Situazione maggiormente interessante e dinamica sul finire di questa settimana in Italia. In un primo tempo la neve si farà vedere sulle Alpi, poi forse anche in Appennino e a quote progressivamente più basse.
L'inverno (o quello che dovrebbe essere considerato tale) si appresta ad effettuare il giro di boa sul calendario.
Il primo mese e mezzo di stagione ha consentito uno spunto nevoso interessante in Italia, che ha interessato essenzialmente il meridione e parte del versante adriatico.
Tutte le altre regioni non hanno beneficiato di eventi invernali importanti e la stagione, da questo punto di vista, ha deluso molto le aspettative, sia dal punto di vista termico che da quello nevoso.
Dopo la fase molto mite del week-end, connessa all'espansione dell'alta pressione atlantica in area mediterranea, vivremo ancora qualche giorno in compagnia di un tiepido anticiclone, seppure costellato da disturbi segnatamente al settentrione.
Per un cambiamento circolatorio sul nostro Paese bisognerà aspettare la metà di gennaio. In una prima fase avremo soprattutto il ritorno dei fenomeni (piovosi e nevosi in montagna) e solo successivamente si potrà parlare di freddo.
Un fattore positivo sarà il ritorno della neve, che tra venerdì 16 e sabato 17 gennaio imbiancherà a dovere gran parte della chiostra alpina, specie il settore centrale ed orientalesopra gli 800-1000 metri (prima cartina in alto a sinistra).
Come anticipato, in un primo tempo si tratterà di aria abbastanza mite; essa lascerà però il postoa correnti decisamente più fredde di matrice nord-occidentale che si faranno sentire successivamente.
Tra il prossimo week-end e l'inizio della settimana prossima (seconda cartina a lato), l'alta pressione delle Azzorre farà un tentativo di elevazione verso nord, consentendo all'aria fredda di irrompere sul nostro Continente, Italia compresa.
In questo frangente, oltre ad un generale calo delle temperature, avremo sicuramente nevicate in Appennino (sia settentrionale che centrale) a quote collinari.
Il dubbio riguarda l'effettiva tenuta del blocco atlantico (da ciò si evince la necessità di usare ancora i punti di domanda).
Il getto potrebbe far crollare tutta la costruzione faticosamente costruita? E' un possibilità. Tuttavia,la situazione a lungo termine resta molto incerta, ma estremamente interessante per un decollo più deciso dell'inverno. Per approfondire l'argomento, vi consigliamo di leggere la rubrica Fantameteo che si occuperà proprio di questo aspetto.
Per il momento, ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di lunedì 19 gennaio in Italia.
Fino alla giornata di giovedì 15 gennaio il tempo sarà abbastanza buono e piuttosto mite al centro e al sud. Maggiori annuvolamenti, per un flusso umido da sud-ovest, saranno presenti al settentrione dove potrebbero originare anche qualche precipitazione.
Venerdì 16 gennaio: brutto tempo al nord e sulla Toscana con piogge, rovesci e neve sulle Alpi sopra gli 800-1000 metri. Altrove ancora tempo abbastanza buono e mite.
Sabato 17 gennaio: instabile al nord-est e al centro con neve in Appennino sopra i 1200-1400 metri, ma con quota neve in calo. Migliora al nord-ovest e peggiora al meridione ad iniziare dal Tirreno.
Domenica 18 e lunedì 19 gennaio: correnti progressivamente più fredde renderanno instabile il tempo al centro-nord con nevicate anche a quote di media collina. Precipitazioni anche al sud, ma con quota neve più elevata. Vento in rinforzo ovunque e sensibile calo delle temperature.
Fonte: meteolive