E’ arrivata puntuale come un orologio svizzero la prima neve stamattina al nord/ovest dell’Italia: sta fioccando a Milano, nevica su tutta la Valle d’Aosta e in gran parte di Piemonte e Lombardia, ma le previsioni per le prossime ore rimangono estreme per moltissime altre aree del Paese, già a partire da stasera. L’arrivo del fronte freddo dal nord Atlantico, infatti, provocherà un brusco peggioramento delle condizioni meteorologiche su gran parte del centro/nord già dalle ore centrali della giornata odierna, con forti venti di libeccio tra Liguria e Toscana e violenti temporali proprio sulla Liguria di levante e su tutta la Toscana, dove si verificheranno forti nubifragi, violente mareggiate sulle coste e nevicate nelle zone interne oltre i 500 metri di altitudine.
Al
nord, invece, continuerà a nevicare in pianura e le precipitazioni
diventeranno intense ed abbondanti nel pomeriggio/sera al nord/est, con
bufere di neve fino in pianura prima sul Veneto, poi in Friuli Venezia
Giulia, con accumuli localmente superiori ai 20cm
in pianura nel Friuli Venezia Giulia. Si imbiancheranno Verona,
Vicenza, Treviso, Padova, Udine, Pordenone, Trieste e forse persino
Venezia. Intanto i forti temporali nelle Regioni tirreniche scivoleranno
verso sud e colpiranno anche Lazio e Sardegna, in modo molto intenso.
La neve cadrà abbondante nella sera/notte sull’Appennino centrale oltre
gli 800-900 metri di quota, con accumuli abbondanti tra Lazio e Abruzzo, nelle zone esposte a ovest. Domani, domenica 28 dicembre, il maltempo si sposterà al sud con forti temporali e nevicate abbondanti, inizialmente solo in montagna oltre i 1.200 metri ma dal pomeriggio/sera fino alle colline, a partire dai 700 metri di quota.
Lunedì 29
sarà il giorno dell’arrivo del grande gelo da nord/est: il ciclone che
nel weekend avrà raggiunto l’Italia, si isolerà sul nostro Paese
attivando gelide correnti nord/orientali proprio verso l’Italia. Al nord
le condizioni meteo miglioreranno con sole pieno e freddo pungente, al
centro/sud continuerà l’instabilità con nevicate fino a quote molto
basse soprattutto nelle Regioni adriatiche, direttamente esposte alle
correnti nord/orientali, e in quelle del basso Tirreno (Calabria e
Sicilia). Abbondanti nevicate interesseranno Marche, Abruzzo e Molise,
fin sulle coste. Martedì 30 arriveranno i nuclei più
freddi che determineranno la nascita di un nuovo ciclone nei mari
intorno all’Italia; dal posizionamento di questo ciclone dipenderanno le
nevicate e i fenomeni di maltempo degli ultimi giorni dell’anno; i
modelli non sono ancora concordi sull’evoluzione di quel periodo.
L’ultimo aggiornamento dell’americano GFS ribadisce la ciclogenesi sarda
con il minimo in spostamento dalla Sardegna alla Sicilia e dalla
Sicilia al mar Jonio; in questo caso le zone più colpite dalle nevicate
sarebbero le Regioni Adriatiche e la Sardegna nord/orientale, con bufere
di neve e accumuli abbondanti fin in pianura. All’estremo sud tanto
forte maltempo e nevicate abbondanti sui rilievi a partire dalle quote
collinari, oltre i 400-500 metri di altitudine. Abbondanti nevicate fin sulle coste dell’Adriatico.
Invece
secondo il britannico ECMWF il minimo potrebbe nascere più a sud,
direttamente nel mar Jonio, provocando eccezionali nevicate fin in
pianura su Calabria e Sicilia (vedi mappe nella gallery a corredo
dell’articolo), oltre che nelle Regioni Adriatiche. Un’ipotesi clamorosa
che disegna un evento di neve storica e probabilmente senza precedenti
per l’estremo Sud Italia, con Calabria e Sicilia letteralmente sommerse
da accumuli di neve eccezionali fin dalle coste e pianure. Ecco perchè è
un’ipotesi meno probabile rispetto a quella disegnata da GFS, che
comunque delinea prospettive da brivido, come da brivido saranno le
temperature del centro/nord con picchi di -15°C in pianura Padana.Fonte: meteoweb