La persistenza di questo solido promontorio anticiclonico sub-tropicale, come previsto, ha portato i primi importanti tepori di stagione sulle regioni centro-settentrionali. Il soleggiamento ininterrotto e la debole ventilazione nei bassi strati hanno spinto i termometri ben oltre il muro dei+25°C/+26°C, localmente anche+28°C/+29°C, in diverse località di pianura del nord Italia. Qualcuno ingenuamente pensa che questo caldo, del tutto spropositato per il mese di Aprile, sia attribuito da una ondata di calore proveniente dall’entroterra nord-africano.
Ma in realtà non è proprio così. Anzi l’Italia trovandosi lungo il margine più orientale di questa solida struttura di alta pressione, ben strutturata nella medi troposfera, è interessata da una ventilazione prevalentemente settentrionale nei bassi strati, e più nord-occidentale alle quote superiori della troposfera. In queste condizioni è impossibile essere interessati da una avvezione di aria calda sub-tropicale continentale in risalita dall’entroterra desertico algerino o marocchino.
In questo caso il caldo che nelle ore diurne sta interessando gran parte delle nostre regioni centro-settentrionali è prodotto proprio dalle importanti “Subsidenze atmosferiche”(lenti moti discendenti in seno alla colonna d’aria) dell’anticiclone sub-tropicale che inibiranno l’azione dei moti convettivi e tendono a comprimere le massa d’aria verso i bassi strati. In genere in queste situazioni l’aumento della “compressione adiabatica” generato dalle notevoli “Subsidenze atmosferiche” (tipiche nelle aree anticicloniche caratterizzate da massimi di geopotenziale in quota), sommandosi all’intensa insolazione e alla scarsa umidità, inibita proprio dalla “compressione” verso il basso delle masse d’aria, già in origine piuttosto tiepide, comportano un sensibile aumento delle temperature che si riscontra soprattutto nei medi e bassi strati della troposfera.
Attualmente osservando la mappa del campo barico al suolo si nota l’importante“compressione adiabatica”, generata proprio da queste “Subsidenze atmosferiche”, che producono un’inversione termica che dalla media troposfera si propaga fino agli strati più bassi dell’atmosfera, comportando dei valori di pressione al suolo che superano i 1015-1020 hpa, senza mai però lambire valori elevati che possano oltrepassare i 1030 hpa. Sono propri questi fattori, appena descritti, a spingere i termometri oltre il muro dei +26°C +27°Csu molte località della pianura Padana e delle pianure interne della Toscana.
Fonte: meteoweb