Il forte temporale che nella serata di ieri ha colpito Torino e il suo hinterland era solo un presagio. Ormai ci siamo, la rottura estiva si fa sempre più vicina nelle regioni settentrionali, dove sta per irrompere un sistema frontale a carattere freddo che si prepara a dispensare piogge, rovesci e forti temporali in buona parte del nord Italia. Proprio in queste ore un asse di saccatura, sganciato dalla depressione d’Islanda, in azione sul nord Atlantico, affondando fino alla Francia sta penetrando sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Questa saccatura viene ben alimentata dalla discesa di un ramo secondario del “getto polare” che dall’Atlantico settentrionale scivola fino al Mediterraneo centro-occidentale, favorendo il rapido apporto di aria piuttosto fredda in quota che va ad erodere parzialmente il promontorio anticiclonico africano insistente sul bacino centrale del Mediterraneo. Una parte di quest’aria più fresca e umida, dopo aver invaso la Francia centrale, riuscirà a traboccare dalla valle del Rodano verso il Mediterraneo, spingendosi in direzione dei mari italiani, in particolare di quelli sardi, attraverso l’inserimento di una sostenuta ventilazione dai quadranti occidentali, che dal mar di Corsica e mar di Sardegna si estenderà verso il mar Ligure e il Tirreno. Proprio nel corso della prossima serata, la lenta traslazione verso levante della saccatura nord oceanica, facente capo alla figura della depressione islandese, accompagnerà il passaggio di un ben più complesso sistema frontale a carattere freddo che fra poco ore irromperà fra le Alpi occidentali e le regioni di nord-ovest, arrecando precipitazioni sparse a prevalente carattere temporalesco, ad iniziare da Valle d’Aosta, Piemonte e alta Lombardia, dove entro la serata odierna scoppieranno i primi rovesci temporaleschi, accompagnati da fulmini, tuoni e colpi di vento.
Ma nel corso della serata e successiva nottata, i rovesci e i temporali tenderanno ad estendersi anche alla Liguria, in particolare sulla Riviera di Levante, e all’alta Toscana, grazie al filtraggio, in quota nella media troposfera, di masse d’aria sempre più fredde, di origine sub-polare marittima, che acuiranno il “gradiente termico verticale” lungo tutta la colonna d’aria, instabilizzandola fortemente e agevolando la genesi di intensi moti convettivi che porranno le basi per la costruzione di imponenti cumulonembi. L’intrusione dell’aria decisamente più fredda, in quota, di matrice polare marittima, provocherà un marcato calo del geopotenziale, oltre che un incremento del“gradiente termico verticale” che agevolerà la genesi di moti convettivi capaci di costruire imponenti annuvolamenti cumuliformi, pronti a dare la stura a rovesci e temporali sparsi fra Piemonte, Lombardia, alto Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Ma il grosso del maltempo si concentrerà fra Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli proprio nel corso della giornata di domani, allorquando il fronte freddo del sistema frontale sopra citato si sposterà verso le regioni di nord-est, attivando una spiccata instabilità convettiva anche nel cuore della pianura Padana. I temporali più intensi, nella giornata di domani, si formeranno principalmente lungo le zone pedemontane della pianura Padana, fra Lombardia, alto Veneto e Friuli, dove il “forcing” orografico delle Prealpi alle umide correnti pre-frontali da SO, che precedono il fronte freddo del sistema frontale, esalterà lo sviluppo di importanti correnti ascensionali, adatte per la formazione di cumulonembi piuttosto imponenti, e per questo capaci di arrecare precipitazioni, a prevalente sfogo di rovescio o temporale, con fulminazioni e forti colpi di vento.
L’apporto, soprattutto in quota, di masse d’aria fredde, d’estrazione sub-polare marittima, in discesa dall’Atlantico islandese e dal mar del Nord, acuirà ulteriormente i contrasti termici con le masse d’aria molto più calde e umide, da giorni preesistenti nei bassi strati sopra il Catino Padano (il velo caldo e umido preesistente in estate sopra le pianure del nord). Quest’ultime, a seguito dello scorrimento in quota, nella media e alta troposfera, di aria piuttosto fredda, tenderanno ad ascendere liberamente verso l’alto, attivando cosi intensi moti convettivi che forniranno l’ambiente ideale per lo scoppio di intense “Cellule temporalesche” e possibili più complessi sistemi a “Multicella” che colpiranno, a suon di piogge e rovesci con fulminazioni, soprattutto le pianure del Piemonte, Lombardia, alto Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ma oltre alla sferzata temporalesca, che localmente potrà dare luogo a fenomeni davvero intensi, con occasionali grandinate e forti colpi di vento da “Downburst”, le regioni settentrionali, nel corso delle giornate di martedì e mercoledì, dovranno fare i conti pure con l’arrivo dell’aria fresca, d’estrazione sub-polare marittima, che dall’Atlantico islandese e dal mar del Nord scivolerà in direzione delle Alpi, penetrando a sua volta pure sulla pianura Padana, dove le temperature subiranno un calo che potrebbe essere dell’ordine dei -9°C -10°C.
Localmente anche più a dispetto delle temperature registrate in questi ultimi giorni. Da segnalare, infine, come nel corso della mattinata di domani l’ingresso delle fredde masse d’aria, d’origine sub-polare marittima, sui mari che circondano l’Italia sarà accompagnato dall’inserimento di venti piuttosto sostenuti, da O-SO e Ovest, che interesseranno tutti i nostri bacini. Presentando locali rinforzi, fino alla soglia d’attenzione, solo fra mar di Corsica, basso mar Ligure e sulle Bocche di Bonifacio, dove le già tese correnti occidentali tenderanno ad amplificarsi ulteriormente per merito dell’incanalamento. Pertanto tutti i mari si presenteranno da mossi a molto mossi, soprattutto il mar di Corsica, il settore meridionale del mar Ligure, mar di Sardegna e il Tirreno centrale. Il moto ondoso andrà rapidamente a scadere dalla mattinata di mercoledì, con onde lunghe da O-SO sul medio-alto Tirreno e da Ovest sul basso Tirreno.