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lunedì 20 marzo 2017

Previsioni Meteo, scocca l’Equinozio di Primavera e sull’Italia persiste il caldo Anticiclone delle Azzorre

Previsioni Meteo, dopo la Festa del Papà scocca l'Equinozio di Primavera ma la situazione non cambia: sull'Italia persiste un possente Anticiclone delle Azzorre, caldo in aumento in vista del prossimo weekend

Previsioni Meteo – La giornata della Festa del Papà s’è conclusa con un tramonto da sogno su Torino e sul Piemonte: le nubi alte e stratiformi presenti in cielo (i cirri) si sono illuminati di rosso grazie agli ultimi raggi di un sole più che primaverile. Proprio al Nord/Ovest, infatti, è stata una Domenica caldissima, come se fossimo già a metà Maggio: +27°C a Sondrio, +25°C a Novara, Casale Monferrato e Sangiano, +24°C a Torino, Biella, Moncalieri, Borgomanero e Rivalta di Torino, +23°C a Busto Arsizio, Domodossola e Saronno, +22°C a Milano, Cuneo, Como e Varese. Ma in generale ha fatto caldo in tutt’Italia, soprattutto nelle zone interne dell’Appennino centrale con +23°C a Sulmona, +21°C a L’Aquila. Clima più fresco soltanto lungo le coste delle Regioni tirreniche, dalla Liguria alla Calabria, a causa del flusso umido proveniente dal mare. Infatti in queste zone la colonnina di mercurio non ha superato i +15°C a Genova, Savona e Vibo Valentia e i +16°C a Roma, Napoli, La Spezia, Viareggio e Latina.
La situazione meteo sull’Italia non cambierà nei prossimi giorni: dalla Festa del Papà adesso passiamo subito al giorno dell’Equinozio di Primavera, che quest’anno scocca alle 11:29 italiane di Lunedì 20 Marzo. Sull’Italia persisterà l’Anticiclone delle Azzorre che manterrà il clima stabile e mite per gran parte della settimana, almeno al Centro/Sud. Al Nord, invece, a metà settimana ci saranno delle piogge che però saranno soltanto limitate alle zone più nord/occidentali, alpine e prealpine. Una perturbazione sul Mediterraneo occidentale, in vista del prossimo weekend, potrebbe ulteriormente far aumentare le temperature in tutt’Italia tra Venerdì 24 e Sabato 25 Marzo, con ulteriori picchi di ben oltre +25°C su gran parte del Paese.

Fonte: meteoweb

lunedì 14 marzo 2016

Previsioni Meteo: freddo e maltempo nella settimana dell’equinozio, tanta neve al Nord e un altro ciclone al Sud

Previsioni Meteo, nei prossimi giorni ancora maltempo invernale sull'Italia: temperature inferiori alle medie del periodo, abbondanti nevicate fin in pianura al Nord e fenomeni estremi al Sud.

Inizia la settimana dell’equinozio di primavera, che quest’anno scatterà all’alba di domenica 20 marzo, precisamente alle ore 05:30 del mattino. Ma di primaverile, in questa settimana, ci sarà davvero molto poco: l’Italia resterà in balia di condizioni meteorologiche tipicamente invernali, dopo un inverno anomalo per caldo e siccità che però adesso si sta prendendo la sua bella “rivincita” tardiva. La settimana inizierà con la “coda” del ciclone Doris che continuerà a provocare piogge e temporali al Sud, localmente intensi nella giornata di lunedì 14 soprattutto tra Calabria e Sicilia.
martedì 15Poi martedì 15 inizieranno a muoversi verso l’Italia masse d’aria fredde provenienti dalla Russia, lungo il bordo orientale di un possente anticiclone posizionato sul mare del Nord tra isole Britanniche e penisola Scandinava. Sarà una vera e propria irruzione continentale su gran parte dell’Europa centro/occidentale, con nevicate fin in pianura in molte località alpine, persino in Francia.
mercoledì 16L’Italia non sarà da meno, almeno al nord dovemercoledì 16 avremo forte maltempo con abbondanti nevicate soprattutto al nord/ovest, probabilmente fin in pianura o quasi. E’ ancora presto per sbilanciarsi sulla quota neve ma è probabile che almeno tra Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta scenda fin nei fondovalle e potrebbe imbiancare nuovamente persino Torino.
venerdì 18Nella seconda parte della settimana il maltempo si concentrerà nuovamente al Sud, dove transiterà un altro ciclone molto simile a “Doris” che soprattutto venerdì 18 marzo provocherà fenomeni violenti e forti temporali. 
Fonte: meteoweb

mercoledì 23 settembre 2015

Allerta Meteo, il maltempo dell’equinozio d’autunno adesso fa paura: rischio alluvione nelle prossime 36 ore

Il fronte freddo che sta attraversando l’Italia si intensificherà nelle prossime ore, tra oggi pomeriggio e domani: gli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo sono eloquenti sull’entità e sulla pericolosità del maltempo che diventerà molto più intenso rispetto a quello di stamattina al centro/nord. A Como sono caduti oltre 130mm di pioggia, disagi per allagamenti in molte località della Lombardia e nell’alta Toscana, ma è soltanto un piccolo assaggio rispetto alle precipitazioni in arrivo nelle prossime ore.
Le precipitazioni previste per oggi nel pomeriggio/sera, attenzione al nord/est
Le precipitazioni previste per oggi nel pomeriggio/sera, attenzione al nord/est
Soprattutto oggi pomeriggio il maltempo si concentrerà sul nord/est con piogge torrenziali tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Massima attenzione proprio nel Friuli Venezia Giulia, dove potranno cadere oltre 200mm di pioggia con temperature in picchiata. Per fortuna la quota neve si abbasserà fino ai 1.300 metri, con abbondanti nevicate sulle Alpi, altrimenti il rischio alluvione sarebbe stato elevatissimo. Al nord/est continuerà a piovere anche domani, ma in modo meno intenso rispetto a stasera.
Contemporaneamente il fronte freddo scivolerà verso sud lungo le Regioni tirreniche: nel pomeriggio avremo forti temporali in Sardegna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio, intensi ma veloci, senza particolari criticità. In serata i fenomeni si intensificheranno tra basso Lazio e Campania, nel mar Tirreno, con nubifragi nelle zone costiere soprattutto tra le province di Latina e Caserta, ma anche nel frusinate e nel napoletano.
Le forti piogge previste nella notte: attenzione ancora in Friuli e al Centro
Le forti piogge previste nella notte: attenzione ancora in Friuli e al Centro
Attenzione alla prossima notte e domani mattina: violenti temporali si abbatteranno sul centro/sud dove oggi le temperature stanno nuovamente aumentando per qualche ora, con picchi di +27/+28°C che nel pomeriggio potrebbero localmente avvicinarsi ai +30°C. Nulla d’eccezionale in termini di caldo, o di paragonabile alla scorsa settimana, ma visto l’imminente arrivo di masse d’aria molto fredde, i contrasti termici saranno pazzeschi e potranno provocare fenomeni estremi.
Le piogge previste nella notte e domattina: attenzione al centro/sud
Le piogge previste nella notte e domattina: attenzione al centro/sud
Nella notte e domattina il fronte freddo arriverà su Abruzzo, Molise, Campania, Puglia settentrionale, Basilicata occidentale e basso Tirreno. Violenti temporali colpiranno soprattutto Molise, Puglia settentrionale e Campania, con piogge torrenziali, grandinate e forti colpi di vento. Potranno cadere oltre 150mm di pioggia, con pesanti conseguenze sul territorio. Al Sud il maltempo continuerà anche domani, con piogge e temporali in Puglia, Calabria e seppur in modo più sparuto, anche in Basilicata, Campania, Molise e Sicilia. Ma attenzione alla giornata di domani quando la “ritornante” del ciclone proveniente da nord/est si abbatterà su Romagna e Marche apportando nel pomeriggio nuove piogge torrenziali.
madesimoProprio domani cadrà la prima neve anche sull’Appennino, a quote localmente inferiori ai2.000 metri (probabilmente fino ai1.800/1.900 metri). Le condizioni meteorologiche rimarranno fresche e variabili anche venerdì e nel weekend su gran parte d’Italia e soprattutto al centro/sud. Anche nella notte tra domenica e lunedì purtroppo si verificheranno piogge sparse con annuvolamenti soprattutto al nord/ovest, in Sardegna, Calabria e Sicilia: è elevato il rischio che possano compromettere lo spettacolo molto atteso dell’eclissi lunare. 
Fonte: meteoweb

venerdì 20 marzo 2015

Oggi alle 22:45 l’Equinozio, è il Primo giorno di primavera: i proverbi più curiosi

Oggi, venerdì 20 marzo, non è solo l’eclissi solare ma anche il giorno dell’equinozio di primavera e tanti sono i proverbi legati ad esso e, in generale, al mese di marzo, ricchissimo di sorprese in quanto sarà caratterizzato non solo dall’inizio della primavera astronomica, ma anche dall’ “eclissi solare del secolo” e dall’arrivo dell’ora legale. Un proverbio molto noto, riferito proprio all’equinozio di primavera, dice: “Marzo marzotto/il giorno è lungo come la notte”; mentre un altro recita: “Quando cantano le botte/ il giorno è lungo come la notte” dove le “botte”, in forma dialettale, sono i rospi che, uscendo all’aperto per l’accoppiamento, più che cantare gracchiano. Sempre il rospo è il protagonista di un altro proverbio: “Quando canta il botto/ l’inverno è morto”, ossia l’inverno è finito, anche se marzo, dal punto di vita meteorologico, è davvero imprevedibile. Un detto popolare molto conosciuto, riguardante San Benedetto dice: “San Benedetto la coperta giù dal letto”oppure “San Benedetto, la rondine sotto il tetto” e se qualcuno obietta di non aver visto ancora una rondine volare, la saggezza dei proverbi popolari, pensando davvero a tutto, controbatte con: “Una rondine non fa primavera”.
PROVERBI 4Il giorno dell’equinozio di primavera il contadino poteva cambiar padrone, com’era nell’uso contrattuale: “Quando canta il ghirligò( tordo), chi ha cattivo padrone mutar lo può” , in contrapposizione al detto: “Quando canta il fringuello/ buono o cattivo si tenga quello”. Il fringuello canta in autunno, periodo durante il quale non si poteva cambiare padrone. La letteratura popolare è piena di proverbi, provenienti da tutte le regioni d’Italia, riguardanti il mese di marzo. Eccone alcuni più famosi: “Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”,Al primo tuon di marzo escon fuori tutte le serpi”. Dovendo i ritmi lavorativi nei campi, dipendere dalle condizioni metereologiche: “Quando marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio”“Di marzo ogni villan va scalzo” o “Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo e chi le ha, le porti un altro po’ più in là”.
PROVERBI 3Ed ancora: “Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia” (oppure aprile mal pensa), “Se febbraio non febbreggia, marzo campeggia” ;“Marzu, acqua e suli, carricari fa li muli”. Si diceva, inoltre: “Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia”; “La nebbia di marzo non fa male ma quella di aprile toglie il pane e il vino” e “La luna marzolina fa nascere l’insalatina”. Ma i proverbi riguardanti il mese di marzo sono davvero infiniti: “Marzo ventoso, frutteto maestoso”, “Marzo molle, gran per le zolle”; “Le api sagge in marzo dormono ancora”;“Marzo o buono o rio, il bue all’erba e il cane all’ombra”; “Vento di marzo non termina presto”,“Marzo non ha un dì come l’altro” per cui “Chi ha un buon ciocchetto lo serbi a marzetto”. Vi è poi un divertente proverbio che racchiude tutti i mesi dell’anno: “Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottobre mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio”.
PROVERBI COPLa magica data dell’equinozio primaverile si lega, in qualche modo, alla storia del Cristianesimo: fu il Concilio di Nicea del 325 d.C. a stabilire che la Pasqua sarebbe caduta, secondo il calendario lunare, nella prima domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera. Le fonti agiografiche di San Benedetto, fondatore del primo ordine cattolico nella storia del Cristianesimo, fanno sapere che il Santo Patrono d’Europa spirò il 21 marzo, quando la prima rondine tornava al suo nido a Montecassino, nido dell’ordine Benedettino. Eppure, nonostante il proverbio dica “San Benedetto, la rondine sotto il tetto”; nel giorno dell’equinozio di primavera di rondini non se ne vedono ancora volare nei nostri cieli, pertanto dobbiamo attendere i primi di aprile per sentire garrire i primi balestrucci nel cielo primaverile.
PROVERBI 2Resta un dubbio da chiarire: come mai vi è uno scarto di circa 10 giorni tra l’equinozio di primavera e l’arrivo delle prime rondini? Per capirci qualcosa in più, occorre tornare al 1582, quando papa Gregorio XIII decise di introdurre il calendario gregoriano. In una sola notte, il pontefice tolse 10 giorni dal calendario, passando dal 5 di ottobre al 15 dello stesso mese… decisione resa necessaria in quanto il precedente calendario giuliano, che andava accumulando un giorno di ritardo ogni 128 anni, al tempo di Gregorio XIII era già 10 giorni indietro sul corso solare. L’intervento di Gregorio XIII rimise le cose a posto ma il vecchio proverbio in rima baciata continuò ad esere tramandato oralmente di generazione in generazione.
Fonte: meteoweb

Primo giorno di primavera: equinozio ed eclissi solare tra tradizioni e leggende

Mancano poche ore all’appagamento della trepidante attesa dellaprimavera astronomica che inizierà con l’Equinozio che quest’anno cade proprio oggi, venerdì 20 marzo, alle ore 22:45 del Tempo Universale (le 23:57 italiane), e coincide con l’eclissi solare che darà spettacolo in tutt’Europa. L’Equinozio di primavera, come quello d’autunno, è uno dei momenti dell’anno in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio, dal latino “aequus nox” (notte uguale). Mentre l’Equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno, quello di primavera è il suo esatto opposto: è il primo giorno della “stagione della rinascita”. I due equinozi, uniti ai solstizi, scandiscono i ritmi della Natura, dividendo l’anno solare in quattro parti uguali; sono le pause e i passi di una danza cosmica di cui tutti facciamo parte. L’Equinozio di primavera è legato in tutto il mondo a miti che carpiscono la nostra fantasia, sino al punto di travolgerci con la loro magia.
NATURADell’accostamento di questa data con i concetti di fertilità, risurrezione, inizio, non c’è da stupirsi: la Natura si risveglia, i fiori sbocciano ovunque, è il tempo del ritorno della vegetazione, della costruzione dei nidi e dell’accoppiamento degli uccelli. La più antica festa di primavera del mondo è Sham El Nessim, risalente a circa 4700 anni fa, che letteralmente significa “fiutare il vento”. Ai tempi dei Faraoni, si chiamava semplicemente “Shamo”, che significa “rinnovo della vita” e secondo gli antichi Egizi quella data rappresentava l’inizio della creazione. In epoca copta, il termine fu modificato in “Shamm” (olfatto e respirazione), con l’aggiunta della parola “nessim” (brezza). Ancora oggi, nel giorno di Sham El Nessim, che si festeggia in Egitto il primo lunedì dopo la Pasqua copta, gli Egiziani fanno picnic all’aria aperta per respirare la brezza primaverile, consumando pesce salato, simbolo di fertilità e benessere (il pesce veniva offerto agli Dei allo scopo di garantire un buon raccolto), semi di lupino, lattuga, uova e cipolle verdi.
PRIMAVERALe uova, simbolo universale della rinascita e del Cosmo, erano anticamente ricollegate al miticouccello Fenice che, secondo la leggenda, prima di morire, preparava un nido a forma d’uovo, su cui si adagiava, lasciandosi incenerire dai raggi del sole. Sulle ceneri nasceva l’uovo dal quale l’Uccello di Fuoco riprendeva vita. Riguardo le cipolle, pare che esse rappresentassero la vita eterna: sono state ritrovate mummie con occhi imbottiti di cipolle e spesso sulle pareti delle antiche tombe egizie sono stati rinvenuti affreschi raffiguranti proprio le cipolle. Nelle tradizioni neo-druidiche contemporanee, l’Equinozio primaverile è denominato Alban Eiler (Luce della Terra), con riferimento al fatto che il Sole ora si trova al di sopra dell’Equatore celeste, la zona astronomica chiamata nelle antiche cosmologie “Terra Emersa”, contrapposta alle “Acque Inferiori”, cioè la zona al di sotto di tale fascia. Se i pagani festeggiano Alban Eiler oppure Ostara, antica dea nordica dell’alba, della primavera e dell’amore equivalente alla dea scandinava Freya; i cattolici celebrano la Pasqua: in entrambe le festività sacre il tema centrale è la rigenerazione, il passaggio dal mondo sotterraneo (inverno, sono della coscienza collegato al letargo della flora e della fauna), al vero risveglio (quello della Natura e della spiritualità). Il famoso uovo di Pasqua al cioccolato ha antenati nei villaggi precristiani europei.
PRIMAVERA 3L’uovo è uno dei simboli antichi e potenti della vita che ritorna dopo un periodo di occultamento nell’oscurità…e non è un caso che nella sua versione commerciale in esso ci sia la sorpresa! Mentre nei Paesi celtici del nord Europa si usava far rotolare le uova dalla cima di una collina per la festa di Beltane per imitare il movimento del sole nel cielo; la Chiesa Cattolica rimodellò il rituale per simboleggiare la pietra che rotola via dalla tomba di Cristo risorto. Per i Persiani il Toro si ricollegava al culto di Mithra, divinità della luce e della giustizia, rappresentato in cielo da Orione: il mito narra dell’uccisione da parte di Mithra del toro Geush Urvan, dal sangue del quale sarebbero nati tutti gli esseri viventi. In altre versioni, l’uccisione del Toro raffigurava la precessione degli equinozi, e Mithra, identificato con la costellazione del Perseo, metteva in movimento l’intero universo, uccidendo il Toro e spingendo la Terra nella costellazione dell’Ariete all’equinozio primaverile. Tracce di questi miti legati al dio-toro Mithra vi sono anche presso alcuni scrittori latini, in quanto, al pari di altre religioni misteriche, il culto di Mithra era assai diffuso ai tempi dell’Impero Romano.
PRIMAVERA 2Un mito che rende bene l’idea di un sacrificio e quello della successiva rinascita è quello frigio diAttis e Cibele: Attis, un bellissimo giovane dato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale, ma Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò, morendo insanguinato. Dal suo sangue nacquero viole mammole e gli Dei non potendolo risuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde (raffigurazione dell’Albero Cosmico). A Roma le feste in onore di Attis iniziavano il 15 marzo con penitenze e digiuni, proseguendo il 22 con i Tristia, commemorazioni per la passione e la morte di Attis, durante le quali avvenivano auto-evirazioni dei suoi adoratori che volevano diventarne sacerdoti, sino al 25 marzo in cui, negli Hilaria, veniva celebrata la risurrezione di Attis e il suo ritorno alla Grande Madre, all’apparire del Sole che aveva appena superato l’Equatore celeste. Dopo l’Equinozio, nel mondo Ellenico, si svolgevano le Adonie, feste di resurrezione di Adone, amato dalla dea Afrodite, ucciso da un cinghiale (forse il dio Ares ingelosito). L’Equinozio di primavera è fitto di racconti mitologici, frutto dell’unione del simbolismo cosmico celeste, legato al cammino del Sole nel cielo, col simbolismo terrestre, legato al risveglio della natura… forse è proprio questa fusione che rende ancora più trepidante la sua attesa.
Fonte: meteoweb

Dove, come e quando seguire l'eclisse di sole

In Italia sarà parziale. Il fenomeno durerà circa due ore. L’inizio è alle 9.25 di mattina

È il giorno di una nuova eclisse di Sole, fenomeno astronomico che è piuttosto raro ed è certamente il più importante evento astronomico del 2015. In Italia il fenomeno sarà visibile come parziale, ma comunque con una buona percentuale di ombra sulla nostra stella. Chiamata anche “eclisse dell’equinozio”, perché si verifica nel primo giorno di primavera (l’inizio della stagione non coincide quasi mai con la data tradizionale), anche questa volta sarà molto seguita da appassionati e curiosi. E siccome c’è molta attesa, ecco dove e come osservare l’eclisse di oggi. 

Dove sarà totale?  

L’eclisse sarà visibile come totale (con copertura quindi dell’intero disco solare) per 2 minuti e mezzo circa, a seconda della regione, dalle isole Faer Oer e Svalbard, nell’Oceano Atlantico Settentrionale. Quella totale potrà essere osservata in diretta streaming dall’Artico dove è operativa la base Dirigibile Italia delle Isole svalbard sul sito del CNR e sulastampa.it  

Come si vedrà in Italia?  

Pur essendo parziale, l’eclisse sarà visibile anche dall’Italia: favorite (dove sarà eclissata una maggiore porzione del disco solare), sono le regioni del nord-ovest, in quanto quelle meno lontane dalla fascia della totalità. In Italia l’inizio sarà alle ore 9 e 25 minuti, con pochi minuti di scarto da una località all’altra. Il termine si avrà intorno alle 11 e 40 e anche qui lo scarto da un sito all’altro è confinato a pochi minuti.  

In città  

Eccone un esempio. Ad Aosta l’inizio sarà alle ore 9 e 22m e si concluderà alle 11 e 42m, con 67,3 % di disco occultato. A Torino, dalle 9.22 alle 11.41 (65 % di disco oscurato, come a Milano), a Roma dalle 9.23 alle 11.42 (54 %). A Lecce inizierà alle 9.30, fino alle 11.47 (circa 54 %). Auguriamo a tutti un cielo sereno perché il meteo, ovviamente, è fondamentale... 

Nata sotto il segno dei Pesci  

Questa eclisse di Sole si verifica nella costellazione dei Pesci, con la Luna al suo nodo discendente a 358 mila chilometri dalla Terra. Grazie a questa posizione perigea (cioè di punto più vicino) la Luna ci sottende un diametro di 33,3’ contro i 32,1’ del Sole 

Come osservarla  

In linea di principio, eclisse a parte, guardare il Sole ad occhio nudo non fa bene: può provocare danni permanenti alla vista anche quando è parzialmente oscurato. Il fai da te dunque è da evitare: NON usate vecchie pellicole, vetri affumicati o peggio ancora binocoli o telescopi che non siano dotati di opportuni filtri. Gli esperti suggeriscono inoltre di NON usare i tipici occhiali da Sole: vanno bene quelli da saldatore con indice di protezione numero 14 (non sotto il 14, possibilmente), efficaci per guardare l’eclissi in tutta sicurezza, oppure particolari occhialini “da eclisse” in vendita in negozi specializzati. La soluzione migliore è, ovviamente, quella di utilizzare un filtro solare vero e proprio (quindi NON quelli da avvitare agli oculari), ovvero una pellicola o un vetro progettati appositamente per l’osservazione del Sole. 

Come fotografarla  

Come detto, anche binocoli, macchine fotografiche e telescopi possono essere pericolosi, se non si utilizzano adeguate protezioni. Binocoli e telescopi possono essere utilizzati con filtri appositi, disponibili nei negozi di materiale astronomico. Anche per le macchine fotografiche esistono filtri specifici. Gli esperti consigliano inoltre di regolare manualmente messa a fuoco ed esposizione, perché la grande quantità di luce solare può ingannare i sensori della macchina fotografica.  

Cos’è un’eclisse di Sole?  

Un’eclisse di Sole (di solito si usa questo temine al singolare: le “eclissi” sono più di una, al plurale), si verifica quando la Luna si inserisce tra il Sole e la Terra, proiettando la sua ombra sul nostro pianeta. In base alla dimensione apparente del disco lunare al momento del passaggio, l’eclissi può essere parziale o totale. L’abbiamo definita un fenomeno raro, perché quella parziali (come si vedrà in Italia domani) sono un po’ più frequenti (l’ultima 4 anni fa), mentre quelle totali, con la notte che scende in pieno giorno, sono davvero rare in un determinato punto della Terra: in Italia l’ultima totale è del 1961, la prossima avverrà nel 2081...  


Fonte: lastampa.it

giovedì 20 marzo 2014

Allerta Meteo: dopo l’equinozio di primavera torna… l’inverno! In arrivo freddo, neve e forte maltempo!

E’ confermata l’allerta meteo per i prossimi giorni sull’Italia, e in modo particolare per la giornata di domenica 23 marzo quando l’arrivo di masse d’aria fredda da nord/ovest farà crollare le temperature di oltre dieci gradi centigradi in tutt’Italia, provocando forti piogge e temporali su gran parte del Paese e soprattutto al centro/nord (lunedì si estenderanno poi anche al Sud). A partire dal weekend inizierà una nuova lunga fase di maltempo, con temperature tipicamente invernali. Tornerà il freddo e anche la neve, copiosa sui rilievi. Un nuovo ciclo meteorologico che durerà almeno fino alla fine del mese, dopo il lungo periodo anticiclonico che ha caratterizzato questo marzo 2014.
EUMETSAT_MSG_RGB-12-12-9i-segment14Anche oggi, intanto, splende il sole in tutt’Italia, seppur con qualche nebbia in pianura Padana e delle nubi alte e stratiformi in Sardegna e nel Tirreno. Continua a fare caldo con temperature elevate nel giorno dell’equinozio di primavera: dagli ultimi rilevamenti abbiamo+22°C a Napoli, +21°C a Firenze e Salerno,+20°C a Palermo, Taranto, Latina e Guidonia,+19°C a Catania, Messina, Trapani, Treviso, Aviano e Agrigento, +18°C a Genova, Firenze, Reggio Calabria, Bolzano, Pisa e Foggia. Ma sono le ultime ore dal clima mite: paradossalmente, proprio dopo l’equinozio di primavera si prospetta un ritorno dell’inverno con un intenso colpo di coda che riporterà freddo, neve e forte maltempo in tutta l’Italia.
04Il peggioramento, come abbiamo già avuto modo di illustrare nei precedenti aggiornamenti, inizierà sabato 22 al nord e si estenderà rapidamente anche al centro nella giornata didomenica. Poi lunedì mattina arriverà anche al sud. Attenzione ai possibili fenomeni estremi provocati dai contrasti termici: le temperature crolleranno di oltre 10°C in poche ore, e potranno formarsi violenti temporali con trombe d’aria e grandinate. Le zone più colpite dal maltempo saranno quelle tirreniche, tutto il nord e in modo particolare il nord/est ma anche Sardegna, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia.
ImmagineLa giornata della svolta sarà quella di domenica 23, quando da nord/ovest arriverà il fronte freddo carico di piogge, temporali e foriero di contrasti termici davvero marcati. In poche ore sull’Italia tornerà l’inverno, e non mancheranno le nevicate fino a quote medio/basse (sulle Alpi fino a 700-800 metri, in Sardegna dagli 800 metri in sù, sull’Appennino a quote comunque inferiori ai1.000 metri di quota anche all’estremo Sud specie lunedì). E il maltempo continuerà poi ancora per tutta la prossima settimana, almeno fino alla fine del mese di marzo, sempre con temperature basse e ben inferiori rispetto alle medie del periodo, e con tante altre forti piogge su gran parte del Paese e in modo particolare nelle Regioni Adriatiche (dal Friuli alla Puglia) e nel medio/basso Tirreno.

Oggi alle 17:57 l’equinozio di marzo 2014: arrivederci all’inverno, inizia la primavera astronomica

Non è l’evento astronomico più interessante, ma in quei pochi attimi in cui la nostra stella si presenta all’intersezione traeclittica ed equatoreterrestre, ricorre un fenomeno particolare, importante e magico se considerato dal punto di vista storico, culturale e popolare. Stiamo parlando dell’Equinozio (oggi quello di Primavera), dal latino æquinoctium, evento che si verifica solo due volte l’anno, nei giorni che astronomicamente segnano l’inizio, rispettivamente, della primavera e dell’autunno.
Terra equinozioGiorni particolari, che come spesso accade, hanno dato origine ad innumerevoli credenze e miti. Questa sera, alle 17:57, la particolare posizione della Terra lungo la sua orbita, permetterà al Sole di illuminare tutta la parte del globo esposta allo stesso modo, ed in linea teorica, senza tenere conto della rifrazione, il giorno e la notte avranno uguale durata (praticamente, però, si tratta di un mito da sfatare). Tutto ciò avviene per un motivo molto semplice: come noto la terra gira su se stessa ed intorno al sole seguendo un’orbita particolare che si sviluppa sul cosiddetto piano dell’eclittica. Se l’asse di rotazione fosse perpendicolare al piano dell’eclittica, il giorno e la notte durerebbero sempre lo stesso intervallo di tempo in ogni zona del pianeta, (salvo ai poli in cui ci sarebbe sempre luce).
L’asse di rotazione della terra, però, è inclinato rispetto all’orbita di circa 67° e questo provoca tutta una serie di conseguenze.
stagioni
Un giorno particolare quello dell’equinozio, che segna uno dei punti fermi del moto di rivoluzione che per secoli hanno accompagnato la vita degli uomini. Analogamente ai solstizi, come detto, essi sono convenzionalmente assunti come momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra. Nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l’estate e introduce l’autunno. Viceversa accade nell’emisfero australe, dove l’autunno entra all’equinozio di marzo e la primavera in quello di settembre. In entrambi gli equinozi, inoltre, il sole passa a sud del tropico del Cancro e a nord di quello del Capricorno; allo zenith equatoriale il sole si trova declinato di 66°33′ su entrambi i tropici e di 23° 27′ su entrambi i circoli polari. Nel time-lapse a corredo dell’articolo realizzato dal satellite Meteosat, è possibile osservare il movimento del terminatore in un intero anno astronomico.
Fonte: meteoweb