grande impeto anche lungo l’area costiera di Mumbai, dove si attende l’arrivo di onde alte anche più di 5-6 metri che si romperanno con spettacolari spruzzi a ridosso dei centri abitati. Visto la presenza di burrasche piuttosto intense davanti la Somalia, alcune di queste ondate potrebbero essere davvero enormi, causando notevoli danni nelle aree costiere fortemente già esposte al fenomeno dell’erosione. La navigazione verrà resa proibitiva per le navi di piccola e media stazza. L’imponente moto ondoso sollevato dalle burrasche del “Monsone di SO”, in azione nel tratto di mare antistante le coste somale, rischia di distruggere, erodendola, la giovanissima isoletta di fango e roccia sorta poco meno di un anno fa davanti la costa pakistana, a largo di Gwadar, a seguito del devastante sisma di 7.8 Richter che lo scorso 24 Settembre 2013 ha devastato la regione meridionale pakistana del Belucistan.
Nell’isola yemenita di Socotra, che si trova in mezzo alla traiettoria dei cosiddetti “getti somali”, cosi chiamate data la loro origine attorno le coste del Corno d’Africa, i venti impetuosi da SO e O-SO sono divenuti a tratti anche tempestosi, con raffiche di picco che hanno superato la fatidica soglia dei 90-100 km/h. Proprio durante la giornata dello scorso giovedì 3 Luglio, l’isola yemenita, nel cuore del mare Arabico, è stata letteralmente spazzata da un violenta bufera monsonica, con fortissimi venti da SO e O-SO che alle 08:00 AM (ora locale) hanno raggiunto un picco di ben 126 km/h da SO, mentre il vento medio sostenuto ha raggiunto un picco estremo di 107 km/h. La raffica dello scorso 3 Luglio, archiviata dalla stazione meteorologica dell’isola di Socotra, ha raggiunto la forza di un uragano di 1^ categoria sulla scala Saffir-Simpson. Le raffiche più forti si stanno registrando proprio sulle coste più settentrionali dell’isola yemenita, direttamente investite dalle turbolenti raffiche di caduta dai rilievi che caratterizzano la parte centrale di Socotra. Non è un caso se la zona dell’aeroporto sia quella maggiormente colpita dalle potenti folate di vento, da S-SO e SO, che spesso possono raggiungere picchi estremi fino a 90-100 km/h. Gli incredibili 126 km/h da SO registrati a Socotra, lo scorso 3 Luglio, per il momento rappresentano la raffica di vento più forte registrata dall’attivazione dell’umido Monsone estivo sull’oceano Indiano settentrionale.