Sta arrivando sull’Italia l’atteso ciclone Stephanie che dall’oceano Atlantico si muove in queste ore verso Portogallo e Spagna per poi raggiungere domattina il nostro Paese: sarà un inizio settimana da incubo con piogge alluvionali su gran parte del centro/nord, ed è alto il rischio che si possa verificare un altro disastro idrogeologico, stavolta anche peggiore rispetto a quello della settimana scorsa a causa del susseguirsi di fenomeni meteorologici sempre più eccezionali. In questo 2014, infatti, sono già stati battuti tutti i record nivometrici sulle Alpi e pluviometrici al centro/nord, record che verranno però ulteriormente ritoccati nei prossimi giorni a causa di questo ciclone che sta arrivando inesorabile.
Per l’Italia avremo due giorni di maltempo impetuoso: lunedì 10 e martedì 11 febbraio. I fenomeni perturbati colpiranno dapprima il nord/ovest, per poi estendersi a tutto il nord, alle Regioni centrali tirreniche e infine martedì in modo più blando al sud. Nelle Regioni meridionali, dopotutto, questo ciclone arriverà soltanto marginalmente, senza fenomeni particolarmente estremi. Anzi, domani avremo un forte vento di scirocco che farà impennare le temperature su valori straordinariamente miti, ben oltre i +20°C in Calabria e Sicilia dove già oggi alcune località stanno sfiorando questo valore climatico decisamente anomalo per il periodo e più caratteristico della primavera. Al nord, invece, farà molto più freddo, soprattutto al nord/ovest dove la neve cadrà fino a bassa quota, con accumuli significativi dai 300 metri in sù tra Piemonte e Liguria. Localmente potrebbe nevicare anche più in basso, al punto che a Torino ci attendiamo un’imbiancata. Quota neve più alta sulle Alpi centro/orientali, ma comunque nevicherà oltre i 600-700 metri di quota, mentre sull’Appennino tosco/emiliano la “dama bianca” cadrà solo dai 1.400 metri in sù, e sull’Appennino centrale solo oltre i 1.700 metri. Situazione particolarmente preoccupante per le Alpi già seppellite da una coltre nevosa eccezionale, che avranno un altro incredibile carico nevoso.
Ma a preoccupare più di ogni altra cosa è la situazione idrogeologica in 6 Regioni: Liguria,Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lazio. A causa delle piogge torrenziali con picchi di oltre 200mm in 24h, si verificheranno nuove frane e smottamenti che potranno provocare danni e disagi ma, soprattutto, andranno nuovamente in piena tutti i corsi d’acqua (già gonfi), che martedì 11potrebbero esondare in più punti soprattutto alnord/est, in Emilia Romagna e Toscana, e nel Lazio. Le mappe che pubblichiamo a corredo dell’articolo sono eloquenti: si rischia una grande alluvione a causa di quest’ennesima “bomba” di maltempo, che sta arrivando prima della possibile “svolta” che dopo metà mese potrebbe portare gelo e neve a bassa quota in tutt’Italia.
(Fonte: meteoweb)