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sabato 9 maggio 2015
martedì 3 febbraio 2015
Meteo 10 giorni: altra botta FREDDA da est entro il 10 febbraio?
08:44
botta fredda, febbraio, gelo, ghiaccio
Febbraio potrebbe proseguire con una vera sorpresa fredda da est?
Quando l'anticiclone si mostra "molle" e non riesce ad estendersi con decisione sul Continente, il suo settore orientale si mostra vulnerabile e i modelli, pur gettando il sasso e poi nascondendo la mano, come fanno molto spesso, stanno indicando come possibile (anche se non ancora probabile) una retrogressione di aria fredda da est.Qualche modello la vede fare il suo ingresso spettacolare dalla porta della Bora per martedì 10 febbraio, qualcun'altro l'ha cancellata, ma la si ritrova nelle sue corse perturbatrici per lo stesso giorno e con dinamiche simili, per con un inserimento più attestato al medio-basso Adriatico e in generale sul meridione.
Si tratterebbe dell'irruzione fredda più importante dopo quella di fine dicembre 2014.
Le conseguenze naturalmente porterebbe alla formazione di un minimo depressionario al suolo sul Tirreno con episodi nevosi dapprima sui versanti adriatici esposti ma anche con possibili risvolti sorprendenti lungo le regioni tirreniche, se il minimo depressionario tentasse di mettere radici.
Naturalmente queste botte da est fanno pensare ai classici botti di "fine stagione", ma ricordiamoci sempre che in passato proprio queste botte, laddove si sono verificate, hanno provocato spesso le conseguenze invernali più importanti dell'anno, dunque non sottovalutiamole.
Percentuale di attendibilità attuale: 45%!
Fonte: meteolive
lunedì 2 febbraio 2015
Ciclogenesi fredda italica: neve copiosa sui monti, anche in pianura al Nord
08:52
ghiaccio, neve, vortice polare
Ciclogenesi fredda italica
Come avevamo anticipato nei precedenti articoli, si apre una settimana pienamente invernale soprattutto sulle regioni del Centro-Nord, con neve copiosa sulle Alpi e sugli Appennini, e anche in pianura in alcune regioni del Nord. La causa va trovata nell'intrusione di una goccia fredda nord-atlantica nel flusso artico che punta sull'Italia. Ciò darà vita ad un vortice italico molto profondo, in grado di provocare nevicate diffuse sino a quote basse al Centro-Nord.
Come avevamo anticipato nei precedenti articoli, si apre una settimana pienamente invernale soprattutto sulle regioni del Centro-Nord, con neve copiosa sulle Alpi e sugli Appennini, e anche in pianura in alcune regioni del Nord. La causa va trovata nell'intrusione di una goccia fredda nord-atlantica nel flusso artico che punta sull'Italia. Ciò darà vita ad un vortice italico molto profondo, in grado di provocare nevicate diffuse sino a quote basse al Centro-Nord.
Il vortice italico
Il problema fondamentale, stavolta, saranno le isoterme in quota, in particolare a 850 hPa. Nel corso della formazione del minimo sul Mediterraneo centrale, si assisterà ad una temporaneo aumento termico, con successivo calo con lo spostamento del vortice verso est. La collocazione del vortice sarà fondamentale per capire quali saranno le regioni più colpite dalle nevicate. Stando alle ultime elaborazioni, il vortice si collocherà sull'Alto Tirreno, in corrispondenza della Corsica, per poi spostarsi verso sud-est.
Il problema fondamentale, stavolta, saranno le isoterme in quota, in particolare a 850 hPa. Nel corso della formazione del minimo sul Mediterraneo centrale, si assisterà ad una temporaneo aumento termico, con successivo calo con lo spostamento del vortice verso est. La collocazione del vortice sarà fondamentale per capire quali saranno le regioni più colpite dalle nevicate. Stando alle ultime elaborazioni, il vortice si collocherà sull'Alto Tirreno, in corrispondenza della Corsica, per poi spostarsi verso sud-est.
Dove potrà nevicare
Vediamo quindi l'ipotesi delle regioni a maggiore rischio neve.
1. Alpi. Qui la neve cadrà copiosa sino al fondovalle, con particolare riferimento al Piemonte e alle Alpi centrali.
Vediamo quindi l'ipotesi delle regioni a maggiore rischio neve.
1. Alpi. Qui la neve cadrà copiosa sino al fondovalle, con particolare riferimento al Piemonte e alle Alpi centrali.
2. Area Basso Padana. Asse Cuneo-Bologna. Potrebbe risultare la zona più colpita dalle nevicate sino in pianura, soprattutto tra giovedì e venerdì. Potrebbe nevicare copiosamente sulle città piemontesi, su quelle emiliane e su Pavia, con apporti anche interessanti.
3. Appennino. Neve copiosissima sull'Appennino Settentrionale, in particolare quello Ligure e Emiliano, fino a superare il metro anche in collina. Neve copiosa anche sull'Appennino Toscano, Romagnolo, Marchigiano e Abruzzese, ma quote più alte. Infine neve anche sull'Appennino Meridionale, ma solo oltre gli 800 metri.
3. Appennino. Neve copiosissima sull'Appennino Settentrionale, in particolare quello Ligure e Emiliano, fino a superare il metro anche in collina. Neve copiosa anche sull'Appennino Toscano, Romagnolo, Marchigiano e Abruzzese, ma quote più alte. Infine neve anche sull'Appennino Meridionale, ma solo oltre gli 800 metri.
Sul resto della Pianura Padana non sono escluse nevicate, ma con apporti meno consistenti e spesso miste a pioggia. Non è neppure da escludere neve sino a quote collinari al Centro, ma a tratti e solo nella seconda parte della settimana.
Tale previsione verrà rivista e corretta in relazione agli aggiornamenti modellistici.
Fonte: meteogiornale
lunedì 5 gennaio 2015
Cina: le spettacolari sculture di ghiaccio per il festival di Harbin [FOTO]
Turisti provenienti da tutta la Cina si sono recati in visita nella città di Harbin per ammirare le spettacolari sculture di ghiaccio realizzate in occasione del 31esimo International Ice and Snow Festival. La rassegna prende il via lunedì e oggi gli artisti hanno lavorato tutto il giorno per terminare le sculture. “È molto più grande e più bello di quello che avevo immaginato. È incredibile e diventa ancora più suggestivo di notte”, ha detto Zhang Yu, un turista di Pechino. Duan Yongbo, un altro turista proveniente dalla provincia orientale di Jiangsu, ha commentato: “Se non ci saranno i fuochi di artificio sarà un festival meno spettacolare, ma comunque è bello portare i bambini qui e vedere come Harbin possa trasformarsi in una città di ghiaccio”.
Fonte: meteoweb
mercoledì 31 dicembre 2014
Previsioni Meteo, è l’inverno del Sud: nuova ondata di gelo e neve nel giorno dell’Epifania
L’eccezionale ondata di neve e gelo che in queste ore sta colpendo il centro/sud Italia si concluderà nella giornata di domani, Capodanno 2015,giovedì 1 gennaio, con gli ultimi residui fenomeni di maltempo proprio domattina all’estremo sud. Nel weekend le temperature aumenteranno tornando nella norma per il periodo e, anzi, salendo al di sopra delle medie al centro/nord, ma attenzione all’instabilità in agguato soprattutto nelle Regioni meridionali dove domenica 4 gennaio ci saranno delle piogge sparse con nevicate sui rilievi e venti tesi di maestrale. Nessun anticiclone, infatti, riuscirà ad impadronirsi del territorio italiano, che rimarrà in un lembo che dal punto di vista barico sarà “terra di nessuno”, dal clima ambiguo e spiccatamente variabile.
Certamente si va delineando un inverno dalle configurazioni bariche favorevoli alle frequenti incursioni polari sulle Regioni del centro/sud, tramite l’Adriatico e i Balcani. Il nord e soprattutto il nord/ovest, in queste situazioni, sono destinati a rimanere all’asciutto con lunghi periodi di sole grazie all’anticiclone delle Azzorre, che la prossima settimana potrebbe nuovamente ergersi fin verso la penisola Scandinava dove stamattina nei fiordi norvegesi c’erano 10°C in più rispetto allo Stretto di Messina completamente imbiancato, replicando così la configurazione che nelle ultime ore è riuscita a spingere le masse di gelo polare sull’Italia proprio lungo il bordo orientale dell’alta pressione.
Fonte: meteoweb
martedì 30 dicembre 2014
METEO A 7 GIORNI: ancora 24-36 ore di PASSIONE per il versante adriatico, il meridione e parte della Sardegna
La cartina che vi presentiamo questo pomeriggio resterà impressa nella memoria di tutti gli appassionati di neve e gelo, specie per coloro che abitano lungo il versante adriatico e al meridione.
Vedere l'isoterma -14° a 1500 metri di quota che compare sul medio Adriatico non è cosa da tutti i giorni. Senza disdegnare le isoterme comprese tra -10° e -12° (sempre a 1500 metri di quota) che abbracceranno gran parte del nostro Paese, fino alla Calabria e alla Sicilia.
La cartina è valida per la prima mattinata della giornata di mercoledì 31 dicembre, quando si toccherà l'apice di tutto l'episodio freddo.
Inutile dire che seguiterà a nevicare lungo le regioni adriatiche fin sui litorali e qualche imbiancata non sarà esclusa anche lungo le coste della Sardegna orientale, della Sicilia settentrionale e del Crotonese, in Calabria.
Nella giornata di Capodanno ci sarà ancora spazio per qualche nevicata a bassa quota al centro-sud, specie al mattino, mentre sulle pianure del nord andranno in scena gelate notturne di tutto rispetto. L'episodio freddo sembra però destinato a finire in tempi abbastanza brevi, con il subitaneo ritorno di correnti occidentali più miti in Italia già nel prossimo week-end.
L'episodio invernale, pur rilevante ed emozionante che stiamo vivendo, sembra restare fine a se stesso; una sorta di meteora fredda in un mare di sopramedia termico, dovuto all'iperattività del getto atlantico che non ne vuole sapere di arrestarsi (o si blocca solo per brevi periodi).
Il primo week-end del nuovo anno ci riproporrà quindi il solito "tran tran": correnti sparate da ovest, alta pressione atlantica di spalla...insomma, la solita MITEZZA ITALICA.
Da notare, sulla destra della cartina, il freddo che tenderà ad allontanarsi verso levante, scalzato dall'incipiente percussione mite occidentale.
Quanto durerà questa situazione? Probabilmente per tutta la prima decade di gennaio, ma se volete delucidazioni sul lungo termine potete leggere la rubrica Fantameteo. Per il momento, ecco la tendenza del tempo in Italia fino alla giornata di martedì 6 gennaio.
Mercoledì 31 dicembre: neve fin sulle coste lungo il versante adriatico, dalla Romagna fino alla Puglia. Attenuazione dei fenomeni nel pomeriggio-sera sui settori più settentrionali. Neve anche sulle coste settentrionali della Sicilia e nel Crotonese, in Calabria, con limite in rialzo fino a 300-400 metri in giornata. Qualche nevicata anche sulla Sardegna orientale. Per il resto tempo asciutto e in larga parte soleggiato. Molto freddo e ventoso, specie al centro-sud, con mari un brutte condizioni.
Giovedì 1 gennaio: ancora qualche nevicata al mattino nelle zone interne del centro, lato adriatico, sopra i 300-400 metri, ma fenomeni in graduale attenuazione. Instabile sulla Sicilia e la Calabria, con piogge sparse e neve solo sopra i 700-800 metri. Altrove tempo abbastanza buono, con gelate estese al mattino specie al nord.
Venerdì 2 gennaio: nubi sparse al centro-sud con qualche precipitazione tra Abruzzo e Molise, nevosa sopra gli 800 metri, ma in attenuazione. Abbastanza buono il tempo altrove, con temperature in progressivo aumento.
Sabato 3 e domenica 4 gennaio: correnti occidentali più miti sull'Italia, qualche precipitazione lungo il Tirreno, per il resto nubi sparse e tempo asciutto.
Lunedì 5 gennaio: qualche pioggia al sud, con neve sopra i 1000-1200 metri. Asciutto e in parte soleggiato altrove.
Martedì 6 gennaio: bel tempo ovunque, nebbie sulle pianure del nord, più mite in quota.
Fonte: meteolive
BRIVIDI INVERNALI lungo la nostra Penisola
Una SVENTAGLIATA di correnti fredde sull'Italia. La nostra Penisola, tuttavia, non è una tavola da biliardo, in quanto costellata da rilievi di vario genere.
I settori transalpini, il versante adriatico, parte del meridione e la Sardegna orientale si trovano esposte al flusso freddo, con nevicate che nelle prossime ore tenderanno ad abbassarsi fino ad imbiancare le coste.
Il nord Italia e il Tirreno si trovano invece sottovento al flusso portante da nord-est e avranno solo freddo secco, senza fenomeni.
La giornata odierna vedrà un crescendo di nevicate, che interesseranno segnatamente Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria (specie Crotonese).
Sulla Sicilia settentrionale la neve cadrà inizialmente sopra i 300-400 metri. Al di sotto avremo piogge o episodi di grandine in concomitanza dei rovesci più intensi. Tra la sera, la notte e la mattinata di domani la neve potrebbe cadere fin sulle coste, con una fugace imbiancata su Palermo e Messina. Qualche fiocco potrebbe vedersi addirittura a Catania.
Altra zona "a rischio" neve sarà la Sardegna orientale, segnatamente il Nuorese. Anche qui i fiocchi potrebbero farsi vedere fin sui litorali nell'arco delle prossime 24-36 ore, anche se non si prevedono grossi accumuli.
Niente neve, come abbiamo già accennato, al settentrione e sul Tirreno, a parte i settori alpini confinali e l'Alto Adige, che avranno nevicate da sfondamento da nord.
Attenzione ai forti venti da nord-est e ai mari in cattive condizioni su quasi tutta la nostra Penisola.
Fonte: meteolive
lunedì 26 maggio 2014
GRANDINATA violentissima a Vilafranca, in Spagna. Accumlo di ghiaccio fino a 20 cm!! FOTO
08:31
accumulo, ghiaccio, grandinata, violenti

Durante la giornata odierna, nel bel mezzo di un temporale che ha scaricato al suolo un quantitativo pluviometrico estremamente abbondante, una maxi grandinata si è abbattuta sulla località di Vilafranca Caldèron, in Spagna, causando ingenti disagi e numerosi problemi alla circolazione.
L'impressionante grandinata che si è abbattuto nella zona è stata preceduta da continue fulminazioni e da violentissimi colpi di vento. In alcuni punti l'accumulo di ghiaccio ha a tratti superato i 20 cm e ha causato, come detto, enormi problemi soprattutto alla circolazione stradale.
Il fenomeno, scatenato da un super temporale sviluppatosi intorno alle ore 14, si è verificato proprio nel bel mezzo delle elezioni, bloccando per più di un'ora l'afflusso dei cittadini. Subito sotto sottostanti potete osservare la devastante grandinata attraverso l'ausilio di alcune foto dalla zona.
Fonte: meteoportaleitalia
giovedì 24 aprile 2014
La forza della natura non finisce mai di stupire. CANADA: un fiume di ghiaccio sposta un ponte fino a 6 metri
12:19
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Pioggia e marmellate di ghiaccio stanno provocando enormi disagi a New Brunswick, Canada.
Le lastre di ghiaccio che scorrendo provocano lo spostamento di un ponte a Sainte-Marie de Kent fino a 6 metri di distanza dalla sua originaria posizione. Le strade sono state chiuse in tutta la provincia. Sotto monitoraggio le zone come l'Alto St. John River.
Fonte: meteoportaleitalia
Oceano Atlantico coperto dai ghiacci….
Si sta parlando, ovviamente, della zona dell’Atlantico Settentrionale prospiciente alle coste canadesi, dove sembra che il ghiaccio marino sia superiore alla norma di almeno il 10%, quantità record per gli ultimi 25 anni.
L’affermazione è stata fatta dalla Canadian Coast Guard, l’articolo relativo è presente su Yahoo news.
Sono in azione numerosi rompighiaccio sul Golfo di San Lorenzo, dove il ghiaccio è particolarmente spesso, ed anche ai confini delle coste canadesi orientali.
Notiamo infatti la presenza di acque molto più fredde del normale sull’Atlantico settentrionale ed orientale, questo presumibilmente a causa della presenza dei continui afflussi di aria fredda provenienti dall’Artico Canadese, che ne hanno abbassato la temperatura in questi mesi.
Il fatto rende più difficile lo scioglimento dei ghiacci marini sulla zona artica canadese e lungo la costa settentrionale.
Fonte: Freddofili
martedì 22 aprile 2014
La città di El PASO sommersa dalla grandine, salvate tre persone.

Verso le 17:00 di sabato, i Vigili del Fuoco hanno soccorso delle persone intrappolate nelle Gateway Nord e Trans Mountain Road. Due uomini, che vivevano vicino ad un canale di drenaggio, sono stati trascinati dalla furia dell'acqua a circa 400 metri di distanza.
Una donna che era con loro, quando l'acqua e il ghiaccio li ha spazzati via, è stata ritrovata alle 06:38, sotto tre metri di ghiaccio. È stata immediatamente soccorsa e portata all'University Medical Center.
Fonte: meteoweb
martedì 8 aprile 2014
Lake Superior: il più grande spessore di ghiaccio da decenni!
Tra la fine di Marzo ed i primi giorni di Aprile è cominciata l’opera delle navi rompighiaccio per cercare di aprire delle “strade” sulla superficie congelata del Lago Superiore, in modo da permettere la navigazione commerciale della zona.
Soprattutto l’industria dell’acciaio usa il trasporto via nave tra le sponde del Lago.
Lo spessore del ghiaccio raggiunge i 2 metri e mezzo in diverse zone del Lago, ed anche più nelle zone dove il vento lo ha accumulato.
Proprio il vento rappresenta un ostacolo, in quanto potrebbe “richiudere” rapidamente le strade navigabili aperte dalle navi.
Al momento attuale la superficie congelata dei Grandi Laghi è pari ancora al 65,7%, record storico delle misurazioni in Aprile.
Agli inizi di Aprile, la superficie congelata dei Grandi Laghi è pari inoltre al 900% della norma per tale periodo!
Nella foto: il Lago Michigan congelato.
Fonte: freddofili
sabato 15 marzo 2014
INVERNO INFINITO USA: Blizzard su Rochester, nello stato di NY- video sensazionale
18:47
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La grande nevicata ha portato ad un accumulo superiore ai 40 cm al suolo. Si tratta di aree che, per la loro vicinanza ai Laghi Erie ed Ontario, risultano particolarmente soggette a grandi bufere di neve a causa del "lake effect snow": l'effetto neve da lago è il meccanismo per il quale l'aria gelida artica si umidifica transitando sulla superficie d'acqua lacustre, producendo quindi le nevicate.
Fonte: meteogiornale
venerdì 14 marzo 2014
New York: 18 gradi in meno dalla sera alla mattina!
Dell'incredibile stagione fredda sul suolo nord americano abbiamo già scritto infinite volte, ma ogni giorno salta all'evidenza qualche incredibile novità.
Ha quasi dell'incredibile, almeno per noi abituati a climi più clementi e con variazioni meno repentine, quanto accaduto questa notte a New York.
Due giorni fa i newyorchesi avevano avuto un assaggio di primavera, con la temperatura che era salita fino a 18 gradi. Forse alcuni pensavano di essersi messi l'inverno alle spalle, ma si sbagliavano.
Ieri, giornata ancora mite ma piovosa, con temperatura salita a 13 gradi. Ieri sera molti newyorchesi sono andati a dormire con una temperatura ancora mite, alle ore 22 segnava infatti 11 gradi, e forse non immaginavano cosa li avrebbe aspettati al risveglio.
Perché in poche ore la temperatura è precipitata, 3 gradi a mezzanotte, 0 gradi all'una e -7 gradi alle 6 del mattino! La minima è stata di -7,2°C!
Il drastico ribasso termico, 18 gradi in meno in 9 ore, è stato accompagnato dall'ingresso di forti venti da ovest/nord-ovest che hanno ulteriormente acuito la sensazione di freddo (windchill).
Attualmente, nel mezzo di un pomeriggio che sta divenendo soleggiato, la temperatura segna ancora -3°C.
Le montagne russe del clima di New York non sono ancora finite, perché le previsioni, dopo un'altra notte freddissima, indicano un deciso rialzo termico per domani e sabato e poi un nuovo forte ribasso tra domenica e lunedì, con possibilità di nuove nevicate.
La primavera, se in Europa è esplosa, a New York è ancora lontana. Per non parlare delle città attorno ai Grandi Laghi, dove nella notte si sono toccate punte di 20 gradi sotto zero!
Fonte: meteogiornale
mercoledì 12 marzo 2014
Alcune foto spettacolari dei Grandi Laghi statunitensi
09:18
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Dal sito di Accuweather, una carrellata di foto splendide che mostrano i Grandi Laghi nella loro incantevole bellezza, allorchè sono quasi completamente congelati.
Questo è il Ponte Mackinac nel Michigan:
Grotta di ghiaccio sul Lago Michigan, grotte che sono diventate una vera attrazione turistica per la zona:
Queste le cascate del Niagara congelate:
La località di Niagara Falls ha avuto temperature inferiori alla norma di -5,5°C tra Dicembre e Febbraio.
Fonte: freddofili
martedì 11 marzo 2014
Ghiaccio PAZZESCO sui Grandi Laghi americani, gran finale STORICO a marzo!
11:29
freddo, ghiaccio, grandi laghi, usa
92,2%! Si avete capito bene, mamma mia! Che estensione! Solamente nell'inverno del 1979 la regione dei Grandi Laghi riuscì a fare meglio, ma non in marzo, bensì in febbraio, toccando un'estensione del 94,7% di estensione.
Il Lago Michigan però l'8 marzo è scattato in solitaria e ha fatto secco il record del 79 relativo a questa estensione lacustre: infatti con 93,3% ha superato i93,1% già notevoli di quello storico inverno.
Sicuramente l'estensione dei ghiacci non ancora sciolti, grazie ad una rallentata evaporazione, fa pensare ad una primavera generosa con i livelli del lago Michigan e dell'Huron, che hanno fatto segnare negli ultimi anni livelli d'acqua particolarmente bassi, con un picco nel gennaio del 2013.
Dall'inzio degli anni 70 la temperatura dei Grandi Laghi durante i mesi invernali è aumentata di circa 1.5°C, con un picco di 2.7°C sul Lake Superior, che anche durante l'estate segna ben 2.5°C sopra le medie.
Dall'inzio degli anni 70 la temperatura dei Grandi Laghi durante i mesi invernali è aumentata di circa 1.5°C, con un picco di 2.7°C sul Lake Superior, che anche durante l'estate segna ben 2.5°C sopra le medie.
Verso la fine del febbraio sembrava che il ghiaccio stesse per battere in ritirata, poi c'è stata quest'ultima botta artica a spingere l'estensione verso il record assoluto dell'inverno (2° posto) e a battere il record parziale per il mese di marzo.
Fonte: meteolive
venerdì 7 marzo 2014
Grandi Laghi USA ghiacciati: è record degli ultimi 35 anni, inverno storico
10:41
ghiaccio, grandi laghi, inverno
Come ormai andiamo dicendo da diverse settimane, quello di quest'anno è stato un inverno straordinariamente rigido per gli States, che sta peraltro proseguendo senza sosta anche in questa prima decade di marzo. L'ondata gelida eccezionale di questi giorni ha infatti contribuito all'ulteriore processo di congelamento dei Grandi Laghi, rispetto alle notizie che vi avevamo già riferito qualche tempo fa: la superficie dei Grandi Laghi risulta ora coperta per il 91% dal ghiaccio, secondo le rilevazioni del 4 marzo effettuate dal Great Lakes Enviromental Research Laboratory.
Questo dato rappresenta il nuovo record dal 1979, anno nel quale venne stabilito il record assoluto pari al 94,7%, su una serie statistica risalente al 1973. E' stato così battuto anche il record del 1994, quando venne toccato il picco del 90,4% di ghiaccio superficiale sui Grandi Laghi. Fatta eccezionale per il Lago Ontario, gli altri specchi d'acqua appaiono pressoché congelati interamente anche da una veduta satellitare. Ricordiamo che in media ogni inverno la copertura media di ghiaccio arriva attorno o poco sopra il 50% e solo in occasione di 4 inverni si è superato l'80%.
Fonte: meteogiornale
giovedì 6 marzo 2014
Groenlandia, si stacca il ghiaccio: 'tsunami' contro la barca. A volte ci dimentichiamo dei pericoli della Natura!
12:30
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La forza della natura stava per avere la meglio su un'imbarcazione di turisti australiani al largo di Ilulissat, un villaggio che si trova in Groenlandia. La videocamera riprende infatti un grande blocco di ghiaccio che si stacca e cade in mare, provocando una grande e minacciosa onda. Il piccolo "tsunami" di acqua scura si avvicina velocemente al natante e lo colpisce, creando scompiglio a bordo. Per fortuna i suoi passeggeri riusciranno a riprendere senza conseguenze la navigazione.
(fonte: youtube)
(fonte: youtube)
sabato 1 marzo 2014
Non solo meteo - Incredibile video: elicottero pattina sul ghiaccio insieme ad un gruppo di pattinatori
20:30
elicottero, ghiaccio, lago, pattinare
Una telecamera installata su un elicottero ci mostra un incredibile volo a pelo di ghiaccio, su un lago congelato, con un paesaggio molto suggestivo!
(fonte: youtube - fuoriditesta.it)
(fonte: youtube - fuoriditesta.it)
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