Freddo, se ci sei, batti un colpo. Nei prossimi giorni non ci saranno grosse novità a riguardo, ma ampliando lo sguardo alla terza decade del mese, qualcosa inizierà a muoversi, quantomeno sui settori orientali del nostro Continente.
Ci rendiamo conto che la situazione non è ancora propensa verso una svolta radicale della situazione, ma qualche passo avanti probabilmente verrà fatto verso la fine del mese.
La prima cartina che vi mostriamo riguarda l'ipotesi più probabile che potrebbe accompagnare l'esito previsionale di domenica 23 novembre. Apparentemente non sembrano esserci grossi cambiamenti: le correnti atlantiche, spalleggiate da una zona di alta pressione sull'Atlantico portoghese, faranno affluire ancora aria mite verso il nostro Continente.
Se però allunghiamo lo sguardo sulla destra della cartina, si notano progressi stagionali su tutto lo scacchiere orientale del Vecchio Continente, con le temperature che scenderanno a valori più consoni al periodo in questione.
In pratica, l'inverno inizierà a spingere da est, anche se la battaglia con il "mite Atlantico" sarà dura, ma tutto ciò non è di certo una novità di quest'anno.
Qualora dovesse prendere piede una "cooperazione" tra l'aria fredda da est e il mite Atlantico da ovest,potrebbe scaturire verso la fine del mese una configurazione di questo genere (seconda cartina a lato).
Al momento, la distanza previsionale è davvero elevata per poter giudicare se questa linea di tendenza possa ritenersi credibile o meno. Tuttavia, l'interazione tra le umide correnti atlantiche e i freddi venti orientali porterebbe un cospicuo carico di neve sui rilievi del nord a quote non più "stellari" come sta avvenendo in questi giorni.
L'obbiettivo primario, al momento, è quello di raffreddare e interrompere la mitezza estrema che da troppo tempo è presente non solo in Italia, ma su buona parte del nostro Continente. Solo dopo aver effettuato questo passo, si potrà "sperare" in qualcosa di più consistente sotto il profilo del freddo sull'Italia.
Fonte: meteolive