Il clima si scalda. Ok, ma per quanto? Non certo all'infinito. Credo che gli scienziati conoscano il concetto di feedback, cioè di retroazione. Ogni azione gradualmente dà origine ad un'azione uguale e contraria. Un modo come un altro per dire che glaciazioni e fasi miti continueranno a caratterizzare il clima della Terra anche se questa dovesse riempirsi di altri 5 miliardi di persone.
Solo sbalzi termici medi superiori ai 3°C porterebbero al momento condizioni di vita peggiori di quelle in cui stiamo vivendo. Si tratta di valori che difficilmente si raggiungeranno nei prossimi 20-30 anni. Dunque angosciare la popolazione è assolutamente inutile. Abbiamo già tanti problemi con cui doverci confrontare ogni giorno. La nostra priorità rispetto all'ambiente resta quella di tutelare la nostra salute attraverso un'attenta politica energetica e di intelligente pianificazione urbana a favore del verde, per respirare meglio e combattere il cancro, che miete molte più vittime del riscaldamento globale in tutto il mondo.
C'è anche un meccanismo naturale che regola la presenza di anidride carbonica in atmosfera. La tettonica a placche è il meccanismo di smaltimento dell'anidride carbonina in eccesso: è così da sempre, solo che si parla pochissimo dei metodi naturali con cui il Sistema Terra si sbarazza di ciò che considera nocivo.
Partiamo dalla pioggia, in cui è disciolta dell'anidride disciolta. Questa entra in contatto con le rocce superficiali: si forma carbonato di calcio e silice. Con il processo erosivo, i minerali finiscono nel fiume e poi al mare, dove finiscono sul fondo. Lungo le fosse oceaniche la crosta terrestre viene sepolta per tornare nelle profondità del mantello allo stato fuso.
E’ un meccanismo per svuotare l’oceano dai sedimenti, il carbonato torna ai suoi componenti principali tra cui l’anidride che viene riemessa dai vulcani. C’è troppa anidride? Si innalza la temperatura? Aumenta l’evaporazione, aumentano le piogge, si concretizza un processo di erosione, riecco l'oceano, l'anidride diminuisce.
Molti scienziati vorrebbero arrestarsi ad una concentrazione di 420ppm ma per farlo dovrebbero accadere cose straordinarie. Nel 2030 sarebbe un'utopia pensare di tornare ad immettere sei miliardi di tonnellate di C02 l'anno.
Per raggiungere questo obiettivo gli States dovrebbero tagliare le proprie emissioni del 70 per cento entro la fine del secolo; per carità è vero che grazie all'impegno della Cina, si è raggiunta per la prima volta una certa stazionarietà nella salita delle concentrazioni, ma chi ci dice che un ulteriore rialzo naturale delle temperature non vanifichi a breve questo sforzo? La CO2 è sempre salita quando il clima ha deciso di alzare l'asticella della temperatura. Inquinare meno è sempre una grande notizia, ma lo è soprattutto per l'uomo, in questo caso per i cinesi, non tanto per il clima.
Fare qualcosa per inquinare meno è certamente doveroso ed è bello sapere ad esempio che in Toscana dai campi geotermici di Larderello, Travale e Amiata si ottiene attorno al 30% del fabbisogno elettrico regionale, con significative e positive ricadute energetiche ai fini del riscaldamento di abitazioni e di impianti industriali e fa altrettanto piacere sapere che all'Elba il comune di Marciana sta mettendo in opera il cavo necessario per l’immissione nella rete nazionale dell’elettricità prodotta da un impianto sommerso che genera energia dal moto ondoso.
Solo sbalzi termici medi superiori ai 3°C porterebbero al momento condizioni di vita peggiori di quelle in cui stiamo vivendo. Si tratta di valori che difficilmente si raggiungeranno nei prossimi 20-30 anni. Dunque angosciare la popolazione è assolutamente inutile. Abbiamo già tanti problemi con cui doverci confrontare ogni giorno. La nostra priorità rispetto all'ambiente resta quella di tutelare la nostra salute attraverso un'attenta politica energetica e di intelligente pianificazione urbana a favore del verde, per respirare meglio e combattere il cancro, che miete molte più vittime del riscaldamento globale in tutto il mondo.
C'è anche un meccanismo naturale che regola la presenza di anidride carbonica in atmosfera. La tettonica a placche è il meccanismo di smaltimento dell'anidride carbonina in eccesso: è così da sempre, solo che si parla pochissimo dei metodi naturali con cui il Sistema Terra si sbarazza di ciò che considera nocivo.
Partiamo dalla pioggia, in cui è disciolta dell'anidride disciolta. Questa entra in contatto con le rocce superficiali: si forma carbonato di calcio e silice. Con il processo erosivo, i minerali finiscono nel fiume e poi al mare, dove finiscono sul fondo. Lungo le fosse oceaniche la crosta terrestre viene sepolta per tornare nelle profondità del mantello allo stato fuso.
E’ un meccanismo per svuotare l’oceano dai sedimenti, il carbonato torna ai suoi componenti principali tra cui l’anidride che viene riemessa dai vulcani. C’è troppa anidride? Si innalza la temperatura? Aumenta l’evaporazione, aumentano le piogge, si concretizza un processo di erosione, riecco l'oceano, l'anidride diminuisce.
Molti scienziati vorrebbero arrestarsi ad una concentrazione di 420ppm ma per farlo dovrebbero accadere cose straordinarie. Nel 2030 sarebbe un'utopia pensare di tornare ad immettere sei miliardi di tonnellate di C02 l'anno.
Per raggiungere questo obiettivo gli States dovrebbero tagliare le proprie emissioni del 70 per cento entro la fine del secolo; per carità è vero che grazie all'impegno della Cina, si è raggiunta per la prima volta una certa stazionarietà nella salita delle concentrazioni, ma chi ci dice che un ulteriore rialzo naturale delle temperature non vanifichi a breve questo sforzo? La CO2 è sempre salita quando il clima ha deciso di alzare l'asticella della temperatura. Inquinare meno è sempre una grande notizia, ma lo è soprattutto per l'uomo, in questo caso per i cinesi, non tanto per il clima.
Fare qualcosa per inquinare meno è certamente doveroso ed è bello sapere ad esempio che in Toscana dai campi geotermici di Larderello, Travale e Amiata si ottiene attorno al 30% del fabbisogno elettrico regionale, con significative e positive ricadute energetiche ai fini del riscaldamento di abitazioni e di impianti industriali e fa altrettanto piacere sapere che all'Elba il comune di Marciana sta mettendo in opera il cavo necessario per l’immissione nella rete nazionale dell’elettricità prodotta da un impianto sommerso che genera energia dal moto ondoso.
Però non bisogna illudersi di poter controllare il clima e di avere un impatto così importante sulle dinamiche atmosferiche. Inquiniamo meno per NOI. Quanto al clima ricordiamoci che il sole dovrebbe entrare a breve in una fase di relativo "torpore", caratterizzato da uno scarsissima presenza di macchie: questo si potrebbe avere una grande rilevanza sull'atmosfera nell'arco di 10 o 20 anni, ma questo sembra non interessare quasi nessuno.
Fonte: meteolive