martedì 9 giugno 2015

Clima, l’ONU non ha dubbi: “stravolgimento in atto, ed è tutta colpa dell’uomo”

Ondate di calore e siccita’, alluvioni ed eventi meteo estremi, ghiacciai che si sciolgono e livello del mare che cresce, smog e aria irrespirabile nelle citta’, profughi ambientali. Sono soltanto alcuni degli effetti dei cambiamenti climatici: il riscaldamento globale c’e’ ed e’ colpa dell’uomo, che usa petrolio e altri combustibili fossili e dovrebbe invece cambiare modello economico. Assumono un’altra sfumatura le valutazioni degli scienziati che studiano il clima su mandato delle Nazioni Unite (l’Ipcc, l’Intergovernmental panel on climate change) alla luce dell’intesa raggiunta sul clima al G7 in Germania che puntano su un’azione ”urgente e concreta”.
industriaL’Ipcc nell’ultimo report di valutazione sul Pianeta non lascia spazio ai dubbi: basta combustibili fossili, e via libera alle energie ‘verdi’. Secondo gli esperti e’ infatti ”probabile al 95-100%” che l’uso dei combustibili fossili e la deforestazione ”abbiano causato piu’ della meta’ dell’aumento di temperatura osservato”. Nell’intesa del G7 i sette leader si sono accordati sul mantenere l’aumento della temperatura media globale entro due gradi rispetto ai livelli preindustriali, cosa che alla Conferenza di Parigi sul clima a fine anno dovrebbe aprire la strada ad un accordo globale vincolante per fermare le emissioni di gas serra. Questo significa che non bisogna varcare la soglia di non ritorno, cosi’ come prospettato dagli esperti Onu che nel peggiore degli scenari hanno fatto presente per esempio come con un aumento di 4,8 gradi il livello del mare potrebbe salire di poco meno di un metro. Il report dell’Ipcc aveva tra i suoi obiettivi anche quello di essere posto come base di analisi per i decisori politici. Per salvare il Pianeta, viene spiegato dall’Ipcc, e’ urgente puntare verso un sistema economico in grado di abbattere la CO2, che tradotto significa ‘decarbonizzare’ l’economia. Per riuscire a stare entro di due gradi di aumento medio – hanno detto gli scienziati nella loro analisi – sarebbe necessario ridurre le emissioni di gas serra del 40%-70% entro il 2050, puntando su “nuovi modelli di investimento e su un’economia a basse emissioni di carbonio”. Ma il tempo stringe e per l’Ipcc ”resta poco tempo per riuscire a mantenere l’aumento della temperatura entro i 2 gradi centigradi” anche perche’ ”ritardare le azioni di contrasto al riscaldamento globale fara’ aumentare i costi”.
Fonte: meteoweb