Dall'immagine satellitare siamo in grado di collocare, abbastanza facilmente, le principali strutture bariche continentali. Le Alte Pressioni sono tre, ma le due più ingombranti le troviamo collocate ad ovest (Alta delle Azzorre) e a nordest (Alta Russo-Scandinava). Tra le due vi sarà addirittura un tentativo di collaborazione, ma la circolazione atlantica dovrebbe ostacolarne i piani andando ad interromperne le comunicazioni.
L'altra figura anticiclonica, visibile a sudovest, è sicuramente di natura subtropicale il che significa aria calda in risalita verso Medio Oriente e Turchia. Nel mezzo, ed è ciò che ci riguarda direttamente, riscontriamo un'ampia struttura depressionaria originatasi a seguito dell'irruzione polare.
Dopo aver coinvolto la Penisola Iberica, provocando un fulmineo peggioramento invernale ed aprendo un varco per nuovi impulsi freddi, è la volta dell'Italia. Quel che stupisce, trovandoci nel cuore dell'Inverno, è la presenza di innumerevoli celle temporalesche molte delle quali piuttosto cattive. Evidentemente l'energia potenziale è elevata ed è dovuta al caldo anomalo riscontrato nelle prime tre settimane di gennaio (e non solo).
Ciò detto, quella odierna si profila una giornata estremamente instabile. Attualmente abbiamo precipitazioni diffuse, ma dal pomeriggio assisteremo ad un miglioramento sul Nord Italia (tranne in Emilia Romagna), in Toscana, gran parte dell'Umbria e buona parte del Lazio. Altrove insisteranno piogge localmente intense, spesso battenti ed anche a carattere di rovescio o temporale. Le nevicate coinvolgeranno la dorsale appenninica e i rilievi insulari a partire dai 1000-1200 metri di quota, sin sui 1400 metri per quel che concerne l'Appennino meridionale e le montagne sicule.
Infine venti e temperature. Per quel che concerne la ventilazione registreremo una progressiva rotazione-accentuazione dai quadranti orientali o settentrionali. Le temperature non dovrebbero far registrare sostanziali cambiamenti, se non una diminuzione delle minime tra Nord e medio-alto Tirreno durante la prossima notte.
Fonte: meteogiornale