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giovedì 30 ottobre 2014

METEO A 7 GIORNI: fine settimana stabile, in attesa del DILUVIO

Le correnti di matrice orientale che stanno determinando una fase autunnale fresca, ma complessivamente gentile al centro-nord, tenderanno ad attenuarsi nei prossimi giorni.
Al loro posto subentrerà una temporanea area anticiclonica che garantirà un buon week-end da nord a sud. Sulle pianure del nord e nelle valli interne del centro aumenterà il rischio nebbia, che ridurrà la visibilità soprattutto di notte e al primo mattino.
Gli ultimi rovesci che si faranno sentire all'estremo sud nella giornata di giovedì tenderanno progressivamente ad uscire dalla scena italiana, rintanandosi verso la Penisola Ellenica. Ne scaturirà un fine settimana complessivamente stabile sullo Stivale, come ampiamente dimostrato dalla prima cartina riportata poco sopra.
L'idillio soleggiato (nebbia a parte) e abbastanza mite del week-end di Ognissanti sarà destinato a lasciare la scena italiana in tempi abbastanza brevi.
Da ovest si avvicinerà una vasta saccatura nord atlantica con annesso sistema frontale, che inizierà a macinare chilometri prima verso l'Europa occidentale, poi in direzione dell'Italia.
Lunedì 3, molto probabilmente, il settore di nord-ovest sarà già sotto le prime precipitazionima il guasto vero e proprio si materializzerà sulla nostra Penisola tra martedì 4 e mercoledì 5 novembre.
In questo frangente arriveranno piogge intense segnatamente al nord e lungo le regioni dell'alto/medio Tirreno, in accordo con una situazione sciroccale molto profonda.
Abbiamo già parlato in altra sede dei rischi che alcune regioni potranno correre con l'incedere di questa situazione di maltempo. Al momento non possiamo fare altro che confermare il tutto ( si leggano a tal proposito questi articoli per maggiori dettagli  http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/maltempo-le-carte-pioggia-che-fanno-paura-all-inizio-della-prossima-settimana/47795/      http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/maltempo-severo-in-arrivo-la-prossima-settimana-chi-rischia-di-pi-/47785/        http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/bonino-tra-lunedi-sera-e-mercoledi-la-liguria-sar-nuovamente-a-rischio-/47791/ )
Se volete avere delucidazioni sul tempo a lungo termine, potete leggere la rubrica Fantameteo qui di seguito riportata. Per il momento, ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di mercoledì 5 novembre.
Giovedì 30 ottobre: ancora rischio di rovesci e qualche temporale sulle regioni estreme e sulla Sicilia. Su tutte le altre regioni bel tempo a parte nubi lungo il versante adriatico, senza piogge. Prime nebbie al nord di notte e al primo mattino, temperature in aumento.
Venerdì 31 ottobre: ancora qualche piovasco sulla Calabria, in attenuazione. Bello e soleggiato altrove, ma con nebbie sulle pianure del nord specie di notte e al primo mattino.
Sabato 1 e domenica 2 novembre: bel tempo ovunque. Pochi gli annuvolamenti. Nebbie possibili al nord e nelle valli interne del centro specie di notte e al mattino presto. Temperature massime in aumento.
Lunedì 3 novembre: prime piogge al nord-ovest. Nubi in aumento sulla Sardegna e il Tirreno senza piogge, per il resto bel tempo e mite.
Martedì 4 e mercoledì 5 novembre: pesante maltempo al centro-nord con piogge e temporali anche intensi, specie al nord e sull'alto Tirreno. Ancora in attesa le altre regioni.
Fonte: meteolive

venerdì 10 ottobre 2014

Alluvione a Genova, situazione drammatica: non smette di diluviare, le FOTO in diretta

Continua a diluviare a Genova, la situazione è drammatica. Ad Oregina il parziale giornaliero è salito  a145mm, Granarolo ha raggiunto i 116mm, Balestrazzi è a 105mm, Marassi a 102mm, Quezzi a 96mm. Nell’entroterra abbiamo 115mm a Orero Serra Ricco e 97mm a Molassana. Il torrente Bisagno (vedi foto) ha nuovamente superato il primo livello di guardia e rischia di esondare come ieri sera. La situazione è drammatica, e il maltempo non accenna a mollare la presa. 
Fonte: meteoweb





Foto 5 di 22
Foto 4 di 22

giovedì 9 ottobre 2014

Maltempo Genova, continua a diluviare: verso i 200mm giornalieri in centro, è un disastro

Continua ad aggravarsi la situazione del maltempo a Genova: il diluvio non accenna a diminuire e tutta la città è allagata, con pesanti conseguenze. A Oregina il parziale giornaliero è salito a 188mm, a Granarolo a 135mm, ad Erzelli siamo a 133mm e poi ancora 129mm a Sant’Elia, 118mm a Balestrazzi, 86mm a Castelletto, 82mm a Marassi. In Provincia la situazione non è migliore:173mm a Orero Serra Ricco, 130mm a San Cipriano, 112mm a Molassana, 102mm a Mignanego, 91mm a Ligorna. Negli ultimi 4 giorni alcune località hanno raggiunto i 500mm, e continuerà a diluviare fino a domenica!
Fonte: meteoweb

martedì 7 ottobre 2014

METEO A 7 GIORNI: settimana estiva specie al centro-sud, in attesa del DILUVIO

L'alta pressione, in una prima fase, avrà la meglio e assicurerà bel tempo e caldo su molte zone della nostra Penisola. Tra domenica sera e lunedì risulta sempre più probabile lo sfondamento di una saccatura da ovest, con precipitazioni anche intense in arrivo sull'Italia, specie al nord e al centro.

Ottobrata in terra italica? Per molti, ma non per tutti.
Esaurita la fase instabile che ancora interessa le estreme regioni meridionali, prenderà piede un braccio di ferro tra una vasta saccatura atlantica sull'Europa occidentale e un tenace anticiclone di matrice afro-mediterranea che si staglierà sul Mediterraneo centrale e su gran parte d'Italia.
Le regioni settentrionali, segnatamente il nord-ovest, resteranno al limite tra le due configurazioni e avrannomaggiori ingerenze nuvoloseil centro e il meridione godranno invece di un tempo stabile e soleggiato, specie tra mercoledì e domenica, con temperature superiori alle medie del periodo.
La prima cartina che vi mostriamo si riferisce alla giornata di venerdì 10 ottobre.Dall'elaborazione è ben visibile la contrapposizione tra le piogge autunnali (che interesseranno l'Europa occidentale lambendo il settentrione) e una sorta di estate ottobrinache si farà sentire sul resto d'Italia.
Questa situazione di stallo andrà avanti fino al prossimo fine settimana, poi potrebbe esserci la svolta piovosa.
L'alta pressione, ormai stremata, tenderà a piegarsi verso levante, lasciando campo libero alla saccatura da giorni "in parcheggio" sull'Europa occidentale.
La forzata delle correnti occidentali verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo darà luogo ad un forte peggioramento piovoso ad iniziare dal nord-ovest e dalla Sardegna. Già domenica sera avremo i primi effetti, ma il grosso del diluvio diverrà realtà al centro-nord nella giornata di lunedì 13.
Sarà questo l'inizio di un periodo governato dalla pioggia su molte regioni? Se volete delucidazioni in merito potete leggere la rubrica Fantameteo. Per il momento, ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di lunedì 13 ottobre in Italia.
Martedì 7 ottobre: nubi irregolari al nord con rischio di rovesci anche temporaleschi sulla Liguria. Qualche pioggia anche sulla bassa pianura e le coste della Toscana, per il resto bel tempo, con situazione in miglioramento anche al meridione.
Da mercoledì 8 a sabato 11 ottobre: bel tempo anticiclonico al centro-sud e con temperature superiori alle medie del periodo. Possibili 30-32° in Sardegna. Eventuali addensamenti avranno carattere temporaneo. Al nord avremo invece maggiori ingerenze nuvolose con rischio anche di qualche pioggia, specie sul nord-ovest e lungo la fascia prealpina in genere. Scirocco in rinforzo sul Tirreno.
Domenica 12 ottobre: centro e meridione sotto bel tempo e clima caldo per la stagione. Al nord ancora addensamenti, in via di intensificazione al nord-ovest con piogge maggiormente organizzate in serata. Scirocco sempre vivace sul Tirreno.
Lunedì 13 ottobre: tempo perturbato al nord, sulla Toscana e sulla Sardegna con piogge intense e temporali. La altre regioni ancora in attesa, con tempo discreto e temperature elevate per il mese in corso.
Fonte: meteolive

sabato 19 aprile 2014

Vigilia di Pasqua col maltempo, diluvi su Milano e Genova: neve fino a bassa quota come in inverno

E’ una Vigilia di Pasqua all’insegna del maltempo su gran parte d’Italia e in modo particolare al nord/ovest, mentre invece al Sud le temperature stanno rapidamente aumentando dopo il freddo invernale dei giorni scorsi. Forti piogge e temporali in Liguria, con picchi di 75mmnell’area metropolitana di Genova (dove ci sono appena +8°C), ma forti piogge anche in Piemonte e Lombardia, con Milano che viaggia verso i 40mm, anche qui con +8°C (mentre a Torino piove con +6°C). La neve cade abbondante sui rilievi, fino a quote collinari, con accumuli addirittura a partire dagli 800 metri sull’Appennino ligure. Piove anche in Toscana, ma al momento in modo meno intenso e con temperature più elevate. Attenzione, però, che nel corso del pomeriggio/sera i fenomeni perturbati si estenderanno anche alle Regioni centrali tirreniche e in modo particolare a Lazio e Campania.
Fonte: meteoweb

martedì 15 aprile 2014

Allerta Meteo, l’aria fredda piomba sull’Italia: crollo termico in atto, diluvio a Roma. La situazione LIVE

L’aria fredda sta piombando sull’Italia: le temperature stanno crollando, a Roma diluvia con +11°C dopo che nell’arco di 30 minuti la colonnina di mercurio s’è abbassata di circa 8-9°C (la massima, infatti, aveva sfiorato i+20°C). Forti temporali stanno interessando varie zone di Abruzzo, Molise, Puglia, Lazio e Campania. A Campobasso piove con appena +3°C. Nelle zone interne dell’Appennino nevica come se fossimo in pieno inverno. A Pescara la temperatura è ferma a +9°C in pieno giorno, e diminuirà ulteriormente nelle prossime ore. Fa ancora caldo, invece, su Salento, Calabria e Sicilia, dove il freddo arriverà nelle prossime ore, tra stasera e domattina. 
Fonte: meteoweb

sabato 1 febbraio 2014

Maltempo: "Alle 23 la piena del Tevere ma sarà innocua"

La pioggia sta dando una breve tregua alla Capitale, dopo le fortissime precipitazioni di ieri. Ma ciò che preoccupa maggiormente è la possibile piena del Tevere. Per la Protezione civile del Campidoglio, il livello del fiume é salito nella notte, passando dagli 11,57 metri di ieri ai 12,77 del primo pomeriggio di oggi in base ai dati che giungono dalla stazione il rilevamento di Ripetta. Siamo vicinissimi al livello di guardia che è di 13,50 metri. Ma quanto rischio c'è che il Tevere esondi davvero? Rainews.it l'ha chiesto a Carlo Rosa, responsabile per la Protezione Civile della Regione Lazio: Alle 5 di mattina abbiamo aperto la diga di Corbara (in Umbria). Era rimasta ancora chiusa per evitare che l’acqua delle piogge che nei giorni scorsi aveva riempito i corsi d'acqua dell’Umbria si sommasse alla piena del Tevere. Una volta aperta la diga l'acqua impiega 18 ore per arrivare a Roma. Questo è il calcolo: quindi l'onda dovrebbe arrivare,  questa sera alle 23.  L'onda di piena arriverà tra poche ore quindi... La piena ci sarà, come ho detto, ma il fiume sta rientrando sotto controllo. Secondo i nostri dati, l'onda dovrebbe passare senza recare grossi problemi. La buona notizia, infatti, è da alcune ore non ci sono stati aumenti significativi del livello del Tevere. Lo si vede dal monitoraggio: ad Orte, uno dei primi comuni laziali, il livello non è salito. Se il maltempo ci dà tregua e in città non torna a piovere, l'onda potrebbe passare serena senza provocare ulteriori aumenti del livello del Tevere a Roma. Quando arriverà l'ondata di piena della diga troverà un fiume in grado di riceverla e trasportarla al mare. E per quel che riguarda il fiume Aniene, altro sorvegliato speciale? L’Aniene di per sé non è pieno come il Tevere. L'allarme può scattare solo se quest'ultimo dovesse salire ancora: allora potrebbe verificarsi il cosiddetto “rigurgito” cioè l’acqua dell’Aniene, non riuscendo a defluire sul Tevere, tornerebbe indietro. C'è poi da considerare che il livello d'allarme é fissato intorno a 14-15 metri. Attualmente, secondo i dati che riceviamo dall’idrometro di Ripetta, l'acqua a raggiunto i 12,77 metri. Nel 2012 aveva superato il livello di guardia raggiungendo i 13,50 metri. L’allerta nel Lazio quanto durerà ancora? Tutte le squadre della Protezione civile del Lazio sono impegnate soprattutto a Roma, Fiumicino, e Ostia. Ma anche a Cerveteri e Fregene. Sono le zone dove l'emergenza è stata più grande e abbiamo ancora decine di volontari a lavoro per svuotare case, cantine dall’acqua.   Possibile che una città come Roma non sia in grado di sopportare una "forte pioggia"? Ieri c’è stata quella che è stata definita una "alluvione lampo": una pioggia fortissima - circa 130-150 mm di acqua - venuta giù in sole 24 ore e concentrata in una zona ristretta che va da Roma risalendo il bacino del Tevere. Questo ha comportato un problema soprattutto sui corsi d’acqua minori che hanno un tempo di risposta e di esondazione più rapido. Le zone più alluvionate, non a caso, sono state Prima Porta, Piana del Sole, Inferenetto e l’Idroscalo di Ostia: tutte aree edificate dove non ci dovrebbero essere abitazioni perché si trovano sotto i livelli di scorrimento del fiume.
(Fonte RAI NEWS)

Roma, allerta meteo prossime 12 ore Almeno 1.300 sfollati in Toscana

Allagamenti, frane, esondazioni e nubifragi. Nell'ultimo giorno di gennaio l'Italia finisce sott'acqua. Colpito soprattutto il Centro-Nord: Roma nel caos, dove sarà ancora massima allerta per le prossime 12-18 ore. Un treno deraglia vicino a Viterbo, almeno 1.300 le persone evacuate in Toscana, crollano le mura medievali a Volterra, preoccupa il livello di molti fiumi. Il maltempo non darà tregua neanche nel weekend.

Roma è stata colpita da una vera e propria bomba d'acqua, fino a 90-130 mm in sole 12 ore. Diverse strade e alcuni svincoli del Grande Raccordo Anulare chiusi per allagamenti. La polizia stradale ha sconsigliato di mettersi in viaggio per Roma. Tra le scene inconsuete vissute in città, anche una donna incinta con doglie tratta in salvo dai sanitari del 118, intervenuti con un gommone per raggiungere la sua abitazione allagata per la pioggia. Alcuni cittadini sono saliti impauriti sui tetti delle abitazioni per essere soccorsi dai vigili del fuoco.

Salvati sei rom - Nell'Aurelio una frana staccatasi da una collina ha travolto alcune baracche di nomadi: sei persone sono state estratte vive. Il Comune ha allestito punti di ricovero per gli sfollati: un centinaio le persone ospitate. Tevere ed Aniene osservati speciali, ma il livello dei fiumi, secondo le previsioni, non dovrebbe raggiungere lo stato di allerta eccezionale come nel 2012. "E' stato - si è difeso il sindaco Ignazio Marino - un evento di natura eccezionale. In 12 ore è caduto il 15% delle precipitazioni di un anno piovoso a Roma".

A Viterbo deraglia un treno - Alle porte di Viterbo, un treno locale è deragliato per uno smottamento del terreno intriso di pioggia. Tanta paura tra i passeggeri, uno colto da malore, ma non si sono registrati feriti.

A Volterra crolla le mura mediaviali - Situazione critica anche in Toscana. Un tratto di circa 30 metri delle mura medievali di Volterra, in provincia di Pisa, è crollato in seguito alla forte pioggia caduta nella zona, evacuate 11 abitazioni. A Pisa chiuse le strade di accesso alla città per la piena dell'Arno che è poi passata senza causare danni. Problemi invece in provincia, dove almeno 1.300 persone sono state evacuate. A Ponsacco l'Era, uno degli affluenti dell'Arno, ha rotto gli argini inondando il centro storico.

Disagi in Veneto - Sulle montagne venete è la neve a preoccupare. Nuovi blackout si sono registrati nel Bellunese: oltre 30mila le utenze rimaste senza energia elettrica. Il rischio valanghe, per le forti nevicate ed il rialzo delle temperature, è salito al massimo livello. Proprio una valanga ha travolto un autobus ed un'auto a Tarvisio, ma gli occupanti dei due mezzi sono riusciti a mettersi in salvo.

Week end sempre sotto la pioggia - Chi confida in una pausa nel maltempo, si rassegni. La Protezione civile ha diramato un nuovo avviso di avverse condizioni meteo: sarà un weekend ancora nel segno dell'acqua. Piogge diffuse sono previste sulle regioni centrali e fenomeni più persistenti e intensi sull'area ionica e sulle regioni nord-orientali. Possibili criticità idrogeologiche e idrauliche.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha seguito in tempo reale le emergenze. "La straordinarietà legata al maltempo - ha detto - deve portarci a reagire alla questione degli argini dell'Arno e nella provincia di Roma". Il ministro del'Ambiente, Andrea Orlando, da parte sua, ha indicato quattro cose da fare subito per mettere in sicurezza il territorio: "chiudere entro metà febbraio il confronto con le Regioni per individuare le priorità da affrontare immediatamente con i fondi di coesione e sviluppo; attivare i fondi stanziati nelle contabilità speciali e a disposizione dei commissari; approvare quanto prima la legge sul consumo del suolo; approvare infine il collegato ambientale, soprattutto nelle parti che prevedono il riassetto della governance delle strutture che si occupano di dissesto idrogeologico".


(Fonte: TGCOM)


venerdì 31 gennaio 2014

E ora occhi tutti puntati sulla PIOGGIA

 Alluvione a gennaio. Dopo il tormentone della neve si, neve no, fortunatamente ormai alle spalle, con tutta la sua scia di chiaro scuro, ora l'attenzione passa alle cose serie. La pioggia. Tanta, troppa forse ne arriverà da qui fino a tutto il prossimo fine settimana. Tanta acqua che si sommerà agli ingenti quantitativi già assorbiti a fatica dai terreni su alcune regioni e dove si aggiungerà anche il deflusso da fusione della neve caduta a bassa quota e ora destinata a sparire inghiottita dalle acque.
Sembra uno scenario da Inferno Dantesco ma è forse l'unico modo per far comprendere quanto sia delicata la contingenza meteorologica sull'Italia in questa parte dell'inverno.
Tre saranno in particolare i momenti critici
Prima fase fino alle 24.00 di venerdì: previste precipitazioni particolarmente abbondanti, a locale sfondo temporalesco e con accumuli pluviometrici anche prossimi a 180-200 millimetri d'acqua in 36 ore. Stiamo parlando soprattutto del Friuli Venezia Giulia, dove sono attese le cumulate piovose di picco, ma anche dell'alto Veneto, dell'estremo Levante ligure, della Toscana e del Lazio, pur con apporti precipitativi senz'altro minori.
Da notare che sulle Alpi Lombarde e su tutto il comparto orientale cadranno altrettanti centimetri di neve fresca. In altre parole, lungo l'asse Adamello-Dolomiti-Alpi Carniche, al di sopra dei 1500/1800m metri, potranno cadere fino a 2 metri di neve nelle prossime 36 ore! Tutta la neve caduta in precedenza al di sotto dei 1000-1200 metri invece inizierà a fondere ingrossando così fiumi e torrenti. Da qui il rischio dilocali esondazioni e fenomeni alluvionali.
Seconda fase giornata di sabato: previste ancora precipitazioni diffuse, seppur più moderate, su tutto il nord-est e sull'alta Lombardia. I picchi di pioggia sono previsti ancora una volta in Friuli, dove cadranno qualcosa come ulteriori 50-70  millimetri d'acqua. Un altro mezzo metro di neve sui rispettivi rilievi montuosi oltre i fatidici 1500 metri.
Frattanto entra in scena anche il sud. Qui ci aspettiamo una banda temporalesca che prenderà vita sullo Ionio allungandosi con asse maggiore verso il basso Adriatico. Regioni colpite da fenomeni intensi Calabria, Basilicata e Puglia. Possibile rischio di nubifragi.
Terza fase giornata di lunedì: dopo una temporanea fase di attenuazione nella prima parte di domenica, nuova intensificazione delle piogge prevista su nord-est e meridione a partire dal pomeriggio, con coinvolgimento anche delle regioni centrali adriatiche. Le piogge più abbondanti attese sulla Puglia (fino a 90-110 millimetri d'acqua dalle 12.00 di domenica alle 24.00 di lunedì).
A seguire una tregua parziale, ma nuove piogge subentreranno di li a breve a raccontare anche nella prossima settimana un'altro capitolo di puro "inverno autunnale".
(Fonte: Meteo Live)

Maltempo a Roma, disagi sul litorale: Ostia, Fregene e Fiumicino allagate

fiumicinoDisagi sul litorale romano a causa di un violento nubifragio che si e’ abbattuto la scorsa notte. Strade allagate e conseguenze alla viabilita’ sono segnalate in diverse localita’, da Fregene a Fiumicino passando per la Piana del Sole fino ad Ostia ed il suo entroterra, tra Dragoncello ed Acilia, fino alla via del Mare. Alcune strade si sono trasformate in veri e propri fiumi d’acqua con relative difficolta’ per gli automobilisti. Abitazioni allagate – riferiscono dal comando dei vigili urbani di Fiumicino – sono segnalate nella zona di via Trincea delle Frasche all’Isola Sacra e delle Vignole.
DISAGI ANCHE IN CENTRO - Diluvia da questa notte su Roma, con il Lugotevere e diverse strade del centro storico trasformati in ruscelli. Numerosi i rallentamenti del servizio pubblico. A causa del maltempo, comunica l’Agenzia per la mobilità, e’ chiusa la stazione Lepanto della metro A. I treni transitano senza fermare. E’ attivo un bus sostitutivo tra Ottaviano e Flaminio. Sempre a causa del maltempo la linea 146 dell’Atac non è attiva tra Don Gnocchi e Casaletto. Per la chiusura di via della Giustiniana la 033 e’ sospesa. Inoltre e’ chiusa la stazione La Celsa, in direzione Flaminio, sulla ferrovia Roma-Viterbo. I treni transitano senza fermare.
(Fonte: Meteo Web)

mercoledì 29 gennaio 2014

Prima la NEVE nord poi i nubifragi al centro-sud: tutte le ultimissime della sera

Si parte con la neve al settentrione, che lascerà spazio alla pioggia e all'ennesima abbuffata di neve in quota sulle Alpi. Attenzione al nord-est! Poi arriveranno i nubifragi al centro-sud.

Il maltempo in tre atti. Sembrerebbe il titolo di un romanzo a puntate, in realtà si tratta delle tre fasi principali sulle quali si snoderà l'intensa ondata di maltempo prevista sull'Italia almeno fino al week-end. Maltempo che, come quasi sempre accade, non interesserà tutti contemporaneamente, ne porterà ovunque gli stessi fenomeni. Veniamo dunque ad una sintesi chiarificatrice.
Prima fase: la neve al nord.
Arrivata in serata sul nord-ovest, dilagherà in nottata dalle pianure piemontesi a quelle lombarde e al Piacentino. Sul Triveneto e sui crinali dell'Appennino ligure tra Genova e Savona, il limite dei fiocchi risalirà progressivamente nella notte dai 400-500 metri sin verso gli 800-1000 della mattinata di giovedì, in ulteriore rialzo oltre i 1200-1300 metri dal pomeriggio. Già in mattinata la neve lascerà il posto alla pioggia anche sulla pianura lombarda a partire dai settori orientali, mentre a fine giornata la ritroveremo in pianura solo tra Monferrato e Langhe.
Seconda fase: super neve sulle Alpi
Dopo aver lasciato le pianure del nord, la neve non abbandonerà il nostro settentrione ma, sotto l'incalzo dei tiepidi venti di Scirocco in arrivo dal nord Africa, si concentrerà tutto in quota sulle Alpi. 800-1000 metri sui settori occidentali, 1000-1300 metri su quelli lombardi, 1300-1400 metri su quelli orientali sono i limiti medi delle nevicate previste tra giovedì pomeriggio e la mattina di venerdì. Preme porre l'attenzione soprattutto sui settori orientali, in particolare sul comparto dolomitico dove, tra le 00 di giovedì e le 12 di venerdì  (36 ore) sono previsti accumularsi fino a 180 centimetri di neve fresca (quota 2000), poi altri 60-70 nelle successive 24 ore fino alle 12 di sabato, per un totale di 240-250 centimetri, 2 metri e mezzo di neve in tre giorni!
In totale accumuli consistenti attesi anche sugli altri settori: tra le 00 di giovedì e le 12 di sabato, sempre alla quota di riferimento di 2000 metri, previsti oltre 2 metri di neve lungo l'asse Adamello-val Venosta, al confine tra lombardia, Trentino e Alto Adige, 150-160 centimetrisulle Alpi Retiche, 110-120 sulle Alpi Orobie, 100-110 centimetri sulle Alpi Lepontine, 80-100 sulle Alpi Marittime. Da tenere in considerazione anche l'aumentato apporto d'acqua a fiumi e torrenti per via del disgelo radipo delle quote inferiori, sommato agli altissimi quantitativi di pioggia prevista.
Terza fase: i nubifragi al centro e al sud
Il vortice nel frattempo insediatosi sull'Italia si approfondirà ulteriormente riattivando una spirale nuvolosa particolarmente attiva. Venerdì e sabato saranno da tenere sotto osservazione anche le nostre regioni centrali e quelle tirreniche meridionali. Temporali, accompagnati da precipitazioni abbondanti e prolungate, sono attesi su Toscana, Lazio e Campania.
Tre i settori più critici: le Alpi Apuane, 120-140 millimetri d'acqua in 48 ore tra le 12 di giovedì e le 12 di sabato (neve solo oltre i 1500-1600 metri), Viterbese e Frusinate, 140-150 millimetrid'acqua nelle stesse 48 ore, quota neve 1500-1600 metri), 90-110 millimetri d'acqua sul Matese, stessa quota neve.
Non è ancora finita,perchè tra sabato e domenica saranno i versanti ionici a finire sotto torchio. Temporali e precipitazioni di notevole intensità sono attesi in particolare sulla Puglia centro-meridionale, con particolare riferimento al Salento, dove potranno cadere fino a 100-120 millimetri d'acqua tra le 00 di venerdì e le 00 di lunedì.
Insomma, una situazione che ripetiamo mostra diversi punti di criticità per l'equilibrio idrogeologico del nostro territorio. L'inverno si conferma anomalo e continua a mostrare la sua indole autunnale, sicuramente poco propizia in questa stagione. Teniamo gli occhi aperti e rimaniamo sempre aggiornati!
(Fonte:Meteo Live)