Il transito della saccatura atlantica sul Mediterraneo centrale sarà accompagnato da una intensa ventilazione di ponente e maestrale che martedì potrebbe raggiungere l’intensità di burrasca sulle Isole Maggiori
L'inizio della prossima settimana dovrebbe essere caratterizzato dall’irrompere, sul bacino centrale del Mediterraneo, di aria piuttosto fresca, d’estrazione temperata oceanica, che si accompagnerà all’ingresso sui nostri mari di una ventilazione, di ponente e maestrale, piuttosto sostenuta che potrebbe eccedere la soglia d’attenzione sui mari che circondano la Sardegna e la Sicilia. Proprio nel corso della giornata di lunedì, la saccatura nord oceanica che raggiungerà il Mediterraneo centrale tenderà ad entrare in fase di “Stretching”, agevolando lungo il suo bordo più meridionale l’isolamento di un minimo depressionario a mesoscala, stimato attorno i 1000 hpa, che dal Tirreno centrale evolverà in direzione del medio-basso Adriatico.
L’isolamento di questo minimo depressionario a mesoscala sul Tirreno centrale causerà l’inasprimento del“gradiente barico orizzontale” lungo il bordo occidentale di questa circolazione depressionaria. La contemporanea spinta del promontorio anticiclonico azzorriano, con un cuneo in direzione delle coste del Portogallo e della Francia, contribuirà ulteriormente a inasprire il presente “gradiente barico orizzontale”, con un conseguente forte infittimento delle isobare fra la Spagna e l’Italia. Questa netta contrapposizione barica, ulteriormente acuita dalla spinta del promontorio anticiclonico azzorriano in direzione delle coste del Portogallo e della Spagna, già dal tardo pomeriggio di lunedì 27 Aprile genererà la rapida attivazione di forti e rafficosi venti da O-NO che dopo aver attraversato la Francia sud-occidentale e la Guascogna s’incanaleranno dalla porta di Carcassonne e dalla valle del Rodano, per traboccare con forza sul Golfo del Leone, propagandosi molto velocemente al mar delle Baleari, mar di Corsica e mar di Sardegna, con burrasche da NO che raggiungeranno forza 7-8 della scala Beaufort.
Visto l’approfondimento del minimo alla mesoscala sul Tirreno centrale, e la conseguente compressione del “gradiente barico orizzontale” tra il mar di Sardegna e le Baleari, le burrasche da NO potranno risultare anche piuttosto intense sul mar di Corsica e mar di Sardegna, con raffiche capaci di toccare temporaneamente anche i80-90 km/h sul mar di Corsica e mar di Sardegna. Durante la nottata fra lunedì 27 e martedì 28 Aprile gli intensi venti di maestrale, in uscita dal Rodano, raggiungeranno il mare e Canale di Sardegna, fino alle coste occidentali e meridionali dell’omonima isola, che dalla tarda mattinata verranno spazzate da forti raffiche da O-NO e NO, capaci di raggiungere picchi di oltre i 70-80 km/h. Nel corso della nottata e della prima mattinata di martedì i forti venti da NO, dopo aver interessato la Sardegna, si propagheranno velocemente al Canale di Sicilia, al basso Tirreno e alla Sicilia, attraverso una componente più da Ovest e O-NO che investirà la Sicilia e il basso Tirreno, con raffiche anche intense, che potranno lambire o superare la soglia dei 60 km/h fra trapanese, palermitano, messinese e agrigentino, mentre picchi di oltre 70 km/h, localmente anche più, si registreranno nei punti più aperti del trapanese, dell’agrigentino e del messinese tirrenico.
Nel della giornata di martedì 28 Aprile i forti venti da Ovest e O-NO dopo aver sferzato la Sicilia, la bassa Calabria e il basso Tirreno, si sposteranno rapidamente sullo Ionio e lungo il mar Libico, dove si alzeranno delle burrasche che daranno molto fastidio alla navigazione marittima, rendendo agitati a largo questi bacini. L’intensa ventilazione di maestrale e ponente andrà progressivamente ad attenuarsi non prima della nottata fra martedì e mercoledì, a partire dal mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno meridionale, scemando rapidamente dalla mattinata di mercoledì. L’attivazione dei forti venti di maestrale, fra mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, già dalla serata di lunedì causerà un rapido aumento del moto ondoso su tutti questi bacini, che in poche ore passeranno da molto mossi (forza 4) ad agitati (forza 5), fino a localmente molto agitati (forza 6) il mar di Sardegna, con lo sviluppo di onde di “mare vivo” alte anche più di 3.0-4.0 metri, e “Run-Up” possibili sui 5.0 metri.
Su questi due bacini, data il soffio di venti davvero impetuosi dal quadrante nord-occidentale in mare aperto, nel corso della giornata di martedì si svilupperanno onde di“mare vivo” alte più di 3.0-4.0 metri che si dirigeranno verso le coste della Sardegna occidentale e dell’ovest della Sicilia. Su questi tratti di costa, in particolare dell’oristanese e del trapanese, l’impeto dei marosi sarà tale da produrre persino dei danni nelle aree già esposte al fenomeno dell’erosione costiera Sul Canale di Sardegna e sul basso Tirreno si svilupperanno onde di “mare vivo” alte anche più di 2.5-3.0 metri, che muovendosi verso le coste occidentali della Sicilia e della Calabria tirrenica, innescheranno su queste mareggiate, anche di debole e media intensità. Soprattutto sui litorali del trapanese, dove si andranno a rompersi onde alte anche più di 3.0-4.0 metri.
Il moto ondoso fra mar di Corsica e mar di Sardegna andrà a scadere già dalla serata di martedì, mentre il basso Tirreno e il Canale di Sicilia continueranno a presentarsi agitati (forza 5) fino alla nottata fra martedì e mercoledì, con mareggiate sulle coste della Calabria tirrenica e della Sicilia occidentale e settentrionale, oltre che sui litorali occidentali di Malta e Gozo. L’intenso moto ondoso provocherà l’interruzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e Pantelleria e Porto Empedocle e le Pelagie. Possibili disagi anche nei collegamenti marittimi fra Palermo e Ustica e tra Milazzo e le isole Eolie. Ci auguriamo che in questi giorni, visto le pessime condizioni meteo/marine attese pure sul Canale di Sicilia, nessun barcone venga gettato in mare dai soliti “trafficanti di carne umana” che hanno fatto della Libia la loro principale postazione logistica sul Mediterraneo, approfittando del caos politico che da molti mesi regna nel grande paese africano.
Fonte: meteoweb