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venerdì 16 dicembre 2016
Previsioni Meteo, attenzione alla Settimana di Natale: gelo e neve al Centro/Nord, forte maltempo al Sud
08:08
clima pazzo, gelo, ilportalemeteo, natale, neve
Il quadro delle previsioni meteo per Natale 2016 si va sempre più delineando, e chi ci legge da diversi giorni ha già ben chiaro che l’evoluzione atmosferica sull’Italia dipenderà sostanzialmente da due fattori, entrambi strategici: il violento ciclone africano in arrivo dal Maghreb e il continuo flusso di aria fredda che dai Balcani arriva sull’Italia da nord/est. Già in queste ore l’Italia si trova in una terra di mezzo, contesa tra una vasta perturbazione africana proprio nel Maghreb (che sta già provocando delle piogge nella Sicilia orientale), e l’aria fredda che è sempre più pungente nelle Regioni Adriatiche (e non solo), con temperature in ulteriore costante diminuzione.
Durante il weekend questa situazione si esalterà ulteriormente, con un’intensificazione del maltempo all’estremo sud e temperature ancora in calo sulle Regioni Adriatiche. Il maltempo al Sud è stato decisamente smorzato rispetto ai precedenti aggiornamenti perchè il ciclone che risale il nord Africa e dal Maghreb si dirige sull’Italia sarà più lento del previsto, e arriverà nelle nostre Regioni a partire da Lunedì 19. La “sciroccata”, quindi, è soltanto rimandata. Avremo comunque un fine settimana con forti venti orientali e intense mareggiate nelle zone joniche di Calabria e Sicilia, con piogge moderate nella Sicilia jonica tra venerdì e soprattutto sabato.
Il maltempo, poi, si intensificherà la prossima settimana con l’arrivo del ciclone dal nord Africa: sarà una vera e propria tempesta, con piogge alluvionali dapprima in Sardegna tra lunedì pomeriggio e martedì mattina, poi nel resto del Centro/Sud tra martedì e mercoledì. Ma attenzione: il transito del ciclone sarà molto meridionale, proprio sul Centro/Sud, quindi per la giornata di mercoledì 21 dicembre riuscirà ad “agganciare” il flusso d’aria fredda proveniente dall’Europa orientale richiamando sull’Italia centro/settentrionale masse d’aria gelida, che potranno determinare nevicate fin in pianura soprattutto in Emilia Romagna ma forse anche tra Marche, Toscana e Umbria. Ma il maltempo sarà più intenso nelle Regioni del Centro, con abbondanti nevicate fino a bassa quota in Abruzzo e nelle zone interne del Lazio. Si prospetta, quindi, un giorno del solstizio d’inverno con condizioni meteo particolarmente avverse, e tipicamente invernali, su gran parte d’Italia. E al Sud continuerà il maltempo, intenso, con nevicate in montagna.
Fonte: meteoweb
mercoledì 14 dicembre 2016
Previsioni Meteo Natale, situazione esplosiva: violento ciclone in arrivo dal Maghreb, poi freddo dai Balcani
Previsioni Meteo Natale, tutti i dettagli per i prossimi giorni: forte maltempo in arrivo dal Maghreb, violenta tempesta al Sud nel Weekend. Poi arriva il freddo dai Balcani con nevicate a bassa quota
Previsioni Meteo Natale – La situazione meteorologica in Italia rimane monotona in queste ore, con fitta nebbia in pianura Padana (dove continua a fare freddo) e ampie schiarite nel resto del Paese con temperature miti, ma non troppo. Al Centro/Sud, infatti, abbiamo avuto un primo calo delle temperature con valori che nella giornata di martedì 13 dicembre si sono fermati nelle massime ai +17°C di Palermo, +16°C di Reggio Calabria e Salerno, +15°C di Napoli, Catania, Caserta e Catanzaro, +14°C di Bari, Taranto, Benevento e Crotone, +13°C di Lecce, Foggia, Cosenza, Termoli, Vasto e Brindisi, +12°C di Pescara, Avellino e Vibo Valentia, +10°C a L’Aquila, +8°C a Potenza e Campobasso. Nulla d’eccezionale, s’intenda. Ma è un ritorno nella norma del periodo, perchè al Centro/Sud a metà Dicembre non è ancora pieno inverno e queste temperature sono esattamente le medie stagionali.
Ancora per tre giorni (mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16) la situazione rimarrà invariata, ma con temperature in netto calo a partire da venerdì in tutto il Paese, e soprattutto nelle Regioni Adriatiche. Anche sull’anticiclone, da molti considerato una “sconvolgente anomalia“, è doveroso fare alcune brevi riflessioni: si tratta di una figura tipica del mese di Dicembre nell’Europa centro/occidentale e sull’Italia settentrionale, infatti da che mondo è mondo dicembre è il mese più secco dell’anno per le Regioni del Nord (cioè quello in cui piove di meno), e quello a più alto rischio di smog in pianura Padana, proprio a causa delle condizioni climatiche anticicloniche con nebbia, assenza di vento e temperature molto basse anche nelle ore diurne a causa dell’inversione termica. Nulla di sconvolgente, quindi, o di “anomalo”. Stiamo vivendo un Dicembre assolutamente normale, con temperature che in alta quota su Alpi e Appennini si sono mantenute di gran lunga superiori rispetto alla norma, ma con una situazione sinottica ed effetti al suolo tipici di questa fase “preparativa” dell’inverno, che di fatto deve ancora iniziare con il solstizio del 21 dicembre, e che durerà oltre tre mesi (è bene anche ricordare che in gran parte d’Italia, specie al Sud, il mese di marzo è da sempre più freddo di dicembre).
Di reale c’è soltanto l’ansiosa ossessione dei freddofili e nevofili, che si contraddistinguono anno dopo anno per l’aspetto più lamentoso del loro carattere che li porta a vivere spesso e volentieri il quotidiano con malinconia. Una malinconia assolutamente ingiustificata rispetto alla realtà climatica di oggi e di ieri: basti ricordare l’andamento dell’inverno 2011/2012, quello passato alla storia per l’eccezionale ondata di gelo e neve del mese di febbraio. Eppure fino a fine gennaio aveva fatto molto caldo e di neve non c’era stata neanche l’ombra.
Indimenticabile anche la storica ondata di gelo del 31 Dicembre 2014: sono passati meno di due anni da quegli incredibili due giorni di neve sulle coste più miti d’Italia, dove la “dama bianca” non arrivava da oltre cento anni e in alcuni casi su spiagge in cui non era mai stata documentata prima. E’ stata una delle ondate di gelo e neve più intense degli ultimi secoli, e l’abbiamo vissuta nei nostri tempi, due anni fa. Così come quella del 2012 è stata una delle più significative degli ultimi 120 anni, paragonabile soltanto al 1929, al 1956 e al 1985 con cui si gioca il podio delle “invernate” più fredde e nevose della recente storia d’Italia.
E non è finita qui: come non citare l’incredibile record di nevicata più abbondante di sempre nel mondo, battuto a marzo 2015 (quindi meno di due anni fa!) a Capracotta e Pescocostanzo, nel cuore dell’Appennino centro/meridionale tra Abruzzo e Molise? Con 256cm di neve a Capracotta (1.421 metri, provincia di Isernia) e 240cm a Pescocostanzo (1.395 metri, provincia di L’Aquila) l’Italia ha segnato i due nuovi record di nevicata più abbondante nell’arco di 24 ore, cioè un solo giorno, anche se in realtà tutta questa neve è caduta in circa 18 ore, nella giornata di giovedì 5 marzo 2015. Non è un amarcord di chissà quali tempi andati, ma abbiamo fatto riferimento a tre episodi invernali tutti recentissimi, risalenti agli ultimi 4 anni.
Bando alle ciance, quindi, mettiamo da parte l’atteggiamento masochistico (e un po’ piagnone) tipico degli appassionati di meteorologia, e proviamo a guardare all’evoluzione meteo dei prossimi giorni. In vista di Natale, infatti, avremo una vera e propria “scossa” all’andamento monotono (ma abbiamo visto non certo così tanto anomalo) che sta caratterizzando la prima metà del mese: tutto cambierà a partire da sabato 17 dicembre, quando al Sud inizierà una vera e propria tempesta provocata da un violento ciclone in risalita dal Maghreb. Si tratta di un ciclone di origine atlantica, che arriverà nei prossimi giorni nell’entroterra algerino, rinforzandosi nel cuore del Sahara e poi risalendo in vista del weekend e dell’inizio della prossima settimana verso il nostro Paese. Tra sabato, domenica e lunedì 19 dicembre avremo tre giorni di maltempo estremo al Sud, con impetuosi venti di scirocco e piogge alluvionali in molte zone di Sardegna, Sicilia e Calabria, soprattutto nelle zone meridionali e orientali di queste tre Regioni. Il maltempo dovrebbe estendersi anche al resto del Centro/Sud specie tra domenica sera e lunedì, ma in modo meno violento. Invece all’estremo Sud e sulle due isole maggiori sarà un’autentica tempesta, molto lunga e pericolosa, con scirocco violentissimo (oltre 130km/h), furiose mareggiate e piogge torrenziali per oltre 72 ore. Anche in questo caso, una situazione potenzialmente alluvionale tipica della climatologia dicembrina dell’estremo Sud, dove invece – proprio al contrario rispetto al Nord – dicembre è il mese più piovoso dell’anno proprio a causa di queste tempeste Afro-Mediterranee sempre accompagnate dallo scirocco con forte vento, mare in tempesta e temperature elevate.
In libera atmosfera, infatti, farà decisamente caldo: la neve cadrà soltanto sulla vetta dell’Etna, ad altissima quota. Un elemento tipico delle tempeste Afro-Mediterranee di metà dicembre al Sud, e molto rischioso per il dissesto idrogeologico e per le piene dei corsi d’acqua.
Ma attenzione perchè non finisce qui: proprio per il posizionamento del ciclone Africano in risalita dal Maghreb, le correnti rimarranno orientali sull’Italia Adriatica, e Nord/Orientali sul Nord. Contemporaneamente, all’inizio della prossima settimana, si formerà un lungo ponte anticiclonico tra l’oceano Atlantico, le isole Britanniche e la penisola Scandinava, proprio mentre una grande ondata di gelo polare piomberà sulla Russia. Lungo il bordo meridionale dell’anticiclone, l’aria fredda scivolerà dapprima sui Balcani e poi anche sull’Italia (soprattutto al Nord e sulle Regioni Adriatiche) durante la settimana di Natale (la prossima settimana), con probabili nevicate fino a bassa quota soprattutto sull’Appennino centro/settentrionale. E ancora forte maltempo al Sud: ma di quest’evoluzione parleremo meglio nei prossimi giorni. Intanto è bene concentrarsi sulla violentissima sciroccata del weekend al Sud, perchè gli ultimi aggiornamenti di tutte le mappe sono davvero molto molto pericolosi. Nella gallery a corredo dell’articolo tutte le carte del preciso modello britannico ECMWF.
La situazione meteo sta per “accendersi”, e visti gli effetti che avremo sul nostro territorio, tra pochi giorni ci sarà soltanto da rimpiangere questo tanto “odiato” anticiclone…
Fonte: meteowebmartedì 13 dicembre 2016
Previsioni Meteo, pre-allerta per il weekend: super sciroccata dopo l’anticiclone, forte maltempo al Sud
08:21
allerta, anticiclone, clima pazzo, ilportalemeteo, scirocco, weekend
Previsioni Meteo – Archiviata l’ipotesi previsionale dell’ondata di freddo proveniente dall’Europa orientale, prende sempre più forma lo scenario evolutivo meteorologico nell’area Mediterranea per i prossimi giorni. Come abbiamo già anticipato nei precedenti aggiornamenti, in settimana l’Italia sarà un territorio climaticamente conteso: da est avremo spifferi freddi provenienti dai Balcani che in settimana si faranno sentire con temperature in calo nelle Regioni Adriatiche, da sud/ovest risalirà un’estesa area depressionaria dal Maghreb che nella seconda parte della settimana porterà maltempo, anche intenso, al Sud e temperature in forte aumento a causa dello scirocco. Gli ultimi aggiornamenti serali (vedi mappe ECMWF nella gallery a corredo dell’articolo) sono eloquenti: proprio tra Sabato 17, Domenica 18 e Lunedì 19 la situazione si “infiammerà” con forti venti, impetuose mareggiate e piogge torrenziali nelle aree esposte a sud/est di Sardegna, Calabria e Sicilia, e forse anche nel resto del Paese.
Non è da escludere che arrivi un po’ di neve al Nord, forse persino in pianura: le temperature in pianura Padana si manterranno molto basse e potrebbero diminuire anche in quota a causa delle correnti fredde provenienti dai Balcani. Se il ciclone in risalita dal Maghreb avrà la forza di spingere il maltempo anche al Nord, potremmo avere nevicate da cuscinetto al Nord/Ovest. Ma al momento è soltanto una flebile ipotesi, perchè mancano 5-6 giorni e ci sono tanti dettagli ancora da definire.
Intanto in queste ore continua a piovere al Sud: in serata alcune località della Calabria hanno superato i 60mm di pioggia mentre sull’Adriatico le temperature sono in rapido calo con appena +4°C ad Ancona e +7°C a Pescara.
Fonte: meteoweb
lunedì 12 dicembre 2016
Previsioni Meteo, non solo Anticiclone: freddo dai Balcani e maltempo dal Maghreb prima di Natale
08:30
freddo, ilportalemeteo, natale
Previsioni Meteo – L’ipotesi di una grande ondata di gelo sull’Italia a metà Dicembre paventata nei giorni scorsi dal modello statunitense GFS è naufragata negli ultimi aggiornamenti: per l’ennesima volta ha saputo leggere meglio la situazione a medio/lungo termine il modello europeo ECMWF, sempre più affidabile nella tendenza fino a 10 giorni. Sull’Italia, quindi, avremo un’altra settimana di transizione, con un forte anticiclone, tanta nebbia e temperature molto basse in pianura Padana, caldo anomalo sui rilievi alpini e appenninici ma con qualche sbalzo in più lungo le Regioni Adriatiche e al Sud dove già tra Lunedì 12 e Martedì 13 avremo un piccolo sbuffo freddo dai Balcani con piogge sparse e temperature in netto calo rispetto ai valori miti del weekend.
GFSPANELOPEU12_1A medio/lungo termine la situazione, seppur piano, si smuoverà. Prima di Natale saranno due elementi a caratterizzare l’evoluzione meteorologica sull’Italia: l’arrivo di aria sempre più fredda dai Balcani e l’avanzata di maltempo dal Maghreb. Vista la provenienza geografica di queste due circostanze, è facile immaginare che le Regioni più esposte al freddo saranno quelle orientali, mentre quelle più esposte al maltempo saranno quelle meridionali e occidentali, quindi in prevalenza le isole maggiori e la Calabria.
GFSPANELOPEU12_4Lo scenario è in continua evoluzione, e anche se l’anticiclone continuerà a dominare la scena, non sarà l’unico elemento a condizionare l’andamento climatico della seconda decade di Dicembre in Italia. Il calo delle temperature per il freddo proveniente dai Balcani sarà significativo a partire dal prossimo weekend; più incognite, invece, per il maltempo in risalita dal Maghreb che però potrebbe concretizzarsi proprio contestualmente, a partire da Sabato 17 e Domenica 18 Dicembre.
enspanel5Di certo c’è la contezza di una situazione tipicamente dicembrina per l’Italia: l’anticiclone è un elemento tipico di questo periodo dell’anno per il Nord Italia, e i fenomeni di nebbia e galaverna che stanno interessando da ormai una settimana intera la pianura Padana rendono le condizioni assolutamente invernali, con temperature gelide anche di giorno, in alcuni casi fino a 10°C inferiori rispetto alle medie del periodo. Al Centro/Sud il clima è ancora mite ma nella prima metà del mese di Dicembre è ovvio che sia così: molto raramente si verificano ondate di freddo tanto premature. Invece sta facendo molto freddo nell’Europa dell’est, dov’è normale che già nella prima parte di Dicembre l’inverno inizi a far battere i denti (infatti nei prossimi giorni basteranno correnti orientali per spingere il freddo sull’Italia senza una vera e propria irruzione), creando le condizioni per estendersi poi durante il “clou” della stagione (il bimestre Gennaio-Febbraio) anche nel Mediterraneo.
Fonte: meteoweb
GFSPANELOPEU12_1A medio/lungo termine la situazione, seppur piano, si smuoverà. Prima di Natale saranno due elementi a caratterizzare l’evoluzione meteorologica sull’Italia: l’arrivo di aria sempre più fredda dai Balcani e l’avanzata di maltempo dal Maghreb. Vista la provenienza geografica di queste due circostanze, è facile immaginare che le Regioni più esposte al freddo saranno quelle orientali, mentre quelle più esposte al maltempo saranno quelle meridionali e occidentali, quindi in prevalenza le isole maggiori e la Calabria.
GFSPANELOPEU12_4Lo scenario è in continua evoluzione, e anche se l’anticiclone continuerà a dominare la scena, non sarà l’unico elemento a condizionare l’andamento climatico della seconda decade di Dicembre in Italia. Il calo delle temperature per il freddo proveniente dai Balcani sarà significativo a partire dal prossimo weekend; più incognite, invece, per il maltempo in risalita dal Maghreb che però potrebbe concretizzarsi proprio contestualmente, a partire da Sabato 17 e Domenica 18 Dicembre.
enspanel5Di certo c’è la contezza di una situazione tipicamente dicembrina per l’Italia: l’anticiclone è un elemento tipico di questo periodo dell’anno per il Nord Italia, e i fenomeni di nebbia e galaverna che stanno interessando da ormai una settimana intera la pianura Padana rendono le condizioni assolutamente invernali, con temperature gelide anche di giorno, in alcuni casi fino a 10°C inferiori rispetto alle medie del periodo. Al Centro/Sud il clima è ancora mite ma nella prima metà del mese di Dicembre è ovvio che sia così: molto raramente si verificano ondate di freddo tanto premature. Invece sta facendo molto freddo nell’Europa dell’est, dov’è normale che già nella prima parte di Dicembre l’inverno inizi a far battere i denti (infatti nei prossimi giorni basteranno correnti orientali per spingere il freddo sull’Italia senza una vera e propria irruzione), creando le condizioni per estendersi poi durante il “clou” della stagione (il bimestre Gennaio-Febbraio) anche nel Mediterraneo.
Fonte: meteoweb
venerdì 9 dicembre 2016
Anticiclone in rinforzo, ma le novità meteo non sono finite: svolta da metà dicembre
08:55
dicembre, ilportalemeteo, metà mese, svolta fredda
BEL TEMPO: il maltempo che ha coinvolto Sardegna e Sicilia, picchiando duro, è terminato. L'Alta Pressione, che già proteggeva ampie zone d'Italia, si sta rafforzando e dovrebbe garantirci un periodo di bel tempo. Bel tempo non scevro da alcune insidie, legate essenzialmente alla staticità atmosferica e conseguentemente al ritorno delle nebbie e delle nubi basse. Le più colpite saranno le aree pianeggianti e vallive centro settentrionali.
00FORTI ESCURSIONI TERMICHE: le temperature subiranno un andamento opposto. Le massime, grazie all'abbondante soleggiamento, guadagneranno dei gradi e si attesteranno su valori superiori alle medie del periodo. Le minime invece scenderanno, complici le intense inversioni termiche. Tant'è che già stamane è possibile osservare gelate - anche in presenza di nebbia - in alcune zone del Nord Italia. Ciò non toglie che in linea generale avremo un periodo dominato da anomalie di segno positivo.
FREDDO A EST, ATLANTICO A OVEST: l'Alta Pressione si verrà a trovare tra due fuochi. Mentre a est continuerà lo scivolamento d'aria gelida, a ovest rivedremo grosse depressioni atlantiche. Diciamo che il nostro Paese, in considerazione del lieve sbilanciamento del fulcro anticiclonico verso l'Europa occidentale, verrà influenzato più facilmente dal freddo orientale. Sarà un'influenza marginale, ma che comunque dovrebbe servire a ridarci temperature più consone al periodo già da metà della prossima settimana.
PROIEZIONI NATALIZIE: proiettandoci verso l'ultima decade di dicembre, quindi anche al periodo natalizio, sembrano crescere le quotazioni inerenti possibili irruzioni artiche alle medie latitudini. Questo perché il blocco anticiclonico potrebbe spostarsi in Atlantico o comunque sull'Europa occidentale, lasciando strada libera al freddo in arrivo da nord. E' ancora presto per dirvi se l'Italia verrà colpita direttamente o se rientrerà all'interno di circolazioni secondarie. Staremo a vedere, ma quel che appare abbastanza probabile è il ritorno del maltempo proprio a ridosso delle festività natalizie.
Fonte: meteogiornale
mercoledì 7 dicembre 2016
Anticiclone sempre più forte per l'Immacolata, meteo migliora. Poi novità
09:03
ilportalemeteo, immacolata, novità
ANTICICLONE PROTAGONISTA DEL METEO IN ITALIA - Si va irrobustendo l'area di alta pressione che occupa un'ampia porzione dell'Europa centro-meridionale, inglobando anche gran parte d'Italia. In questa fase i massimi di pressione si trovano collocati a nord delle Alpi e pertanto l'anticiclone non è in grado di proteggere tutto il nostro Paese, considerando la presenza un'insidiosa, seppur blanda, circolazione ciclonica afromediterranea, i cui effetti più marcati si avvertono sulle due Isole Maggiori e sui settori jonici. A partire dall'Immacolata il meteo dovrebbe migliorare al Meridione, con il rinforzo dell'anticiclone che raggiungerà l'apice nel corso del fine settimana, garantendo bel tempo ovunque ma anche molte nebbie al Nord. Il clima sarà decisamente mite, specie sui rilievi montuosi.
PREVISIONI METEO PROSSIMI GIORNI
IL METEO DI MERCOLEDI' 7 DICEMBRE - L'Italia continua ad essere divisa in due con prevalenza di bel tempo anticiclonico al Centro-Nord ed instabilità ancora attiva al Meridione, dove continuerà l'afflusso di una massa d'aria molto umida afromediterranea, favorevole a rovesci e temporali più significativi fra Calabria ed Isole Maggiori. I settori orientali di Sicilia e Sardegna saranno i più penalizzati dal rischio di forti precipitazioni localmente intense, dopo i nubifragi violenti già registrati negli ultimi giorni. Residui deboli piovaschi si avranno anche tra Marche, Abruzzo e Molise limitatamente alle prime ore del giorno, mentre sul resto d'Italia dominerà l'anticiclone, seppure il sole non dominerà certo ovunque. Non mancheranno in particolare le nebbie anche fitte in Val Padana.
METEO PONTE IMMACOLATA CON SEMPRE PIU' SOLE*- Ulteriore miglioramento al Sud nella giornata di giovedì 8 dicembre, anche se ulteriori precipitazioni degne di nota insisteranno sui settori jonici della Calabria centro-meridionale e della Sicilia. Altrove il bel tempo sarà protagonista e specie al Centro-Nord. La nebbia in Val Padana sarà diffusa, e potrebbe persistere localmente anche di giorno nelle zone più basse e a ridosso del fiume Po, dissolvendosi solo parzialmente. In queste zone le temperature massime saranno contenute su valori non molto dissimili dalla media, mentre sulle rimanenti zone i valori massimi saranno superiori alla norma, e decisamente miti per il periodo. Il dominio anticiclonico persisterà forte per tutto il fine settimana, salvo ulteriori insidie instabili tra la Calabria e la Sicilia.
ULTERIORI TENDENZE - Un lieve mutamento si ipotizza all'inizio della prossima settimana non sarà invernale, con l'anticiclone un po' meno forte e l'Italia che risulterà sfiorata da un'ennesima irruzione fredda in transito sui Balcani. Per una svolta invernale si dovrà però ancora attendere.
Fonte: meteogiornale
martedì 6 dicembre 2016
Allerta Meteo, arriva il maltempo: Sardegna bersagliata nella notte, alluvione lampo a Lanuse
08:20
alluvione, ilportalemeteo, maltempo
Allerta Meteo – Il maltempo all’estremo Sud Italia si sta intensificando nella notte, e come ampiamente previsto nei giorni scorsi la Regione più colpita è la Sardegna dove si stanno verificando piogge torrenziali nelle zone orientali dell’isola, lungo la fascia tirrenica. Abbiamo infatti 148mm di pioggia a Lanusei, 74mm a Dorgali, 45mm a Barisardo, 42mm a Bitti, 30mm a San Vito, 23mm a Seui, 22mm a Pedra Bianca, 20mm a Su Filariu, 17mm a Villacidro. Sta piovendo in modo significativo anche in Corsica, mentre nel resto del Sud avanzano nubi alte e stratiformi provenienti dal Maghreb senza precipitazioni rilevanti fino al momento. Ma attenzione alle prossime ore, perchè il maltempo si estenderà a tutto il Paese.
Nella giornata di Martedì 6 Dicembre il maltempo si intensificherà un po’ ovunque, ma soprattutto nella Sardegna orientale con altre piogge alluvionali tra l’Ogliastra, la provincia di Nuoro e la Gallura. Già dalla mattinata, inoltre, il maltempo arriverà sulla Sicilia, e avremo le prime piogge anche tra Puglia e Basilicata. Si intensificheranno venti tesi di scirocco e levante su tutte le Regioni meridionali, mentre al Centro/Nord sarà un’altra giornata fresca, con nebbie e foschie tra valli e pianure. Uno scenario che rimarrà invariato per tutta la settimana.
Nel pomeriggio/sera, oltre alla persistenza di piogge alluvionali nella Sardegna orientale (dove la situazione è molto molto pericolosa, rischiamo altri 200–250mm di pioggia dopo i picchi di 150mm di stasera!) avremo maltempo in intensificazione su tutto il Centro/Sud. Soprattutto a partire dalla tarda serata il maltempo si intensificherà anche all’estremo Sud, tra Sicilia meridionale e orientale e Calabria meridionale.
Proprio tra martedì sera e mercoledì mattinaavremo il “clou” del maltempo, con piogge alluvionali tra Calabria meridionale e Sicilia nord/orientale, soprattutto tra le province di Messina e Reggio Calabria (nel versante jonico).
Il maltempo continuerà anche nei prossimi giorni, sul Ponte dell’Immacolata: la giornata di Giovedì 8 Dicembre sarà bella e stabile su gran parte del Paese, anche se decisamente fresca al Centro/Nord, invece continuerà a piovere nella Calabria Jonica e in Sicilia, dove il maltempo potrebbe prolungarsi addirittura fino a Venerdì 9 Dicembre prima di un miglioramento nel fine settimana.
Fonte: meteoweb
lunedì 5 dicembre 2016
Allerta Meteo, forte maltempo al Sud verso il Ponte dell’Immacolata: piogge alluvionali in arrivo dalla Spagna
08:10
alluvione, ilportalemeteo, immacolata
Allerta Meteo, piogge alluvionali in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata nei primi giorni della settimana fino all'Immacolata: attenzione ai fenomeni estremi. Al Centro/Nord ancora nebbie e foschie ma senza precipitazioni
Il forte maltempo che nelle ultime ore ha colpito la Spagna sud/orientale, nel settore Mediterraneo della Penisola Iberica, sta per raggiungere l’Italia: nei primi giorni della settimana, fino alla Festa dell’Immacolata di Giovedì 8 Dicembre, avremo forti piogge e temporali in Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Nel resto del Paese il tempo sarà più stabile, ma con nebbie e foschie nelle valli e pianure di tutto il Centro/Nord. Il maltempo inizierà a colpire in modo significativo l’estremo Sud e le isole maggiori già nella giornata di Lunedì 5 Dicembre, con forti piogge nel sud/est della Sardegna soprattutto nel pomeriggio/sera. Poi i fenomeni più intensi si estenderanno alla Sicilia, dove già oggi nella fascia jonica si sono verificate le prime piogge con picchi di 20mm. In Calabria, invece, sempre sulla fascia jonica abbiamo avuto picchi di 10–15mm. Proprio la fascia Jonica delle Regioni meridionali, tra Salento, Basilicata, Calabria e Sicilia, sarà sugli scudi tra martedì 6 e giovedì 8, con forti piogge per tre giorni consecutivi. E’ elevato il rischio di fenomeni alluvionali, dopo quelli di fine Novembre nelle stesse aree. Attenzione anche alla Sicilia meridionale, già bersagliata dal maltempo più estremo con gli episodi di Licata e Ribera. In Spagna la situazione purtroppo è drammatica, si conta anche una vittima nella zona di Malaga. E il maltempo arriverà anche in Italia con la stessa intensità.
Fonte: meteoweb
venerdì 2 dicembre 2016
Previsioni Meteo: freddo e gelo si consolidano fra Scandinavia, Russia ed est Europa, quali conseguenze per l’Italia?
08:15
gelo, generale inverno, ilportalemeteo, russia
Previsioni Meteo – Se il bacino centro-occidentale del Mediterraneo verrà interessato dall’avanzata degli elementi più orientali dell’anticiclone delle Azzorre, la penisola Scandinava e i paesi dell’Europa orientale, soprattutto tra Finlandia, Russia europea, Bielorussia e Ucraina, si stanno già preparando all’arrivo delle prime ondate di freddo invernali. Difatti, grazie anche alla distensione di uno dei “lobi” del vortice polare che dal mare di Barents affonderà fino al bacino del mar Nero e alla Russia meridionale, una serie di ondate di freddo, d’estrazione artica continentale e polare continentale, dalla Lapponia e dalle coste artiche russe (luogo di origine del freddo) si spingeranno molto rapidamente verso le Repubbliche Baltiche, la Polonia, la Bielorussia e l’Ucraina, per poi interessare più direttamente la Russia europea., causando un brusco raffreddamento di tutto il comparto orientale.
Ma oltre al freddo e al gelo, con temperature che fra Russia e Finlandia scendono abbondantemente al di sotto dei -10°C -15°C, questi paesi dovranno fare i conti pure con nevicate diffuse che a tratti potranno divenire anche piuttosto intense. Già dalle prossime ore la rapida formazione di una giovane ciclogenesi sulla Polonia nord-orientale in rapido spostamento verso l’Ucraina, supportata in quota, nell’alta troposfera, dallo scivolamento di un intenso “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto polare”) che dal nord Atlantico si dipanerà molto rapidamente, da nord-ovest verso sud-est, in direzione della Polonia, Slovacchia, Ungheria, Serbia e ovest della Bulgaria, darà origine a nevicate diffuse pronte ad interessare tutta la Polonia orientale, la Bielorussia e in seguito pure buona parte dell’Ucraina.
Ma con punte che nella Russia europea potranno sfondare i -15°C -20°C. Nel sud della Russia europea l’acuirsi dei contrasti termici, fra la massa d’aria gelida in quota e l’aria meno fredda presente nei bassi strati, originerà persino dei modesti moti convettivi che favoriranno lo sviluppo di annuvolamenti cumuliformi, un po’ più spessi, capaci di dare luogo a rovesci di neve. Insomma, le dinamiche appena descritte, incentiveranno un significativo “raffreddamento” davvero deciso, peraltro più volte auspicato nelle previsioni stagionali, con l’isolamento di un primo quanto esteso “cuscino di aria molto fredda” nei pressi del suolo, fra la penisola Scandinava, le pianure Sarmatiche e i bassopiani di Bielorussia, Polonia orientale e Ucraina. Tale ampio “cuscino di aria molto fredda” al suolo fra la fine della seconda decade di Dicembre e l’inizio della terza decade del mese, proprio a cavallo delle festività natalizie, potrebbe aprire prospettive davvero interessanti, sia in termini di freddo e nevicate.
Inoltre quel che lascia ben sperare, a differenza degli altri inverni, è la presenza sull’Arcipelago Artico canadese di un “lobo canadese” del vortice polare alquanto debole, o quanto meno non troppo invasivo come negli inverni precedenti. Ciò non ostacolerà, nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi, lo sviluppo di importanti flussi di calore, in sede atlantica, che potrebbero agevolare le erezioni, oltre il Circolo Polare Artico, dell’anticiclone delle Azzorre, con conseguenti irruzioni di aria molto fredda pronte a piombare verso il sud dell’Europa e il bacino del mar Mediterraneo, con l’interessamento di Balcani, Grecia e probabilmente anche dell’Italia.Fonte: meteoweb
giovedì 1 dicembre 2016
Previsioni Meteo Dicembre: fase di transizione verso l’inverno, tendenza stabile per il Ponte dell’Immacolata
08:15
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Dopo la veloce sfuriata gelida di fine Novembre, il mese di Dicembre inizia in queste ore con temperature in aumento in tutt’Italia, anche se nebbie, nubi basse e inversioni termiche manterranno al suolo un clima decisamente fresco e tipicamente invernale un po’ su tutte le Regioni. Caldo anomalo, invece, in montagna dove avremo temperature fino ad oltre +15°C in alta quota sia sulle Alpi che sugli Appennini, dove nelle scorse ore la colonnina di mercurio era piombata fino a -10°C. L’inverno meteorologico scocca quest’anno durante una fase di transizione barica sullo scacchiere Euro-Mediterraneo: nei primi giorni di Dicembre avremo l’ennesima ondata di gelo e neve nell’Europa dell’Est, continuerà quindi il trend già iniziato a novembre con le eccezionali nevicate prima di Stoccolma, poi dell’Ucraina e infine di Sofia in Bulgaria. Nei prossimi giorni ancora in Ucraina, Polonia, Russia e Bielorussia si verificheranno intense nevicate, e l’Italia sarà ai margini di quest’ondata di gelo. Il nostro Paese vivrà l’inizio del mese in una sorta di “terra di nessuno”, con l’anticiclone che preme da ovest ma non riesce ad arrivare sull’Italia, e quest’ondata di gelo che rimarrà confinata al massimo sui Balcani.
Avremo quindi una fase di transizione con temperature ballerine, ma tendenzialmente poco superiori rispetto alla norma del periodo soprattutto al Nord/Ovest, e con clima variabile, in prevalenza stabile ma con molte nubi basse, nebbie e foschie a dare un tocco tipicamente invernale allo scenario atmosferico. Al Sud ci potrebbero essere delle piogge, forse anche intense tra Sicilia e Calabria, nei primi giorni della prossima settimana, ma la tendenza per il lungo Ponte dell’Immacolata è per un clima mite e stabile in tutt’Italia.
Fonte: meteowebmercoledì 30 novembre 2016
Meteo Italia, ultime ore di freddo ma torna a splendere il sole. Temperature in aumento
14:39
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Meteo Italia – Stanno migliorando le condizioni meteorologiche in Italia: dopo il maltempo dei giorni scorsi, in quest’ultimo giorno di Novembre fa molto freddo ma splende il sole in gran parte del Paese. Persistono nubi sparse soltanto in alcune zone del Sud, sull’Appennino tra Molise, Campania e Basilicata, in Sila e nel crotonese, nel vibonese e nel reggino tirrenico, nello Stretto di Messina e nella Sicilia settentrionale. Altrove splende il sole, con la nuvolosità confinata al largo nel mar Jonio. Anche le temperature, dopo il gelo della notte, sono in aumento un po’ ovunque: abbiamo +11°C a Roma e Genova, +9°C a Trieste, +8°C a Torino e Udine. E nelle prossime ore la colonnina di mercurio continuerà a risalire verso l’alto.
Ancora freddo al Sud, ma il forte vento di tramontana è in attenuazione: nel pomeriggio continuerà a soffiare forte nella Calabria jonica e nello Stretto di Messina, calmandosi altrove dopo le raffiche impetuose della notte e di stamattina in tutte le Regioni meridionali. Anche al Sud il picco del freddo è ormai alle spalle: farà ancora fresco la prossima notte, ma non come in quella passata. E da domani le temperature rientreranno subito in linea con le medie del periodo.Fonte: meteoweb
Allerta Meteo, l’ondata di gelo entra nel vivo: il “clou” tra ieri sera e oggi con neve fin sulle spiagge al Centro/Sud
08:43
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Allerta Meteo – L’irruzione d’aria fredda proveniente dalla Lapponia sta sferzando l’Italia, ma il “picco” del freddo sarà nelle prossime ore, tra oggi pomeriggio e la prossima notte quando raggiungeremo l’apice del freddo soprattutto al Centro/Sud dove le temperature crolleranno fino a -10°C rispetto alle medie del periodo. Eloquenti, infatti, le immagini a corredo dell’articolo: l’irruzione proveniente dalla Lapponia si spingerà al massimo verso l’Italia meridionale proprio nella prossima notte, quando un nucleo d’aria molto fredda interesserà la Puglia a tutte le quote, provocando nevicate fin su coste e pianure.
La chiave sinottica di questa situazione è illustrata in modo molto chiaro dall’immagine accanto: un “fiume” d’aria gelida si muove dalla Russia verso i Balcani, dove sta già provocando abbondanti nevicate nelle pianure dell’Europa orientale, e la prossima notte – tra stasera e domattina – interesserà anche l’Italia meridionale, soprattutto il basso Adriatico.Intanto al momento il freddo non ha ancora sfondato all’estremo Sud (vedi cartina accando, con le temperature ad 850hPa per le ore 13 di oggi): ecco perchè abbiamo ancora +17°C a Cagliari e +15°C a Palermo, mentre Ancona e Pescara non superano i +6°C. Nel corso del pomeriggio/sera il fronte freddo si spingerà fino all’estremo Sud, facendo crollare le temperature anche in Calabria meridionale, Sicilia e Sardegna.
Nello specifico, il picco del gelo sarà proprio nella notte (vedi mappa accanto). Contemporaneamente avremo anche precipitazioni che potranno risultare nevose fin in pianura e persino sulle coste tra Puglia, Abruzzo, Molise, Basilicata e zone interne della Campania, anche se si tratterà di fenomeni di lieve entità senza accumuli significativi al suolo. Confermata la quota neve in Calabria tra 300 e 400 metri (anche qualcosa meno sul Pollino) e in Sicilia a partire dai 600–700 metri nei settori settentrionali dell’isola (Madonie, Nebrodi, Peloritani ed Etna).
Nelle prime ore del mattino di domani, subito dopo l’alba dell’ultimo giorno del mese di Novembre, il nucleo gelido più intenso si spingerà ancora più a Sud, abbracciando il Golfo di Taranto e la Calabria centrale fino a Catanzaro e Lamezia Terme. Non è da escludere qualche sparuto fiocco di neve persino sulla sibaritide. Ma poi nel corso della giornata di domani, Mercoledì 30 Novembre, le condizioni meteorologiche miglioreranno in tutt’Italia, con temperature in rapido aumento soprattutto al Centro/Nord.
Intanto, però, proprio domani mattina avremo temperature minime molto basse in tutto il Paese, con estese gelate in tutte le Regioni. Novembre si concluderà così con un anomalo freddo invernale, che però durerà poche ore. Già da dopodomani, Giovedì 1 Dicembre, le temperature aumenteranno tornando in linea con le medie del periodo.
Fonte: meteoweb
Nuovo stravolgimento meteo: Anticiclone, con nebbie e freddo notturno. Anche qualche pioggia
Siamo giunti all'ultimo giorno di novembre e possiamo dirlo, da quel che si evince dalle analisi termiche mensili abbiamo vissuto un mese relativamente mite. O meglio, le temperature sono state superiori alla media trentennale di riferimento praticamente ovunque. A poco è servito il freddo giunto ieri, ma va detto che il nostro Paese è uno dei pochi ad avere avuto temperature più alte. Su gran parte d'Europa le anomalie termiche negative sono state pesanti.
Cosa attendersi ora? Beh, pare che l'Alta Pressione sia destinata a prendere piede più facilmente del previsto. Ciò garantirebbe condizioni di bel tempo, ma non ovunque. Nebbie e foschie tornerebbero su valli e pianure e le forti inversioni termiche determinerebbero gelate o comunque freddo pronunciato durante la notte. Da segnalare il possibile intervento di sbuffi d'aria umida da ovest, con conseguente incremento dell'instabilità nei primi giorni di dicembre.
MERCOLEDI' 30 NOVEMBRE: ulteriore abbassamento delle temperature, soprattutto nelle prime ore della giornata e quindi estese gelate su valli e pianure, ma il meteo promette un importante miglioramento che dovrebbe garantire cieli sereni o poco nuvolosi un po' in tutta Italia.
FREDDO, GELATE NOTTURNE, UN PO' INSTABILE SU TIRRENICHE: detto che lo scenario non dovrebbe cambiare neanche il 1° dicembre, confermiamo il tentativo d'espansione dell'Alta Pressione verso il Mediterraneo. Ma sarà un tentativo non troppo convincente, tant'è che riteniamo possibile l'inserimento di sbuffi d'aria umida da ovest. Questi refoli andranno a miscelarsi al freddo preesistente e così facendo potrebbe svilupparsi dell'instabilità tra Sardegna, Liguria e regioni tirreniche.
Al momento non sono previste precipitazioni importanti, più che altro pioviggini o deboli piogge sparse. Il tutto avverrà in un quadro climatico consono al periodo, perché il freddo si farà sentire specialmente di notte e in presenza di cieli sereni o scarsamente nuvolosi. Ciò vuol dire che in valli e pianure assisteremo a gelate, localmente forti. Insomma, l'inverno sta arrivando e non resta che capire se si tratterà di un fuoco di paglia o di qualcosa di più.
Fonte: meteogiornale
martedì 29 novembre 2016
Allerta Meteo, da stasera arriva il gelo: fine Novembre con la neve in spiaggia, ecco dove e quando
08:40
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L’ultimo Lunedì del mese di Novembre è iniziato con una mattinata di sole e clima mite al Centro/Sud, decisamente gradevole in modo particolare in Calabria e Sicilia dove molte località hanno temperature che oscillano tra +20 e +21°C, di gran lunga superiori rispetto alla norma del periodo. Ma questa fase di caldo, che dura ormai da tanti giorni, sta per concludersi bruscamente: è imminente l’arrivo dell’ondata di gelo proveniente dalla Lapponia, e al Nord/Est già in queste ore sta transitando un primo nucleo fresco che determina piogge sparse soprattutto tra Emilia Romagna e Marche, venti di Bora e temperature in calo.
Ma l’irruzione fredda vera e propria inizierà in serata, quando dai Balcani il nucleo d’aria gelida raggiungerà l’Italia alimentando forti venti di bora e grecale in estensione su tutte le Regioni e facendo letteralmente crollare le temperature. Sarà un’ondata di freddo molto veloce ma anche intensa per il periodo: già nella prosisma notte, infatti, avremo autentico gelo in modo particolare al Nord/Est e nell’alto Adriatico. Entro l’alba di domani, Martedì 29 Novembre, l’aria fredda avrà raggiunto tutto il Nord, gran parte del Centro e persino il Sud fin in Puglia, Basilicata e Campania. Poi, nel corso della giornata di domani si estenderà anche al resto del Sud, estendendosi nel pomeriggio fin su Calabria, Sicilia e Sardegna, completando così l’avanzata in tutto il Paese. Al Sud la giornata più fredda sarà quella di dopodomani, Mercoledì 30 Novembre, l’ultimo giorno del mese.
Il fenomeno più pericoloso che accompagnerà quest’ondata di gelo sarà il forte vento di bora e grecale, che raggiungerà punte eccezionali già dalla prossima notte su gran parte del Paese, provocando forti mareggiate sulle coste esposte a Nord/Est.
Ovviamente l’arrivo di questo freddo così intenso e così veloce provocherà molti fenomeni di maltempo e instabilità: non è affatto vero, come scrivono erroneamente in molti, che non ci saranno precipitazioni. Pur mancando una circolazione ciclonica in area italica, dai Balcani arriverà una lingua fredda e instabile a tutte le quote con un nucleo di -30°C a 500hPa che sfiorerà la Puglia e un’isoterma di -25°C alla stessa quota che arriverà ad abbracciare tutta la Sicilia, determinando molti fenomeni di instabilità proprio in concomitanza con la fase più fredda dell’irruzione.
Il maltempo sarà caratterizzato da rovesci sparsi a macchia di leopardo sul territorio, con nevicate fin su coste e pianure nelle Regioni Adriatiche, dapprima nella mattinata di martedì tra Romagna e Marche, poi in estensione nel corso della giornata anche su Abruzzo, Molise e Puglia. Nella serata di martedì qualche fioccata potrebbe raggiungere persino il Salento.
In Calabria, invece, avremo nevicate a quote molto basse tra martedì sera e mercoledì mattina, fino ai 300–400 metri di quota su tutta la Regione. In Sicilia la quota neve sarà un po’ più alta, a partire dai 600–700 metri di altitudine.
A causa del freddo in arrivo e dei forti venti, si originerà il fenomeno noto come “Adriatic Sea Effect” nell’Adriatico e “Tyrrhenian Sea Effect” nel basso Tirreno. Sono fenomeni che si originano quando una massa d’aria molto fredda e instabile in quota scorre sopra la più mite superficie marina del mar Adriatico o del medio-basso Tirreno, le cui temperature superficiali sono ancora decisamente elevate complice il caldo anomalo delle ultime settimane. I forti contrasti termici che si determinano sopra la più calda superficie marina rafforzando il “gradiente termico verticale” (notevoli differenze termiche fra media e bassa troposfera), favorendo l’innesco di una forte attività convettiva (violenti moti ascendenti della colonna d’aria) che agevola la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi (cumuli, cumulonembi) in grado di apportare precipitazioni diffuse, che spesso assumono carattere di rovescio o temporale se i contrasti termici sono molto forti. Ed è quello che succederà nei prossimi giorni nel nostro Paese.
Ultima nota, sul medio/lungo termine con la tendenza per inizio dicembre: quest’irruzione gelida di fine Novembre “risistemerà” le cose da un punto di vista termico sull’Italia. Infatti da Giovedì 1 Dicembre le temperature è vero che torneranno ad aumentare, ma eccezion fatta per poche ore al Nord/Ovest, non torneranno più sui valori di caldo anomalo che abbiamo avuto nelle ultime settimane e anzi si manterranno in linea con le medie del periodo di Dicembre, o qualche grado inferiori soprattutto nelle Regioni Adriatiche. L’ultimo mese del 2016, quindi, inizierà nella norma, con una situazione meteorologica molto più consona al periodo immediatamente pre-natalizio e pre-invernale rispetto al caldo fuori stagione che abbiamo avuto fino ad ora.
Fonte: meteoweb
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