E’ allerta maltempo praticamente su meta’ Italia, a causa della pioggia, ma per quanto riguarda le temperature l’autunno stenta ancora a decollare. I primi giorni di novembre, con fino a 7 gradi in piu’ della media, confermano, e anzi accentuano, l’anomalia registrata per quasi tutto il mese di ottobre, che dovrebbe essere ricordato come uno dei piu’ caldi dell’ultimo secolo in Italia. “Fino a meta’ mese – spiega Bernardo Gozzini, climatologo e direttore del Consorzio Lamma-Cnr – la colonnina di mercurio dovrebbe rimanere sui valori odierni: 23 gradi di massima a Pescara, Roma e Firenze, 21 a Napoli e Cervia, 19 a Pisa e 16 a Bologna dove e’ stata la pioggia ad abbassare le temperature limitando il passaggio della radiazione solare“.
Se a ottobre era stata l’alta pressione a impedire il passaggio di perturbazioni determinando l’aumento delle temperature, in questi primi giorni di novembre, invece, a mantenere la colonnina di mercurio su valori alti per il periodo e’ stata la formazione di una zona di bassa pressione sulla penisola iberica in movimento verso l’Italia. La bassa pressione, precisaGozzini, “sta richiamando venti di scirocco dall’Africa, convogliandoli verso il nostro Paese. Questi venti, oltre ad alzare le temperature, raccolgono grandi quantita’ di umidita’ che scaricano al suolo spesso improvvisamente e in grandi quantita‘”, come e’ accaduto questa mattina a Carrara dove in 3 ore sono caduti 200 millimetri di pioggia, la stessa quantita’ di un mese intero.
Le temperature anomale di questi giorni, in realta’, secondo Gozzini, “non sono una cosa straordinaria. Situazioni di questo genere, in pieno autunno, si possono verificare, anche se di solito avvengono nella prima parte della stagione. Quello che e’ certo e’ che l’aumento delle temperature e le violente piogge sono fenomeni che confermano la tendenza al cambiamento climatico e al riscaldamento globale“. Lo conferma, del resto, l’andamento del 2014 che “per ora e’ nella graduatoria degli anni piu’ caldi dal 1880 ad oggi“. Il caldo anomalo dovrebbe durare almeno fino alla meta’ del mese. “Dovrebbero essere rispettate – sottolinea il climatologo – le previsioni che davano un novembre caldo, mentre dicembre dovrebbe essere normale. Da gennaio, invece, dovrebbe arrivare il freddo, piu’ della norma“. Intanto, secondo i meteorologi del Centro Epson Meteo, sono previste “ore critiche” in Italia “per l’intensa perturbazione che si sta spostando molto lentamente verso est e interessa insistentemente molte delle nostre regioni. Lunga quasi 5000 km, parte dal nord della Russia, attraversa il Baltico, l’Europa centrale, l’Italia arrivando fino in Algeria“. Domani la perturbazione insistera’ sulle regioni centrali tirreniche. Si avranno dunque precipitazioni diffuse e intense su Nordest, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, che nel pomeriggio si intensificheranno sui settori ionici di Puglia e Calabria, in estensione a Basilicata, Campania e Sicilia. Venerdi’, infine, sono previste piogge intense e abbondanti in Veneto, Friuli Venezia Giulia, zone tirreniche tra bassa Toscana, Lazio e alta Campania, versanti ionici del Sud.
Fonte: meteoweb