Forti venti di maestrale e ponente stanno per sferzare le Isole Maggiori causando un sensibile aumento del moto ondoso e conseguenti mareggiate sulle coste esposte.
Nelle prossime ore l’avvettare dell’aria fredda oceanica lungo il margine più occidentale del sistema frontale che in queste ore sta transitando sul bacino centrale del Mediterraneo, fra la Sardegna e il Tirreno, si tradurrà nell’irrompere di forti venti di ponente e maestrale che già dalla serata spazzeranno il mare a nord delle Baleari e la Sardegna, dove si manifesteranno delle burrasche. Come viene evidenziato dall’attuale situazione sinottica la saccatura nord oceanica, giunta in queste ore sul Mediterraneo centrale, tenderà ad entrare in fase di “Stretching”, favorendo lungo il suo bordo più meridionale l’isolamento di un minimo depressionario a mesoscala, stimato attorno i 999 hpa, che dal Tirreno centrale evolverà in direzione del medio-basso Adriatico.
Le mappe di Mari e Venti
L’isolamento di questo minimo depressionario a mesoscala sul Tirreno centrale produrrà un significativo inspessimento del “gradiente barico orizzontale” lungo il bordo occidentale di questa circolazione depressionaria. La contemporanea spinta del promontorio anticiclonico azzorriano, con un cuneo in direzione delle coste del Portogallo e della Francia, contribuirà ulteriormente a inasprire il presente “gradiente barico orizzontale”, con un conseguente forte infittimento delle isobare fra la Spagna e l’Italia. Questa netta contrapposizione barica, ulteriormente acuita dalla spinta del promontorio anticiclonico azzorriano in direzione delle coste del Portogallo e della Spagna, già dalla prossima serata genererà la rapida attivazione di forti e rafficosi venti da O-NO che dopo aver attraversato la Francia sud-occidentale e la Guascogna s’incanaleranno con forza dalla porta di Carcassonne e dalla valle del Rodano, uscendo sul Golfo del Leone per propagarsi molto velocemente al mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna, con burrasche da NO che raggiungeranno forza 7-8 della scalaBeaufort.
Visto l’approfondimento del minimo alla mesoscala sul Tirreno centrale, la conseguente compressione del “gradiente barico orizzontale” tra il mar di Sardegna e le Baleari e l’arrivo di aria decisamente più fredda dall’Atlantico francese e britannico, le burrasche da NO potranno risultare anche piuttosto intense sul mar di Corsica e mar di Sardegna, con raffiche che in nottata toccheranno i 80-90 km/h sul mar di Corsica e mar di Sardegna, e lungo le coste occidentali e meridionali dell’omonima isola. Durante la nottata gli intensi venti di maestrale, in uscita dal Rodano, raggiungeranno il mare e Canale di Sardegna, fino alle coste occidentali e meridionali della Sardegna, che verranno spazzate da forti raffiche da O-NO e NO, capaci di raggiungere picchi di oltre i 70-80 km/h, localmente anche più fra cagliaritano e oristanese.
Nel corso della nottata e della prima mattinata di domani i forti venti da NO, dopo aver sferzato la Sardegna, si propagheranno al Canale di Sicilia, al basso Tirreno e alla Sicilia, attraverso una componente più da Ovest e O-NO che investirà la Sicilia e il basso Tirreno, tramite raffiche anche intense, che potranno lambire o superare la soglia dei60 km/h fra trapanese, palermitano, messinese e agrigentino, mentre picchi di oltre 70 km/h, localmente anche più, si registreranno nei punti più aperti del trapanese, dell’agrigentino e del messinese tirrenico, oltre che sulle Eolie. Durante la mattinata di domani i forti venti da Ovest e O-NO, dopo aver sferzato la Sicilia, la bassa Calabria e il basso Tirreno, si sposteranno rapidamente sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima, rendendo agitati a largo questi bacini.
L’intensa ventilazione di maestrale e ponente andrà progressivamente ad attenuarsi non prima della nottata fra domani e mercoledì, a partire dal mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno meridionale, scemando rapidamente dalla mattinata di mercoledì. L’attivazione dei forti venti di maestrale, fra mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, già dalla serata di oggi causerà un rapido aumento del moto ondoso su tutti questi bacini, che in poche ore passeranno da molto mossi (forza 4) ad agitati (forza 5), fino a localmente molto agitati (forza 6) il mar di Sardegna, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 3.0-4.0 metri, e “Run-Up” possibili sui 5.0 metri. Su questi due bacini, data il soffio di venti davvero impetuosi dal quadrante nord-occidentale in mare aperto, nel corso della giornata di martedì si svilupperanno onde di “mare vivo” alte più di3.0-4.0 metri che si dirigeranno verso le coste della Sardegna occidentale e dell’ovest della Sicilia.
Su questi tratti di costa, in particolare dell’oristanese e del trapanese, l’impeto dei marosi sarà tale da produrre persino dei danni nelle aree esposte al fenomeno dell’erosione costiera. Sul Canale di Sardegna e sul basso Tirreno si svilupperanno onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5-3.0 metri, che muovendosi verso le coste occidentali della Sicilia e della Calabria tirrenica, innescheranno su queste mareggiate, anche di debole e media intensità. Soprattutto sui litorali del trapanese, dove si andranno a rompersi onde alte anche più di 3.0-4.0 metri. Il moto ondoso fra mar di Corsica e mar di Sardegna andrà a scadere già dalla serata di domani, mentre il basso Tirreno e il Canale di Sicilia continueranno a presentarsi agitati (forza 5) fino alla nottata fra domani e mercoledì, con mareggiate sulle coste della Calabria tirrenica e della Sicilia occidentale e settentrionale, oltre che sui litorali occidentali di Malta e Gozo. L’intenso moto ondoso provocherà l’interruzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e Pantelleria e Porto Empedocle e le Pelagie. Possibili disagi anche nei collegamenti marittimi fra Palermo e Ustica e tra Milazzo e le isole Eolie.
Fonte: meteoweb