La pressione sta crollando in tutt’Italia: sulle Alpi ha raggiunto i 985hPamentre in Sicilia è ancora di 1007hPa, un gradiente barico già considerevole che sta alimentando i primi forti venti occidentali tra Sardegna e Regioni tirreniche, con piogge torrenziali che stanno già provocando criticità in Campania. Nella notte la pressione crollerà ancora in tutt’Italia, il Vortice Polare sfonderà verso Sud e nascerà il ciclone da record con una ciclogenesi padana.
La bassa pressione raggiungerà il suo picco più profondo nelle ore centrali della giornata divenerdì 30 gennaio quando il ciclone sarà posizionato nell’alto Adriatico e dovrebbe arrivare, secondo le previsioni del Met Office (vedi mappe a corredo dell’articolo), a 968hPa, un livello mai misurato prima sull’Italia centro/settentrionale. Secondo i modelli GFS ed ECMWF, invece, la pressione non scenderà sotto i 970hPa ma raggiungerà comunque valori da record, di 972-973hPa, con un gradiente barico eccezionale (in Calabria non si scenderà sotto i 990hPa, addirittura nelle zone più meridionali della Sicilia il picco minimo non sarà inferiore ai 997hPa).
Un ciclone da record che scatenerà una tempesta furiosa, con venti da uragano (attese raffiche superiori ai 120km/h), furiose mareggiate su tutti i litorali esposti a ovest e sud/ovest, e piogge torrenziali con forti temporali accompagnati da grandinate e tornado soprattutto al centro/sud e nelle Regioni tirreniche, Sardegna compresa. Saranno due giorni tempestosi, venerdì e sabato, con temperature altalenanti e quota neve in rapida ascesa e picchiata a poche ore di distanza. Alto il rischio di eventi alluvionali soprattutto tra Lazio, Campania, Basilicata e Calabria, ma non mancheranno i fenomeni estremi in Sardegna e Sicilia. Al nord potrebbe nevicare fin in pianura nella mattinata di venerdì, specie al nord/est e in Friuli Venezia Giulia, ma il vero freddo arriverà da domenica 1 febbraio in poi, addirittura secondo gli ultimi aggiornamenti lunedì 2potrebbe scapparci la neve persino a Roma, e a quote molto basse in tutto il centro/sud mentre al nord avanzerà il grande gelo. E la prossima settimana si batteranno i denti in tutto il Paese, ma al momento è preferibile rimanere concentrati sul breve termine e sulla ciclogenesi ormai imminente per una tempesta che non promette nulla di buono.
Fonte: meteoweb