ilMeteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "ilMeteo.it"

Meteo Giornale

Entrate e scoprite le ultime news di "meteogiornale.it"

Meteo.it

Entrate e scoprite le ultime news del "meteo.it"

Meteoareonautica

Entrate e scoprite le ultime news di "meteoareonautica"

3BMeteo

Entrate e scoprite le ultime news di "3bmeteo"

Meteociel

Entrate e scoprite le ultime news di "Meteociel"

Visualizzazione post con etichetta lungo termine. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lungo termine. Mostra tutti i post

lunedì 7 dicembre 2015

Previsioni Meteo, anticiclone indistruttibile: niente da fare fino al 20 dicembre, tendenza sconvolgente a lungo termine

La goccia fredda che in queste ore sta transitando su Sardegna e nord Italia, e che domani provocherà violenti temporali proprio in Sardegna e piogge sparse in molte Regioni (qui l’allerta meteo con tutti i dettagli), sarà soltanto una timida e breve parentesi perturbata in un contesto climatico assolutamente anomalo per il periodo, ai limiti della follia climatica. Il possente anticiclone che dall’inizio del mese occupa il territorio Euro-Mediterraneo persisterà ancora a lungo, probabilmente non solo per una ma probabilmente anche per altre due settimane, addirittura incrementando i propri valori di alta pressione avvicinandosi ai 1040hPa tipici dei mesi estivi.
novembre 2015 europa anomalieDicembre, quindi, rischia di concludersi come Novembre, un mese caldissimo a causa di quest’anticiclone pazzesco che sta provocando una pesante siccità proprio nei mesi più piovosi dell’anno, soprattutto al nord Italia, e anomalie termiche positive da record. A corredo dell’articolo pubblichiamo le mappe NOAA con le anomalie termiche e pluviometriche di novembre in Europa: sono carte spaventose, con scarti dalla norma eccezionali sia per le temperature elevate che per le scarsissime precipitazioni.
novembre 2015 europa anomalie 01Al Sud, invece, è stato un novembre piovoso ma soltanto per le piogge abbondanti cadute in pochi giorni, l’1 novembre per l’alluvione in Calabria e Sicilia e poi a fine mese durante l’irruzione fredda che ha portato abbondanti nevicate fino a bassa quota. Cosa accadrà fino a fine dicembre è impossibile poterlo prevedere da adesso, ma di sicuro c’è che a dispetto di chi annuncia imminenti super-nevicate, ondate di gelo, burian e stratwarming, la realtà è ben differente e ci prospetta un anticiclone indistruttibile mentre profonde perturbazioni attraversano il nord Europa provocando fenomeni di maltempo estremo.
10L’ultimo aggiornamento del modello britannico ECMWF indica qualche spiraglio di freddo proveniente dai Balcani dopo metà mese, lungo il bordo orientale dell’Anticiclone: l’Italia ne sarebbe colpita comunque soltanto in modo marginale, e sempre in un contesto anticiclonico. Ma il problema più importante è che il modello statunitense GFS non è dello stesso avviso e, anzi, prospetta un lunghissimo dominio anticiclonico con temperature ancora superiori rispetto alle medie del periodo, seppur senza scarti particolarmente esagerati, e una situazione estremamente monotona ancora a lungo. Una tendenza sconvolgente per una dicembre che al momento non ha nulla a che vedere ne’ con l’autunno ne’ tanto meno con l’inverno, come se fossimo in primavera. E non c’è nulla di che gioire: a fronte di simili anomalie, la Natura presenta sempre il “conto da pagare” sia in termini di “compensazione” che in termini di fenomeni estremi a causa dei bruschi sbalzi termici e dei contrasti tra masse d’aria di freddo molto intenso che, inevitabilmente, prima o poi arriveranno a scontrarsi con un’atmosfera e una superficie Mediterranea dai connotati ancora simil-estivi.
Fonte: meteoweb

mercoledì 18 marzo 2015

METEO A 15 GIORNI: spiragli di PRIMAVERA a lungo termine, ma...

Tra nubi, piogge ed instabilità, la primavera prova a farsi largo nel Mediterraneo e sull'Italia. Per ora gli spazi a lei concessi sono ridotti e la tendenza del nostro mare a formare depressioni ancora non cessa.
L'alta pressione seguiterà a posizionarsi in maniera abbastanza anomala, spingendo il suo braccio ancora troppo a nord, in direzione delle Isole Britanniche e la Scandinavia.
Le correnti più fredde che scorreranno a latitudini inferiori finiranno per contrastare ancora con aria più calda in risalita dal nord Africa, con conseguente creazione di depressioni in sede italica.
L'ultima settimana di marzo potrebbe quindi essere governata da un tempo instabile, a tratti anche perturbato al centro-sud (prima figura in alto a sinistra), quantomeno nella sua prima parte. Al nord la situazione sarà migliore, ma le temperature risentiranno di correnti relativamente fredde da nord-est (frecce blu) che non permetteranno un deciso decollo stagionale.
La situazione dovrebbe migliorare alle soglie dell'ultimo week-end del mese. Sabato 28 marzo (seconda cartina a lato) l'alta pressione ad ovest potrebbe dare una spallata alla saccatura mediterranea e consentire un miglioramento sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, unito anche ad un aumento delle temperature.
Gli ultimi giorni di marzo, di conseguenza, potrebbero trascorrere con un tempo più stabile e temperature primaverili su tutto lo scacchiere italico.Ci ritorneremo.
RIASSUMENDOtra mercoledì 25 e venerdì 27 marzo tempo ancora instabile al meridione e su parte del centro (il lato Adriatico). Al nord e sul medio Tirreno tempo migliore, ma freddino. Sabato 28 ultime incertezze al meridione, per il resto bel tempo e temperature in aumento. Tra domenica 29 e martedì 31 marzo soleggiato e stabile su tutte le regioni e con temperature in aumento.
Fonte: meteolive

lunedì 2 marzo 2015

Il MODELLO EUROPEO mantiene il FREDDO più a lungo in Italia

Nella seconda parte della settimana, l'Italia sarà interessata da un'ondata di freddo e maltempo.Questa situazione era stata individuata con oltre una settimana di anticipo dagli elaborati più performanti e ormai la si può ritenere praticamente certa.
Le giornate peggiori saranno giovedì e venerdì, quando sull'Italia arriveranno forti venti, nevicate a bassa quota al centro-sud e una generale diminuzione della temperaturaLa prima cartina si riferisce proprio alla notte tra giovedì e venerdì, quando gran parte d'Italia sarà sotto condizioni di maltempo e freddo.
Il dilemma questa mattina riguarda il periodo successivo, ovvero il lasso temporale tra il week-end e l'inizio della seconda settimana di marzo.
Secondo il modello americano, l'alta pressione avrà vita facile ad impadronirsi del Mediterraneo e ricaccerà in maniera abbastanza agevole le ingerenze fredde verso l'Europa orientale. Se così fosse, in Italia si avrebbe un rapido miglioramento già nel prossimo week-end, unito ad un generale aumento delle temperature.
Il modello europeo invece non opta per la tesi "semplicistica" del modello americano e ci mostra una situazione diversa sul Mare Nostrum, più incline all'instabilità e al freddo.
In sostanza, secondo l'elaborato in parola, l'alta pressione potrebbe incontrare molte difficoltà ad entrare franca nel Mediterraneo, limitando la sua influenza all'Europa occidentale e settentrionale.
La cartina termica valida per lunedì 9 marzo ci mostra molto bene questo stato di cose. Notate il freddo che verrà mantenuto in area mediterranea, con la lingua anticiclonica e mite che resterà distante dalla scena italiana.
Quale elaborato avrà ragione? Difficile dirlo. Ragionando in termini di percentuale, questa mattina affidiamo una leggera supremazia al modello europeo, con il 60% di possibilità di riuscita. Ne prossimi giorni vedremo se questa tesi risulterà vincente oppure no. Continuate a seguirci!
Fonte: meteolive

mercoledì 10 dicembre 2014

METEO A 15 GIORNI: FREDDO a fasi alterne in Italia

Correnti da nord-ovest moderatamente fredde scivoleranno sulla pancia dell'alta pressione presente più ad ovest. Sull'Italia avremo fasi fredde ed instabili alternate a pause più miti e soleggiate.

Quanta fatica per far arrivare un po' di freddo sull'Italia! In effetti, la linea di tendenza a medio e lungo termine non contempla ancora la possibilità di ondate fredde durature, quelle che farebbero progredire la stagione in maniera seria, scongiurando (almeno per un periodo) il sopramedia termico e la mitezza nel cuore del Mediterraneo.
La Natura, tuttavia, farà alcuni tentativi per far giungere l'aria fredda in Italia. La prima cartina che abbiamo preparato ci mostra proprio uno di questi tentativi, valido per la giornata di venerdì 19 dicembre.
La spalla dell'alta pressione azzorriana offrirà un vero e proprio scivolo all'aria fredda nel suo incedere verso le basse latutudini. In questo caso si tratteràdi correnti da nord-ovest molto instabili, fredde in quota, ma solo relativamente produttive in termini di rigori invernali alle quote inferiori.
Ben sappiamo che il freddo non arriva mai dal nord Atlantico, in quanto l'aria risulta mitigata dall'Oceano. Trattandosi di aria instabile, le temperature tendono ad abbassarsi solo sotto eventuali rovesci o quando si hanno rasserenamenti privi di vento nelle ore notturne(specie sulle pianure dell'Italia settentrionale).
Passata questa prima sfuriata instabile e fredda, vi sarà probabilmente una breve pausa dovuta ad un temporaneo coricamento della struttura di alta lungo i meridiani.
Tra lunedì 22 e martedì 23 dicembre ecco presentarsi una nuova irruzione di aria relativamente fredda sempre dai quadranti nord-occidentali, con molta instabilità, vento forte e temperature ovviamente in calo.
In questo frangente saranno inoltre possibili nevicate su Alpi e Appennino a quote medie, in trasferimento da nord a sud.
Per il momento, l'inverno sull'Italia prenderà questa piega. Non è inusuale nel mese di dicembre avere correnti nord-occidentali sulla nostra Penisola, in attesa che la stagione ci proponga qualcosa di più interessante, magari dopo Natale.
Fonte: meteolive

lunedì 3 novembre 2014

Meteo lungo termine: dopo metà mese segnali d'inverno?

Se il flusso zonale atlantico non dovesse scorrere con sufficiente intensità da ovest verso est, a causa di ostacoli anticiclonici importanti, ecco che il comparto russo potrà raffreddarsi in modo significativo. 

Se in pratica l'aria mite atlantica venisse deviata verso il Mediterraneo, tutto il settore centro-orientale del Continente potrebbe sperimentare un passaggiosempre più netto ed anticipato a condizioni invernali. 
Dopo la metà del mese questo scenario potrebbe diventare ancora più evidente e le perturbazioni atlantiche risultassero ancora più frenate nella loro corsa verso levante. 

A quel punto masse d'aria molto fredde, anche molto più fredde della norma, secondo l'ultima emissione del modello americano, potrebbero mettersi in moto verso sud, sfruttando proprio la presenza di un'area depressionaria a ridosso del Mediterraneo centrale e dilagando su molte zone del Continente, nord Italia compreso.

Si tratterebbe della prima vera mossa del Generale Inverno, una mossa che coinciderebbe con un ulteriore indebolimento della spinta zonale atlantica e con un precoce passaggio a condizioni invernali sul Continente.

Ovviamente, stante la distanza temporale, la debolezza dell'Atlantico sarà tutta da verificare, così come le termiche designate oggi dal modello americano, che appaiono largamente inferiori alla media alla quota dei 1500m per essere la metà di novembre.

La data di questo primo blitz invernale il modello la individua in mercoledì 19 novembre, prima di allora ci aspettano almeno 2 settimane di tempo variabile, a tratti perturbato, ma certamente non freddo.  
Fonte: meteolive

martedì 9 settembre 2014

E dopo la Goccia Fredda, Atlantico o Africa?

Ormai siamo nell'imminenza dell'irruzione della goccia fredda proveniente dalla Scandinavia ma di chiara origine nord-atlantica. Tra oggi e venerdì l'azione instabilizzante del vortice freddo in quota provocherà frequenti rovesci temporaleschi, in alcuni casi anche intensi, e un netto calo termico, alternati a fasi più soleggiate. Il peggioramento si spingerà dal Nord sino al Centro e infine al Sud, anche se qui in modo meno intenso.
Ma in questo articolo vogliamo concentrarci sul lungo termine, ovvero sul dopo goccia fredda.
Stando alle emissioni modellistiche, si aprono due ipotesi dominate da una scenario barico unico. Una profonda saccatura atlantica tenderà a spostarsi molto lentamente verso est, dapprima invadendo l'area ibero-francese. In questo movimento il nostro paese verrà in un primo momento raggiunto dal promontorio subtropicale attivato dal vortice atlantico, favorendo quindi un aumento della pressione nel Mediterraneo centrale.
Quindi dal fine settimana il tempo dovrebbe migliorare su buona parte del paese.
Poi tutto dipenderà dalla saccatura atlantica.
Se questa rimarrà bloccata, come possiamo osservare nella GFS a 500 hPa del 17/18 settembre, allora il Centro-Sud verrebbe raggiunto da masse d'aria molto calde di origine africana, mentre il Nord-Ovest e la Sardegna finirebbero sotto il tiro di insistenti correnti sud-occidentali, potenzialmente pericolose e alluvionali.


A metà giornata, nell'Editoriale Modelli, approfondiremo i vari scenari meteo dei prossimi 7/10 giorni.
Fonte: meteogiornale

giovedì 15 maggio 2014

Meteo lungo termine: Africa si, Africa no? Le tre ipotesi di MeteoLive con le percentuali...


In riferimento alla possibile ondata di caldo in arrivo sull'Italia dall'inizio della prossima settimana, stamane in redazione abbiamo analizzato e comparato tutte le mappe possibili ed alternative, estratte dalle principali emissioni modellistiche e siamo arrivati a formulare tre ipotesi.

La più razionale e attendibile al 65% secondo noi prevede una breve fiammata calda sull'Italia tra martedì 20 e mercoledì 21, seguita entro giovedì 22 o al massimo entro venerdì 23 dall'inserimento di aria più fresca da ovest, accompagnato dal transito di un forte sistema perturbato, che porterà piogge e temporali anche abbondanti al nord e fenomeni passeggeri ma localmente anche incisivi al centro-sud. 

In pratica la fiammata calda avrebbe vita breve e poi da sud ovest da sabato 24 in poi continuerebbero ad affluire correnti relativamente fresche ed in parte umide ed instabili, foriere di qualche ulteriore passaggio temporalesco al nord e marginalmente anche al centro. 

Maggiore stabilità e ancora un po' di caldo per il sud.

La seconda ipotesi, probabile solo al 20%, prevede la vittoria dell'alta africana per l'incapacità della depressione di muoversi verso levante con sprofondamento a ridosso del Marocco e anticipo d'estate per alcuni giorni su tutto il Paese.

La terza ipotesi, probabile solo al 15%, prevede entro giovedì 22 maggio uno sfondamento della saccatura che ospiterà la depressione già all'inizio della settimana sul nord ed entro giovedì 22 maggio su tutto il Paese con afflusso caldo africano cancellato rapidamente da tutto il Paese con fresco e precipitazioni diffuse. 
Fonte: meteolive

mercoledì 14 maggio 2014

Lungo termine: nord spesso sotto la pioggia, sole e più caldo al centro-sud

L'ultimo run del modello americano conferma un inizio settimana prossima all'insegna del MALTEMPO specie al nord. A tratti verrà coinvolto anche il centro, specie la Sardegna e il versante tirrenico, mentre al meridione la situazione sarà migliorecon l'arrivo anche di un po' di caldo.
La situazione attesa per le ore centrali della giornata di mercoledì 21 maggio inquadra una classica situazione di maltempo per il centro-nord: depressione madre sulle Isole Britanniche, depressione secondaria tra il Golfo del Leone e il Ligure, ad attivare forti correnti di richiamo da sud sul nostro Paese.
Se questa analisi andasse in porto, piogge di una certa intensità colpirebbero il nord e l'alto Tirreno. Il meridione invece vedrebbe l'arrivo di un po' di caldo, stante la risalita di correnti secche dal nord Africa.
Nei giorni seguenti, la depressione presente sull'ovest del Continente, invece di avanzare verso l'Europa centrale tenderà a rinculare verso il Vicino Atlantico. Il massivo richiamo di correnti meridionali farà rimontare un cuneo anticiclonico di matrice africana, che interesserà il centro-sud con tempo bello e anche piuttosto caldo. Il nord invece resterebbe sotto il tiro dell'aria instabile, con la possibilità di temporali soprattutto sui settori alpini, prealpini e dell'alta pianura.
Ecco la situazione prevista per le ore centrali di sabato 24 maggio. La depressione sarà centrata ad ovest dell'Irlanda e le correnti da sud-ovest umide manterranno attive condizioni di instabilità sulle nostre regioni settentrionali.
Sul resto della Penisola avremo invece una fase più stabile e calda, specie al sud e sul medio Adriatico.
Solo successivamente, la depressione proverà ad avanzare verso il nostro Continente, causando un peggioramento da ovest tra domenica 25 e lunedì 26 maggio.
Fonte: meteolive

venerdì 2 maggio 2014

Tendenza meteo medio/lungo termine: stop al maltempo tra il 5 e il 7 Maggio, poi al via un nuovo peggioramento

Analizzando nel dettaglio le elaborazioni meteorologiche proposte dai modelli deterministici di maggior importanza mondiale, ci possiamo accorgere di come tra il 5 e il 7 di Maggio, l'alta pressione tenderà a sbilanciarsi nuovamente sulla nostra Penisola portando condizioni meteorologiche più stabili e miti su tutte le nostre regioni.
 Tuttavia, si tratta di una situazione che non durerà molto in quanto dall'8 Maggio un nuovo impulso nord atlantico potrebbe giungere sulla nostra Penisola, riportando così un alto tasso di instabilità meteorologica su tutte le nostre regioni. Non mancheranno perciò nuove piogge e temporali associate a un calo delle temperature.
Vedremo nei prossimi giorni se tutto andrà esattamente così o verranno apportate delle modifiche.
Fonte: meteoportaleitalia

mercoledì 9 aprile 2014

Lungo termine: toh! Chi si rivede, il FREDDO! (Sarà vero?)

Colpo gobbo del freddo alle soglie del periodo pasquale? Secondo gli ultimissimi aggiornamenti, la cosa sembra fattibile.
In un mare di indecisioni e incertezze modellistiche, per altro comprensibili vista la stagione in corso (molto mutevole) e la scadenza previsionale ancora elevata, il freddo potrebbe farsi largo ( un po' a sorpresa) prima sull'Europa orientale e poi anche sull'Italia.
La cartina che vedete di fianco si riferisce alla giornata divenerdì 18 aprileE' l'ipotesi ufficiale partorita dal modello americano poche ore fa.
L'alta pressione è prevista campeggiare, salvo disturbi locali, fino a metà mese. Successivamente, un suo eccessivo sbilanciamento verso nord potrebbe dare adito ad aria fredda e instabile di muoversi da est verso ovest in direzione dell'Italia.
Si tratterà di uno trappo importante al tessuto dell'alta pressione sul Mediterraneo. Ciò potrebbe attirare altri impulsi instabili di matrice nord atlantica, rinnovando condizioni non ottimali sul Bel Paese per gran parte del periodo pasquale.
In altre parole: la parte forte dell'alta pressione potrebbe posizionarsi più a nord, in sede scandivana, aprendo successivamente una sorta di Atlantico basso in direzione del Mare Nostrum.
Volendo fare un veloce riassunto: il bel tempo e una sostanziale mitezza dovrebbe reggere fino alla giornata di giovedì 17. Successivamente il tempo tenderà ad instabilizzarsi ( e a raffreddarsi) ad iniziare dalle regioni orientali, con estensione dei fenomeni a tutta la nostra Penisola a ridosso della giornata di Pasqua. Vi consigliamo, come sempre, di seguire tutti gli aggiornamenti in quanto la situazione è ancora in evoluzione.
Fonte: meteolive

mercoledì 26 marzo 2014

Lungo termine: stabilità ancora latitante

Dopo una settimana all'insegna dell'instabilità, della pioggia e di un clima più freddo, il prossimo week-end si annuncia quasi ovunque più stabile, stante il ritorno dell'alta pressione sull'Italia.
In verità si tratterà di una zona anticiclonica non particolarmente forte e non in grado di monopolizzare il tempo per i primi giorni del nuovo mese.
Le condizioni di relativa stabilità che interverranno sull'Italia nell'ultimo fine settimana di marzo, dureranno ( seppure con disturbi) fino alla giornata di mercoledì 2 aprile. Successivamente, da ovest, una nuova struttura di bassa pressione si farà strada verso levante e avrà il chiaro intento di far cambiare la situazione sul Bel Paese.
Tra giovedì 3 e sabato 5 il tempo potrebbe nuovamente guastarsi ad iniziare dai settori occidentali.
La successiva formazione di una depressione nel Mediterraneo manterrà la situazione instabile anche in seguito, con alto rischio di precipitazioni e temperature non all'altezza del periodo in corso.
Insomma, il volto più stabile e mite della primavera avrà ancora un ruolo di comparsa, nei confronti dell'instabilità e del tempo più fresco.
Riassumendo: mercoledì 2 aprile il tempo sarà abbastanza buono sull'Italia, ma tra giovedì' 3 e venerdì 4 un nuovo peggioramento si farà strada da ovest con nuove precipitazioni. La successiva formazione di una depressione nel Mediterraneo manterrà attive condizioni di instabilità fino al fine settimana, successivamente si prevede un parziale miglioramento.
Fonte: meteolive

domenica 23 marzo 2014

Flash a lungo termine: come potrebbe iniziare aprile?

La prima parte di aprile, a detta delle ultimissime simulazioni a nostra disposizione, pare trascorreràtutt'altro che tranquilla. Nessuna figura stabilizzante è prevista ergersi sul continente, per contro, diversi nuclei di bassa pressione, inseriti in una vasta onda depressionaria portante, si daranno il cambio per rinnovare condizioni di tempo spesso anche molto instabile.
Una novità rispetto alla situazione attuale, è la disattivazione delle correnti fredde settentrionali (che stanno subentrando proprio in queste ore) in favore di un flusso più temperato occidentale. Ancora l'Atlantico in buona sostanza, con tutto il suo campionario di correnti umide e piovose ma nel complesso non fredde. Quello che ci attende sarà pertanto una sorta di appendice della stagione invernale appena vissuta e, come tutti ben sappiamo, proprio per questo pesantemente anomala.
Non riponiamo dunque ombrelli e impermeabili al primo raggio di sole. Aprile ha tutta l'intenzione di portare a termine l'eredità movimentata posta in essere dall'ultima decade di marzo. Ma questa non è una anomalia...
Fonte: meteolive

sabato 22 marzo 2014

Zoom LUNGO TERMINE: interdetta la strada all'alta pressione


Dopo averci regalato la prima parentesi dal sapore primaverile della stagione, l'alta pressione sembra volersi prendere una lunga pausa di riflessione anche nelle forti distanze previsionali. Quello che sino a pochi giorni fa poteva anche apparire come una semplice fase perturbata, inserita in un contesto di generale maggiore stabilità, sfuma alla luce dei nuovi aggiornamenti che pongono l'accento sul proseguimento di una fase che, oltre a determinare persistente instabilità, determinerà anche un calo delle temperature che darà l'impressione di compiere un nuovo salto indietro nella stagione. 

I PROTAGONISTI DEL TEMPO TRA LA FINE DI MARZO E LA PRIMA DECADE DI APRILE:

Nelle maglie del lungo termine emerge oggi un quadro previsionale particolarmente perturbato. Sembra quasi che l'atmosfera voglia prendersi gioco di quelli che sarebbero stati sogni e desideri degli appassionati d'inverno nel cuore della stagione fredda. Il modello americano GFS pone risalto ad una forte spinta meridiana dell'alta pressione sull'Oceano Atlantico, a tal punto da determinare sull'Italia un vero e proprio tracollo di pressione e geopotenziale. 

ABBIAMO A CHE FARE CON UNA PREVISIONE PIU' O MENO AFFIDABILE?


La previsione si riferisce ai primi giorni di aprile e presenta quindi una affidabilità ancora piuttosto modesta. L'avvicendarsi delle diverse corse deterministiche, evidenzia tuttavia la persistenza di un quadro fortemente instabile dell'atmosfera, una situazione che trova maggiore affidabilità proprio nel continuo avvicendarsi di corse deterministiche che, seppur presentandosi molto diverse le une alle altre evidenziano un quadro previsionale improntato all'instabilità. 

QUALI EFFETTI COMPORTEREBBE LA DISCESA D'ARIA MOLTO FREDDA SINO AI SETTORI DELLE MEDIE LATITUDINI?L'avanzato periodo stagionale sarebbe ragione di un considerevole aumento della turbolenza dell'aria, effetto fisiologico di una configurazione barica dal sapore invernale, trapiantata nel cuore della primavera. Oltre al calo della temperatura sarebbe logico aspettarsi proprio l'instabilità, fatta non solo di estesi corpi nuvolosi in grado di arrecare piogge moderate e diffuse, ma anche fenomeni di instabilità localizzata, determinati dal surriscaldamento dell'aria nei bassi strati per opera del sole. 
Fonte: meteolive

giovedì 20 marzo 2014

Tendenza Italia lungo termine 27 marzo 2014

Il grado di affidabilità delle proiezioni ECMWF passa dal 95% del medio termine a livelli più bassi, attestandosi intorno all'85%.
Si tenga quindi presente che da un'emissione all'altra gli scostamenti possono divenire rilevanti e che tale tendenza deve essere quindi recepita con molta più cautela.
Le temperature continueranno a mantenersi in linea col periodo o leggermente al di sotto, ma con valori meno bassi rispetto ai giorni precedenti.
Fonte: meteoportaleitalia