Terremoto 6.0 tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo: paesi rasi al suolo, tante vittime
Un violento terremoto ha colpito l’Italia centrale nella notte: erano le 03:36 quando si è verificata la scossa principale, di magnitudo 6.0 ad appena 4.2km di profondità, con epicentro al confine tra Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche. L’epicentro è stato nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, dove il Sindaco parla di “almeno un morto“. Gravi danni ad Amatrice, dove il Sindaco Sergio Pirozzi parla di “paese distrutto, strade di accesso sono bloccate” lanciando un appello ai soccorritori per liberarle. “Su una c’e’ una frana e un’altra ha un ponte che sta per crollare. La gente si sta riunendo negli impianti sportivi, siamo senza corrente“. Grido d’allarme per la popolazione: “metà paese non c’e’ più, la gente e’ sotto le macerie“.
Almeno una vittima accertata ad Accumoli, paese nel Reatino epicentro della forte scossa di terremoto di questa notte. Lo rende noto all’AGI il sindaco Stefano Petrucci. “Qui e’ una tragedia, abbiamo crolli e morti. Al momento uno accertato, ma altre quattro persone sono sotto le macerie e non rispondono ai soccorritori. E’ un disastro, siamo senza luce, senza telefoni, i vigili del fuoco non sono ancora arrivati”.
La scossa principale è stata seguita da numerose forti scosse di assestamento, le più forti di magnitudo 5.1 alle 04:32 e magnitudo 5.1 alle 04:33, ma anche di magnitudo 4.4 alle 03:56, di magnitudo 4.1 alle 04:59 e di magnitudo 4.0 alle 05:08. Fino al momento ben 6 scosse di magnitudo superiore a 4. Scosse avvertite in tutta l’Italia centrale, fino a Roma. Il terremoto che ha devastato la zona di Arquata del Tronto, nell’Ascolano, avrebbe fatto due vittime. La notizia non e’ stata pero’ ancora stata confermata ufficialmente. In paese ci sarebbero crolli diffusi, e vigili del fuoco stanno scavando fra le macerie. Sul posto anche una colonna mobile.
“Non abbiamo conferme ufficiali, ma anche a noi risulta che ci siano vittime sotto le macerie”. Cosi’ il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci. “Adesso la protezione civile locale sta facendo un sopralluogo proprio nelle frazioni, a Pescara del Tronto (dove sono stati segnalati due morti – ndr) e Capodacqua”. Sono piccoli borghi dove le case sono costruite con il tufo locale, semidisabitati d’inverno ma molto frequentati dai villeggianti d’estate, persone originarie del posto che ritornano in paese. Le frazioni, aggiunge il sindaco, che ha avuto lui stesso l’abitazione lesionata, sono praticamente isolate e non e’ facile raggiungerle. Sul posto starebbe per arrivare anche il vescovo di Ascoli mons. Giovanni D’Ercole. Petrucci segnala anche il passaggio di numerose ambulanze lungo la strada Salaria.
Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata. Lo confermano i carabinieri. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi, deceduti nello stesso crollo.
Il sisma ha raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e si teme che fra le macerie possano esserci vittime. Sul posto sono al lavoro i Vigili del fuoco, il 118 e la Protezione civile. Insieme ad Arquata del Tronto, il borgo e’ uno dei centri che ha riportato maggiori danni nelle Marche.
A seguito del terremoto, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha convocato il Comitato Operativo della Protezione Civile presso dal sede del Dipartimento.
Due persone contuse in maniera lieve sono state soccorse dal 118 in Umbria dopo il terremoto avvertito in tutta la regione. Un’anziana ha riportato un piccolo taglio cadendo per uscire di casa a Spoleto. Un extracomunitario ha invece riportato una distorsione alla caviglia per scappare. Lo si apprende dall’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera di Perugia.
Le scosse di terremoto della notte sono state avvertite distintamente anche in Romagna, dai turisti negli alberghi della riviera come dai residenti nell’entroterra, ma non sono stati segnalati per ora danni. Diversi i sistemi d’allarme entrati in funzione. Numerose le telefonate di cittadini ai centralini di vigili del fuoco e forze dell’ordine, a Rimini come a Forli’, a Cesena come a Ravenna, per segnalare le scosse e avere notizie. Diverse persone, svegliate di soprassalto, hanno preferito scendere in strada. Il sisma e’ stato nettamente avvertito da molte persone anche nel Bolognese.
Secondo i vigili del fuoco di Ascoli Piceno, vi sarebbero dei feriti nella zona interna della provincia, in particolare nei Comuni di Arquata, Pretare Pescara del Tronto. Delle loro condizioni non si sa nulla, ma per il momento escludono decessi. I vigili del fuoco stanno inviando squadre di soccorso nelle zone piu’ colpite. La Protezione civile delle Marche conferma le province dove si segnalano piu’ danni sono Ascoli e Macerata.
Nelle Marche il sisma ha provocato crolli ‘a macchia di leopardo’ in tre province: Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Lo rende noto la Sala operativa unificata della Protezione civile, che raccoglie i dati dai Centri operativi comunali e delle Sale provinciali, tutti attivati. I danni maggiori si registrano ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto (Ascoli), e ad Amandola (Fermo), dove e’ caduto un cornicione dell’ospedale Mogliano e Gualdo (Macerata).
Ha ruotato “come nel terremoto del 1979” il pinnacolo della chiesa di San Benedetto, a Norcia, in seguito al sisma di questa notte. Lo ha detto all’ANSA il sindaco Nicola Alemanno, impegnato nelle verifiche sul territorio. Al momento non risultano problemi per le persone. “Siamo tutti in strada”, ha riferito ancora il sindaco. “Ci risultano – ha aggiunto – danni diffusi su tutto il territorio, ma stiamo ancora verificando la situazione. Qualche problema sembra esserci anche per le strutture in cemento armato e per qualche chiesa ma stiamo ancora verificando”.
Le forti scosse di stanotte sono state sentite distintamente anche in tutto l’Abruzzo. All’Aquila la gente e’ scesa in strada. Tante le chiamate al 118 per malori e paura, ma nessun caso grave. Gente in strada anche a Pescara e Teramo, dove la scossa si e’ sentita distintamente. Per ora non sono segnalati danni. Il sisma e’ stato avvertito anche in Molise, nell’Isernino.
Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco per il forte terremoto avvertito anche nella citta’ umbra. Lo ha detto all’ANSA padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l’intera comunita’ francescana. I frati e il capo restauratore Sergio Fusetti si sono subito nella Basilica superiore e in quella Inferiore per verificare la situazione. Al momento non risultano danni ma le verifiche proseguiranno nelle prossime ore.
A seguito del terremoto alcuni giunti di pilastri che sorreggono i viadotti della A25 tra Pratola e Cocullo (L’Aquila), dalle prime informazioni, si sarebbero mossi. Al momento sono in corso controlli da parte dei tecnici della Strada dei Parchi, anche se al momento la circolazione resta comunque aperta e regolare
Fonte: meteoweb