Una solida figura di alta pressione finalmente è riuscita ad accasarsi sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, riportando un po’ di stabilità su buona parte delle nostre regioni, oltre ad un significativo rialzo dei valori termici ad iniziare proprio dalle regioni settentrionali, dove si superano agevolmente i +30°C +31°Call’ombra. Questo promontorio anticiclonico di chiara matrice sub-tropicale oceanica, e non propriamente africano come erroneamente scritto da qualcuno, presenta lungo il suo margine più occidentale una moderata avvezione calda sub-tropicale continentale che si diparte dagli “arroventati” deserti del Marocco orientale e dell’Algeria fin verso la Francia meridionale e l’Italia settentrionale.
Tale avvezione calda, ben evidenziata nella media troposfera (campo delle isoterme a 500 hpa), nel corso dei prossimi giorni si dipanerà in direzione delle nostre regioni settentrionali, determinando una moderata“avvezione di spessore” che favorirà un aumento dei geopotenziali su gran parte del Mediterraneo centro-occidentale. In modo particolare fra il mar di Sardegna e l’Italia nord-occidentale, dove l’aumento considerevole del geopotenziale indotto dall’avvezione calda algero-marocchina presente in quota, si accompagnerà anche ad un significativo aumento dei valori termici nei bassi strati, con temperature massime pronte a varcare la soglia dei+31°C +32°C, ma localmente anche più, in diverse località di pianura del nord.
A ciò si sommerà l’effetto “schiacciamento” creato dalle cosiddette “Subsidenze atmosferiche” (lenti moti discendenti in seno alla colonna d’aria che si espandono verso il basso) dell’anticiclone sub-tropicale che inibiranno l’azione dei moti convettivi e tendono a comprimere le massa d’aria verso i bassi strati. In genere in queste situazioni l’aumento della “compressione adiabatica”generato dalle notevoli “Subsidenze atmosferiche” (tipiche nelle aree anticicloniche caratterizzate da massimi di geopotenziale in quota), sommandosi all’intensa insolazione genera un sensibile aumento delle temperature che si riscontra soprattutto negli strati più bassi, in prossimità del suolo.
Un caldo comunque moderato che però verrà esacerbato, almeno in termici di temperature percepite dal corpo umano, dai valori dell’umidità relativa, i quali determineranno un certo effetto “afa”, specie nelle aree a ridosso dei grandi centri urbani. Per queste ragioni le temperature si porteranno su valori largamente superiori rispetto le medie stagionali, e non solo sulle regioni settentrionali o lungo il Catino Padana, dove l’umidità accentuerà l’indice di calore. Bisogna anche tenere presente che ormai siamo a Giugno e che periodi stabili, caldi e soleggiati prolungati per svariati giorni, o addirittura settimane, rappresentano la piena normalità stagionale. Ma localmente, nonostante la presenza dell’anticiclone, non mancheranno dei disturbi pomeridiani per lievi infiltrazioni di aria più fresca in quota sulle regioni adriatiche e al sud peninsulare che potranno favorire la genesi di una discreta attività “termoconvettiva” sui rilievi dell’Appennino centro-meridionale, con il conseguente sviluppo di occasionali rovesci e brevi temporali di calore sulle aree più interne, fra Abruzzo, Molise, zone interne dell’Umbria, Lazio e Campania.
Dando uno sguardo verso il medio termine il caldo, molto probabilmente, tornerà a farci visita più volte. Osservando l’andamento della circolazione atmosferica il rallentamento del “getto sub-tropicale”, e il suo graduale innalzamento verso nord, agevolerà lo sviluppo di promontori anticiclonici abbastanza robusti e ben strutturati nell’alta troposfera, liberi di espandersi fin verso le medie latitudini, interessando più da vicino il Mediterraneo. Questo perché l’indebolimento dei forti venti occidentale in quota agevolerà la formazione di maggiori aree con scarsa ventilazione, pronte ad amplificare le onde tropicale che, non essendo più ostacolate in quota dai potentissimi venti del “getto sub-tropicale”, saranno libere di propagarsi verso latitudini più settentrionali, contribuendo a pilotare masse d’aria decisamente più calde in direzione dei paesi della fascia temperata.
Già dai prossimi giorni, analizzando le ultime emissioni dei principali modelli matematici, si nota come sopra la vasta regione desertica del Sahara il flusso del “getto sub-tropicale”, in entrata dal Golfo del Messico e dalla fascia caraibica, cominci sensibilmente a rallentare, indebolendosi al punto da ondularsi, favorendo la nascita di diverse onde risonanti troposferiche che con le proprie creste si allungheranno fino alle regioni mediterranee e all’Europa centro-occidentale, instaurando dei nuovi promontori anticiclonici, ben strutturati in quota con massimi di geopotenziale che assicureranno condizioni di stabilità e clima caldo e soleggiato.
Fonte: meteoweb