Nel nostro articolo di ieri annunciavamo l’ipotesi “fredda” che ieri l’americana GFS metteva sul tavolo quasi all’improvviso, per la giornata del 7 giugno prossimo. Oggi a distanza di 24 ore ci siamo subito messi alla ricerca di conferme a riguardo controllando i nuovi run americani. Ebbene non solo abbiamo trovato, ahinoi per l’estate, le conferme che cercavamo ma addirittura la dose sembra rafforzarsi con il fine settimana del 10 giugno.
Ed ecco che lo squarcio freddo che si era aperto sull’Italia settentrionale giorno 7, non solo non si richiude ma, per la giornata del 10, sembra addirittura allargarsi ed approfondirsi al punto da comparire in quota ai 5000 metri, ben visibile in verde con la mappa delle 500 hPa, una grossa “goccia fredda” con un a-20° al suo centro. E lo strappo peraltro è altrettanto visibile anche ai 1500 metri con la corrispondente 850 hPa.
Se cosi fosse, sarebbe davvero una catastrofe per l’estate perché significherebbe che le precipitazioni che interesserebbero l’Italia settentrionale ed il versante tirrenico a partire dal 7 giugno, troverebbero nuova linfa, anzi benzina verrebbe da dire, nelle giornate a seguire, perché lo ricordiamo una “goccia fredda” in quota è sempre sinonimo di una marcata instabilità al suolo.
In altre parole significherebbe maltempo prolungato per tutta la settimana prossima con la pioggia che inizierebbe da martedì ed i fenomeni che diventerebbero intensi nella seconda parte di settimana.
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E le mappe di pioggia proposte da GFS per il 10 giugno, sono proprio in tale direzione.
Lo ribadiamo però, mancano ancora molti giorni per il 7, qualcosa potrebbe ancora cambiare, le GFS ci hanno spesso mostrato ribaltoni.
Per ora attendiamo quindi e prendiamo la cosa come una ipotesi che, in verità rispetto a ieri, ha trovato ulteriori conferme.
Fonte: meteoweb