Sull’Italia è tornato il maltempo con forti nubifragi in Liguria, piogge sparse anche in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, temporali in Toscana e all’estremo sud tra la Sicilia meridionale e l’arcipelago di Malta. Altrove il sole dei giorni scorsi è stato oscurato dalle nubi provenienti da ovest, e nei prossimi due giorni, tramercoledì 26 e giovedì 27 novembre, il maltempo si estenderà a tutto il Paese con piogge sparse su tutte le Regioni e nuovi temporali in modo particolare al nord/ovest, in Liguria (che sarà ancora una volta la Regione più colpita) e nelle zone tirreniche del centro/sud.Il mese di novembre, però, si concluderà nel weekend (venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 novembre) con un’intensa sciroccata: i venti sud/orientali soffieranno impetuosi per tre giorni su tutt’Italia a causa di un profondo ciclone Mediterraneo che si formerà tra la Spagna e l’Algeria dopo il cut/off di una saccatura atlantica. Questo nuovo ciclone, avvicinandosi sull’Italia attiverà un impetuoso richiamo d’aria calda direttamente dal cuore del deserto del Sahara. La lingua di caldo desertico spingerà nel fine settimana ingenti quantità di polvere sahariana sui cieli italiani, rendendo l’atmosfera giallastra e surreale. Le temperature aumenteranno di diversi gradi centigradi, soprattutto domenica in Sicilia quando potrebbero essere battuti tutti i record storici di caldo del mese di novembre, con temperature massime superiori addirittura ai +30°C come se fossimo ancora in piena estate.
Lunedì 1° dicembre, giorno dell’inizio dell’inverno meteorologico, la situazione cambierà radicalmente addirittura capovolgendosi: il ciclone continuerà la propria avanzata raggiungendo proprio l’Italia e i Balcani, il nostro Paese sarà investito da forte maltempo in tutte le Regioni con piogge abbondanti e violenti temporali, e da nord/est avanzerà l’aria fredda che farà crollare le temperature riportandole immediatamente in linea con le medie del periodo, quindi su valori ormai invernali. Il crollo termico sarà impressionante al sud: alcune città potrebbero passare in meno di 48 ore da massime di oltre +30°C a minime di quasi +10°C! Dopotutto non poteva andare diversamente: dopo un autunno bollente, il freddo invernale arriverà all’improvviso.
Attenzione, però, all’evoluzione successiva: la tendenza fino al 2-3 dicembre è abbastanza chiara ed è quella descritta sopra; per il prosieguo della prima decade dicembrina c’èun’ipotesi molto importante, che al momento rimane soltanto virtuale e che non ha un’affidabilità credibile a causa della distanza temporale che separa gli attuali aggiornamenti a queste proiezioni. Ma è un’ipotesi talmente tanto forte che vale la pena di analizzarla: il ciclone che arriverà a inizio dicembre su Italia e Balcani, potrebbe spostarsi dopo il 3 dicembre verso levante su Grecia e Turchia. Contemporaneamente, l’anticiclone delle Azzorre potrebbe risalire verso la Scandinavia tramite le isole Britanniche: se davvero fosse così, inevitabilmente si spalancherebbe la porta del grande gelo da nord/est verso il Mediterraneo occidentale, tra l’Italia e la Spagna. In questo modo, il freddo di inizio dicembre potrebbe addirittura tramutarsi nel gelo e nella neve prematura a bassa quota. Ma è un’ipotesi, appunto, e niente di più: potrebbe prendere piede nei prossimi aggiornamenti oppure essere smentita dal disegno alternativo, e cioè un continuo flusso oceanico dall’Atlantico (in quel caso l’anticiclone delle Azzorre non riuscirebbe ad erigersi verso le isole Britanniche e la Scandinavia ma resterebbe abbassato nell’Atlantico) che continuerebbe a pompare masse d’aria umide verso il Mediterraneo, connuove forti ondate di maltempo e anche continui sbalzi termici tra le calde ondate di scirocco pre-frontali e poi le veloci rinfrescate di maestrale, in un contesto ancora mite e piovoso.
Quale tra le due tendenze diventerà realtà? Lo scopriremo nei prossimi giorni. Di certo c’è che la tregua di bel tempo è ormai finita, la situazione meteo s’è nuovamente vivacizzata e nel cuore del Mediterraneo non ci si annoierà di certo.
Fonte: meteoweb