Se il flusso zonale atlantico non dovesse scorrere con sufficiente intensità da ovest verso est, a causa di ostacoli anticiclonici importanti, ecco che il comparto russo potrà raffreddarsi in modo significativo.
Se in pratica l'aria mite atlantica venisse deviata verso il Mediterraneo, tutto il settore centro-orientale del Continente potrebbe sperimentare un passaggiosempre più netto ed anticipato a condizioni invernali.
Dopo la metà del mese questo scenario potrebbe diventare ancora più evidente e le perturbazioni atlantiche risultassero ancora più frenate nella loro corsa verso levante.
A quel punto masse d'aria molto fredde, anche molto più fredde della norma, secondo l'ultima emissione del modello americano, potrebbero mettersi in moto verso sud, sfruttando proprio la presenza di un'area depressionaria a ridosso del Mediterraneo centrale e dilagando su molte zone del Continente, nord Italia compreso.
Si tratterebbe della prima vera mossa del Generale Inverno, una mossa che coinciderebbe con un ulteriore indebolimento della spinta zonale atlantica e con un precoce passaggio a condizioni invernali sul Continente.
Ovviamente, stante la distanza temporale, la debolezza dell'Atlantico sarà tutta da verificare, così come le termiche designate oggi dal modello americano, che appaiono largamente inferiori alla media alla quota dei 1500m per essere la metà di novembre.
La data di questo primo blitz invernale il modello la individua in mercoledì 19 novembre, prima di allora ci aspettano almeno 2 settimane di tempo variabile, a tratti perturbato, ma certamente non freddo.
Fonte: meteolive