ilMeteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "ilMeteo.it"

Meteo Giornale

Entrate e scoprite le ultime news di "meteogiornale.it"

Meteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "meteo.it"

Meteoareonautica

Entrate e scoprite le ultime news di "meteoareonautica"

3BMeteo

Entrate e scoprite le ultime news di "3bmeteo"

Meteociel

Entrate e scoprite le ultime news di "Meteociel"

Visualizzazione post con etichetta frane. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta frane. Mostra tutti i post

lunedì 14 settembre 2015

Emergenza maltempo Piacenza: frane e paesi isolati, in ginocchio Valnure e Valtrebbia

Allagamenti, frane, case evacuate, interruzione della viabilita’ stradale e paesi isolati: e’ allarme maltempo nel Piacentino per un’eccezionale ondata di maltempo che, dalle prime ore di questa mattina, ha colpito le province occidentali della regione Emilia Romagna. In ‘ginocchio’, in particolare, le zone della Valnure e della Valtrebbia dove forti piogge di carattere intenso hanno creato situazioni di forte criticita’ e disagio.
alluvione 10In base ai dati forniti da Arpa Emilia Romagna nella zona interessata dalla perturbazione, si sono registrati valori record di pioggia: 330 millimetri in sei ore. La zona piu’ colpita risulta essere nel piacentino, compresa tra i Comuni di Farini, Pontedellolio, Ferriere, Bettola, Ottone, Corte Brugnatella, dove si sono verificati allagamenti diffusi per l’esondazione dei corsi d’acqua e il rigurgito degli impianti fognari. Molte case sono state evacuate e alcune frazioni risultano isolate.
torrente nureTra le situazioni dove si e’ maggiormente concentrato l’intervento dei vigili del fuoco e delle altre forze operative si segnalano la strada provinciale n. 654 tra Farini e Pontedallolio, dove per l’esondazione del torrente Nure e’ stato inghiottito un tratto di strada. Da una prima e parziale ricognizione, risultano disservizi per 4000 utenze Enel nel piacentino. Sul fronte maltempo nel Parmense risultano alcune localita’ isolate nei comuni di Bardi e Varsi. Il Centro operativo regionale di protezione civile pur con grande difficolta’ per via delle comunicazioni interrotte, e’ in raccordo costante con tutte le componenti del sistema di protezione civile.
Fonte: meteoweb

giovedì 26 febbraio 2015

Maltempo, l’Italia si sta sgretolando: piogge senza precedenti da Nord a Sud, due morti e non è finita…

Era uscito di casa, nonostante le forti piogge, per verificare se ci fosse un pericolo di frane nella zona del ristorante della sua famiglia. I familiari non vedendolo rincasare hanno avviato le ricerche. Sono bastati pero’ pochi minuti per fare la drammatica scoperta: Giuseppe Iallonardo, 50 anni, e’ stato travolto ed ucciso da una frana. La tragedia e’ avvenuto nel pomeriggio di oggi in localita’ Olmitello-Maronti nel Comune di Barano d’Ischia. Iallonardo, raccontano i suoi parenti, per tutta la vita si era impegnato per la tutela della zona dove viveva, dell’intero comune di Barano e dell’isola d’Ischia. La sua salma e’ stata posta a disposizione dell’autorita’ giudiziaria per l’esame autoptico.
frana ischia (7)Ormai da oltre due giorni il maltempo non concede tregua nelle regioni del Centro-Sud. I disagi sono notevoli: a decine gli interventi dei vigili del fuoco. Oggi l’isola d’Ischia e’ tagliata in due per la chiusura della strada provinciale di collegamento tra i comuni di Barano e Serrara Fontana (Napoli). Il traffico e’ stato interdetto a causa della caduta di massi sulla carreggiata e per il rischio frane. Collegamenti marittimi a singhiozzo per Capri e l’isola d’Elba- Per Legambiente quanto accaduto oggi ad Ischia deve essere un monito che non puo’ cadere nel nulla. ”Questo Paese deve affrontare subito le questioni strutturali e politiche che possano metterci al riparo dal ripetersi di eventi di questo tipo”, ha detto Michele Buonomo, presidente di Legambiente della Campania.
fiume burano 01Otto comuni su 10 in Italia sono a rischio” ha ribadito la Coldiretti. La tragedia di Ischia è soltanto l’ultimo disastro del maltempo che negli ultimi giorni sta flagellando l’Italia. Ieri sera un’altra persona è deceduta a Trapani a causa del forte vento. Sono quindi già due le vittime di quest’ondata di maltempo, che non è affatto finita.
Le infiltrazioni d’acqua dei giorni scorsi e le forti piogge di oggi hanno provocato nelle Marche il crollo di un tratto delle mura storiche del comune di Belforte del Chienti (Macerata). A Fabriano i vigili del fuoco hanno soccorso alcune persone rimaste bloccate all’interno della loro auto nel sottopassaggio ferroviario, coperto da un metro d’acqua per le forti piogge delle ultime ore. Il vento, invece, ha danneggiato il tetto del mercato ortofrutticolo a Pistoia. E’ stata divelta una porzione di copertura. Per una frana, in serata, e’ stata chiusa al transito la strada statale 188 al km 31,200, nel territorio di Salemi (Trapani).
Per Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera ”la tragedia di Ischia ci ricorda che l’Italia e’ un paese dal suolo fragile, reso ancor piu’ vulnerabile dai mutamenti climatici in atto, e che la messa in sicurezza, la manutenzione e la corretta gestione del territorio sono una priorita”’. La situazione è pesante soprattutto in Emilia Romagna, Marche, Campania e Sicilia, ma nei prossimi due giorni altre forti piogge colpiranno Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campaniacon altre precipitazioni abbondanti lì dove questo febbraio è già da record. I dati pluviometrici sono impressionanti, da nord a sud, con parziali annui senza precedenti nella storia per il primo bimestre dell’anno. E il Paese si sgretola sotto i colpi dei cicloni che continuano ad investire lo Stivale, ancora adesso che siamo in pieno inverno e sui rilievi c’è tantissima neve, in attesa della primavera che con le sue piogge e il suo caldo porterà altri eventi di dissesto idrogeologico quando la neve – quest’anno eccezionalmente abbondante – si scioglierà andando ad ingrossare ulteriormente i corsi d’acqua del Paese. E alimentando altri fenomeni calamitosi.
Fonte: meteoweb

mercoledì 15 ottobre 2014

Maltempo, ancora frango, fane e morti. Allerta meteo anche oggi, attenzione al Centro

Il maltempo che sta colpendo da ormai una settimana l’Italia del nord, continua a fare danni gravissimi e purtroppo a provocare tragedia: con la donna uccisa da una frana stamattina in Friuli Venezia Giulia, sale a 4 il numero dei morti negli ultimi 6 giorni, dall’uomo travolto dal fiume Bisagno in piena giovedì sera a Genova, alle due donne uccise dalle acque del torrente Elsa ieri pomeriggio in Maremma. I danni sono pesantissimi, per centinaia di milioni di euro, in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Friuli Venezia Giulia.
Anche oggi il maltempo sta colpendo il centro/nord, con piogge sparse e temporali tra Toscana ed Emilia Romagna. Da segnalare picchi di 60mm sull’Appennino bolognese, ma anche forti temporali sull’arcipelago toscano tra l’isola d’Elba e il Canale di Piombino dove si stanno verificando proprio adesso dei fenomeni particolarmente intensi. E’ allerta anche per oggi proprio nelle Regioni del Centro e soprattutto tra bassa Toscana e Lazio, dove nelle ore pomeridiane si potranno verificare altri fenomeni estremi. Dopo Genova, Alessandria, Parma, Grosseto e Trieste, è alto il rischio che stavolta sia il turno di Roma…
Fonte: meteoweb

sabato 15 febbraio 2014

Beltempo sull’Italia centro-meridionale, il Sole torna a splendere su un territorio pieno di criticità idrogeologiche

Il beltempo tornato sull’ Italia centro-meridionale da alcuni giorni è certamente una notizia positiva per il nostro territorio, stremato dalle precipitazioni abbondantissime cadute in questo inizio 2014. I terreni sono ancora saturi, e sono centinaia le criticità idrogeologiche ancora attive, in particolar modo per frane piccole e grandi. Tutte situazioni che stanno incidendo sulla vita di molte persone, per la chiusura di strade, per la riduzione di carreggiate, per il manto stradale dissestato, per frane attive che minacciano centri abitati. Percorrere in questi giorni tante strade del centro-sud, è un continuo imbattersi in cartelli di pericolo, deviazioni, lingue di fango che hanno invaso parte della strada, rivoli d’acqua che escono da ogni punto dei pendii collinari e montuosi, paesaggi collinari con vistose ferite per distacchi franosi anche molto ampi.
La pausa dal maltempo fa respirare, perché i terreni si asciugano (almeno superficialmente), e soprattutto perché si arrestano i fenomeni più pericolosi, come colate di fango, improvvisi distacchi di colline, eccetera. È infatti quando l’acqua scorre che le frane si muovono. Il ritorno del beltempo congela la situazione così com’è, ma non bisogna abbassare la guardia. I terreni difficilmente si asciugheranno in così pochi giorni, in un periodo dell’anno in cui le temperature (a parte l’anomalia di questi giorni particolarmente caldi) non sono alte, e in cui la durata del giorno è breve. L’arrivo delle prossime probabili precipitazioni potrebbe quindi riattivare i tantissimi fenomeni di dissesto che adesso sono quiescenti (in stand-by ), ma che aspettano solo l’arrivo di nuova pioggia per riattivarsi.
Un lavoro utile di questi giorni di pausa è certamente quello della canalizzazione delle acque, del drenaggio: ripristinare le canale in zone collinari e montane, canalizzare l’acqua per far si che non penetri nei terreni a rischio frana alle prossime piogge. Questo è il minimo. Poi ci sono i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza, ma si tratta di operazioni più lunghe e costose, e in molti casi (è quello che sta succedendo in queste ore) ci si deve accontentare di cartelli di pericolo e restringimenti di carreggiata. Nel caso di frane più grandi sono giorni in cui i geologi compiono sopralluoghi per verificarne le dimensioni e la profondità, e per valutare i rischi di coinvolgimento di strade, infrastrutture, abitazioni, nel caso in cui non si siano ancora del tutto mobilizzate.
L’immagine di questi giorni è comunque quella di una zona d’Italia pesantemente colpita dal maltempo delle settimane scorse, e che attende con le dita incrociate il passaggio dei nuovi probabili fenomeni di maltempo, sperando che non si aggrivino situazioni locali di dissesto.
Il tutto mentre il piano di messa in sicurezza del paese richiesto da anni da geologi, gruppi di difesa del territorio, associazione di bonifiche, eccetera, resta un’utopia. La difesa dal rischio idrogeologico non è mai stata una priorità dei governi e non lo è stato neanche quest’anno. E così l’Italia si riempie di cartelli di pericolo, di birilli,  di transenne, di strisce rosso-bianche per segnalare punti pericolosi, di toppe poco durevoli sulle voragini apertesi nelle strade, in attesa che arrivi la prossima tempesta, sperando che sia piccola e che vada tutto bene. Un paese rattoppato e con le dita incrociate.
(Fonte:meteoweb)

martedì 11 febbraio 2014

Maltempo: ancora frane nella Liguria di Levante, disposti alcuni sensi unici alternati.

Il maltempo degli ultimi giorni ha di nuovo lasciato pesantemente il segno su un territorio già fortemente martoriato da una stagione di nubifragi e alluvioni che non sembra aver fine. Nella Liguria di Levante, nelle ultime ore, si sono registrate altre tre frane su altrettante strade provinciali; la 26 della Val Graveglia con cedimento a valle nel Comune di Ne al km.
La 13,5 (un tratto già monitorato dove le continue piogge hanno aggravato il dissesto della scarpata); la 26 bis della Val Mogliana al 7,5 nel Comune di Mezzanego dove l’estremità più a valle della carreggiata è sprofondata di un metro e la provinciale 68 del Facciù, nel Comune di Moneglia, al km. 0,700 per un altro cedimento del ciglio stradale verso valle.
Su tutti e tre i tratti la Provincia ha istituito i sensi unici alternati a vista, senza semafori, con la relativa segnaletica sino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza e transitabilità. Il tempo fortunatamente migliorerà nel corso dei prossimi giorni, anche se nel week-end si ripresenterà nuovamente il rischio pioggia.
(Fonte: meteoportaleitalia.it)

lunedì 10 febbraio 2014

Roma nuovamente in tilt!

Temporale Roma 10 febbraio 2014: traffico in tilt per pioggia e strade chiuse

Altro lunedì di pioggia per la Capitale, dopo l'alluvione della scorsa settimana che ha messo a dura prova il territorio. Tante ancora le strade dissestate, chiuse, crepate e piene di buche che certo non faciliteranno un  traffico che si preannuncia di fuoco. La Protezione Civile regionale parla di allerta meteo per le prossime 36 ore. E il rischio smottamenti è dietro l'angolo, specie in zona Roma nord. Qui le frane delle scorse ore hanno provocato la chiusura della strada Panoramica, della Tangenziale Olimpica e della Galleria Giovanni XXIII
Sempre in zona nord resta in vigore il divieto di transito su via Trionfale (da via Evangelisti a via San Tommaso d’Aquino), su via Vilfredo Pareto (fra piazza del Giuochi Delfici e via Cassia). Tre le alternative per le auto: via della Camilluccia, verso corso Francia, viale delle Medaglie d’Oro, verso piazzale degli Eroi, e via della Pineta Sacchetti, verso piazza Irnerio.
Fonte: Romatoday


Potrebbe interessarti:http://www.romatoday.it/cronaca/traffico-temporale-roma-10-febbraio-2014-notizie.html
Seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809

giovedì 6 febbraio 2014

Maltempo, il Lazio devastato conta i danni. Zingaretti confida nello stato di calamità

Il Lazio in ginocchio conta i danni. E il primo bilancio si ferma a quota 104 milioni di euro. E’ questo il lascito di cinque giorni di pioggia che hanno colpito duramente la regione. Nello specifico tra Ardis, Astral, consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano, Genio Civile e Protezione civile regionale le spese per i lavori conseguenti alla gestione delle prime emergenze (mitigazione del rischio residuo) ammontano a 75.318.400 euro, 28 milioni per le somme urgenze, 1.150.000 euro per le spese di gestione dell’emergenza e 260mila euro per danni a strutture pubbliche. 
A tali interventi si aggiunge la cifra stimata di oltre 55mila euro finalizzata all’offerta di un alloggio temporaneo per chi ha registrato la grave inagibilità della propria abitazione. Esclusa Roma, a livello regionale questo aiuto coinvolge 97 nuclei familiari evacuati, per 112 persone assistite e per cui è stato possibile desumere questo preventivo parametrando un periodo che oscilla tra i 10 ed i 20 giorni. Le località interessate sono Civitella San Paolo, Riano, Fiano Romano, Morlupo Forano, Poggio Mirteto.
In tutte le province tranne Latina è un panorama desolante. Basta farsi un giro per vedere campi allagati, smottamenti, zone isolate e al buio, strade interrotte. E per rialzarsi in piedi la Regione Lazio ha davanti a sé un lavoro enorme che richiede ingenti risorse. Per questo martedì il presidente Nicola Zingaretti ha firmato la richiesta di stato di emergenza per le province di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo in seguito al maltempo e agli allagamenti dei giorni scorsi. La lettera era stata sollecitata lunedì dal sindaco della Capitale Ignazio Marino. In attesa della risposta dal governo, la conta dei danni potrebbe far lievitare i numeri nei prossimi giorni.
(Fonte: terzobinario.it)

sabato 1 febbraio 2014

Maltempo, continua l'allarme. Roma attende la piena del Tevere. Allerta in 6 regioni

Nell'ultimo giorno di gennaio l'Italia finisce sott'acqua. Colpito soprattutto il Centro-Nord: Roma nel caos, dove sarà ancora massima allerta per le prossime 12-18 ore. Un treno deraglia vicino a Viterbo, almeno 1.300 le persone evacuate in Toscana, crollano le mura medievali a Volterra, preoccupa il livello di molti fiumi. Il maltempo non darà tregua neanche nel weekend.

Roma è stata colpita da una vera e propria bomba d'acqua, fino a 90-130 mm in sole 12 ore. Diverse strade e alcuni svincoli del Grande Raccordo Anulare chiusi per allagamenti. La polizia stradale ha sconsigliato di mettersi in viaggio per Roma. Tra le scene inconsuete vissute in città, anche una donna incinta con doglie tratta in salvo dai sanitari del 118, intervenuti con un gommone per raggiungere la sua abitazione allagata per la pioggia. Alcuni cittadini sono saliti impauriti sui tetti delle abitazioni per essere soccorsi dai vigili del fuoco.

Salvati sei rom - Nell'Aurelio una frana staccatasi da una collina ha travolto alcune baracche di nomadi: sei persone sono state estratte vive. Il Comune ha allestito punti di ricovero per gli sfollati: un centinaio le persone ospitate. Tevere ed Aniene osservati speciali, ma il livello dei fiumi, secondo le previsioni, non dovrebbe raggiungere lo stato di allerta eccezionale come nel 2012. "E' stato - si è difeso il sindaco Ignazio Marino - un evento di natura eccezionale. In 12 ore è caduto il 15% delle precipitazioni di un anno piovoso a Roma".

A Viterbo deraglia un treno - Alle porte di Viterbo, un treno locale è deragliato per uno smottamento del terreno intriso di pioggia. Tanta paura tra i passeggeri, uno colto da malore, ma non si sono registrati feriti.

A Volterra crolla le mura mediaviali - Situazione critica anche in Toscana. Un tratto di circa 30 metri delle mura medievali di Volterra, in provincia di Pisa, è crollato in seguito alla forte pioggia caduta nella zona, evacuate 11 abitazioni. A Pisa chiuse le strade di accesso alla città per la piena dell'Arno che è poi passata senza causare danni. Problemi invece in provincia, dove almeno 1.300 persone sono state evacuate. A Ponsacco l'Era, uno degli affluenti dell'Arno, ha rotto gli argini inondando il centro storico.

Disagi in Veneto - Sulle montagne venete è la neve a preoccupare. Nuovi blackout si sono registrati nel Bellunese: oltre 30mila le utenze rimaste senza energia elettrica. Il rischio valanghe, per le forti nevicate ed il rialzo delle temperature, è salito al massimo livello. Proprio una valanga ha travolto un autobus ed un'auto a Tarvisio, ma gli occupanti dei due mezzi sono riusciti a mettersi in salvo.

Week end sempre sotto la pioggia - Chi confida in una pausa nel maltempo, si rassegni. La Protezione civile ha diramato un nuovo avviso di avverse condizioni meteo: sarà un weekend ancora nel segno dell'acqua. Piogge diffuse sono previste sulle regioni centrali e fenomeni più persistenti e intensi sull'area ionica e sulle regioni nord-orientali. Possibili criticità idrogeologiche e idrauliche.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha seguito in tempo reale le emergenze. "La straordinarietà legata al maltempo - ha detto - deve portarci a reagire alla questione degli argini dell'Arno e nella provincia di Roma". Il ministro del'Ambiente, Andrea Orlando, da parte sua, ha indicato quattro cose da fare subito per mettere in sicurezza il territorio: "chiudere entro metà febbraio il confronto con le Regioni per individuare le priorità da affrontare immediatamente con i fondi di coesione e sviluppo; attivare i fondi stanziati nelle contabilità speciali e a disposizione dei commissari; approvare quanto prima la legge sul consumo del suolo; approvare infine il collegato ambientale, soprattutto nelle parti che prevedono il riassetto della governance delle strutture che si occupano di dissesto idrogeologico".



(Fonte: TGCOM)

Roma, allerta meteo prossime 12 ore Almeno 1.300 sfollati in Toscana

Allagamenti, frane, esondazioni e nubifragi. Nell'ultimo giorno di gennaio l'Italia finisce sott'acqua. Colpito soprattutto il Centro-Nord: Roma nel caos, dove sarà ancora massima allerta per le prossime 12-18 ore. Un treno deraglia vicino a Viterbo, almeno 1.300 le persone evacuate in Toscana, crollano le mura medievali a Volterra, preoccupa il livello di molti fiumi. Il maltempo non darà tregua neanche nel weekend.

Roma è stata colpita da una vera e propria bomba d'acqua, fino a 90-130 mm in sole 12 ore. Diverse strade e alcuni svincoli del Grande Raccordo Anulare chiusi per allagamenti. La polizia stradale ha sconsigliato di mettersi in viaggio per Roma. Tra le scene inconsuete vissute in città, anche una donna incinta con doglie tratta in salvo dai sanitari del 118, intervenuti con un gommone per raggiungere la sua abitazione allagata per la pioggia. Alcuni cittadini sono saliti impauriti sui tetti delle abitazioni per essere soccorsi dai vigili del fuoco.

Salvati sei rom - Nell'Aurelio una frana staccatasi da una collina ha travolto alcune baracche di nomadi: sei persone sono state estratte vive. Il Comune ha allestito punti di ricovero per gli sfollati: un centinaio le persone ospitate. Tevere ed Aniene osservati speciali, ma il livello dei fiumi, secondo le previsioni, non dovrebbe raggiungere lo stato di allerta eccezionale come nel 2012. "E' stato - si è difeso il sindaco Ignazio Marino - un evento di natura eccezionale. In 12 ore è caduto il 15% delle precipitazioni di un anno piovoso a Roma".

A Viterbo deraglia un treno - Alle porte di Viterbo, un treno locale è deragliato per uno smottamento del terreno intriso di pioggia. Tanta paura tra i passeggeri, uno colto da malore, ma non si sono registrati feriti.

A Volterra crolla le mura mediaviali - Situazione critica anche in Toscana. Un tratto di circa 30 metri delle mura medievali di Volterra, in provincia di Pisa, è crollato in seguito alla forte pioggia caduta nella zona, evacuate 11 abitazioni. A Pisa chiuse le strade di accesso alla città per la piena dell'Arno che è poi passata senza causare danni. Problemi invece in provincia, dove almeno 1.300 persone sono state evacuate. A Ponsacco l'Era, uno degli affluenti dell'Arno, ha rotto gli argini inondando il centro storico.

Disagi in Veneto - Sulle montagne venete è la neve a preoccupare. Nuovi blackout si sono registrati nel Bellunese: oltre 30mila le utenze rimaste senza energia elettrica. Il rischio valanghe, per le forti nevicate ed il rialzo delle temperature, è salito al massimo livello. Proprio una valanga ha travolto un autobus ed un'auto a Tarvisio, ma gli occupanti dei due mezzi sono riusciti a mettersi in salvo.

Week end sempre sotto la pioggia - Chi confida in una pausa nel maltempo, si rassegni. La Protezione civile ha diramato un nuovo avviso di avverse condizioni meteo: sarà un weekend ancora nel segno dell'acqua. Piogge diffuse sono previste sulle regioni centrali e fenomeni più persistenti e intensi sull'area ionica e sulle regioni nord-orientali. Possibili criticità idrogeologiche e idrauliche.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha seguito in tempo reale le emergenze. "La straordinarietà legata al maltempo - ha detto - deve portarci a reagire alla questione degli argini dell'Arno e nella provincia di Roma". Il ministro del'Ambiente, Andrea Orlando, da parte sua, ha indicato quattro cose da fare subito per mettere in sicurezza il territorio: "chiudere entro metà febbraio il confronto con le Regioni per individuare le priorità da affrontare immediatamente con i fondi di coesione e sviluppo; attivare i fondi stanziati nelle contabilità speciali e a disposizione dei commissari; approvare quanto prima la legge sul consumo del suolo; approvare infine il collegato ambientale, soprattutto nelle parti che prevedono il riassetto della governance delle strutture che si occupano di dissesto idrogeologico".


(Fonte: TGCOM)