Ci aspetta un tempo decisamente più turbolento e piu freddo, anche se per il momento non sembrano esserci punte fredde notevoli. Le occasioni per vedere la neve a bassa quota al centro-nord però non mancheranno.
Manca davvero poco ormai all'abbuffata di neve attesa sulle Alpi per i prossimi due giorni. Il sistema frontale atlantico, mosso da aria relativamente fredda di matrice polare, ha già raggiunto l'Europa centrale e nelle prossime ore mancerà lentamente verso levante interessando le nostre regioni ad iniziare dal settore di nord-ovest.
Il fronte freddo attraverserà le regioni centro-settentrionali nella giornata di sabato, mentre domenica dispenserà precipitazioni più o meno intense al meridione, in un contesto comunque abbastanza mite.
A partire dalla giornata di lunedì 19 si aprirà una fase molto instabile e anche abbastanza fredda sulla nostra Penisola, che persisterà per gran parte della settimana prossima. Come anticipato poco sopra, non avremo punte di freddo notevoli, ma l'entità dei fenomeni potrebbe essere rilevante. La vorticità e le precipitazioni saranno garantite dal contrasto termico tra le basse (anzi bassissime) temperature che avremo in quota e la superficie del Mare Nostrum ancora piuttosto tiepida.
La creazione di depressioni al centro del Mediterraneo in un contesto globale piuttosto freddo potrebbe essere l'arma vincente per avere rovesci nevosi anche a bassa quota, specie sulle regioni centro-settentrionali.
Interessante la situazione che si verrà a creare a metà settimana prossima, di cui vediamo uno stralcio nella cartina qui a sinistra.
Notate l'alta pressione delle Azzorre che farà da blocco alle tiepide correnti dall'Oceano, deviandole in direzione dell'Islanda. Su tutto lo scacchiere europeo e mediterraneo avremo invece un vasto controaltare depressionario con numerosi "minimi" al suolo, uno dei quali posizionato in prossimità dell'Italia.
Il rovesciamento del freddo dalla quota al suolo che si avrà in caso di precipitazioni intense potrebbe veicolare le nevicate fin sui 300-400 metri sulle regioni settentrionali e a quote di media collina al centro.
E la neve in pianura? Per il momento sembra poco probabile, ma stabilire adesso le termiche che avremo tra una settimana circa non è mai cosa facile. Di conseguenza, per i dettagli previsionali, vi rimandiamo agli articoli specifici che sicuramente tratteremo nel corso dei prossimi giorni.
Se volete, inoltre, allungare lo sguardo verso il lungo termine potete leggere la rubricaFantameteo qui di seguito riportata. Per il momento, ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di giovedì 22 gennaio.
Venerdì 16 gennaio: peggiora al nord con neve abbondante sulle Alpi, piogge in pianura e rovesci in Liguria. Qualche pioggia possibile anche sulla Toscana, per il resto tempo abbastanza buono.
Sabato 17 gennaio: tempo molto instabile al centro-nord con nevicate sulle Alpi sopra 800-1000 metri. Piogge anche sul Tirreno, ancora asciutto altrove. Nel pomeriggio migliora al nord-ovest con schiarite. Ventoso, ma abbastanza mite.
Domenica 18 gennaio: piogge sparse e rovesci al sud per gran parte della giornata. Migliora al centro-nord, ma clima più freddo.
Lunedì 19 gennaio: precipitazioni possibili tra Liguria e Toscana nevose a quote collinari. Qualche precipitazione anche in Sardegna, per il resto asciutto. Freddo.
Tra martedì 20 e giovedì 22 gennaio tempo molto instabile sull'Italia con rovesci nevosi al nord sopra i 200-300 metri, 500-700 metri al centro e oltre i 1000 metri al sud. Possibili temporali da contrasto termico lungo le coste associati a grandinate. Forte calo termico sotto i rovesci più forti.
Fonte: meteolive