Inizia la fase calda subtropicale
Al di là delle questioni di lana caprina, ovvero se il promontorio che ci accompagnerà per qualche giorno sarà più di origine oceanica o nord-africana, conta il fatto che le masse di aria al suolo proverranno per lo più da sud-ovest, ovvero dalle sponde meridionali del Mediterraneo. Le isoterme a 850 hPa si porteranno su tutto il paese sui +15°C/16°C, ovvero di circa 5°C sopra le medie del periodo. Al suolo si toccheranno picchi compresi tra i +32°C e i +35°C. Il vero problema potrebbe essere rappresentato dall'elevata umidità relativa, ovvero dall'afa.
Al di là delle questioni di lana caprina, ovvero se il promontorio che ci accompagnerà per qualche giorno sarà più di origine oceanica o nord-africana, conta il fatto che le masse di aria al suolo proverranno per lo più da sud-ovest, ovvero dalle sponde meridionali del Mediterraneo. Le isoterme a 850 hPa si porteranno su tutto il paese sui +15°C/16°C, ovvero di circa 5°C sopra le medie del periodo. Al suolo si toccheranno picchi compresi tra i +32°C e i +35°C. Il vero problema potrebbe essere rappresentato dall'elevata umidità relativa, ovvero dall'afa.
La svolta arriverà prima da est e poi da nord
Una goccia fredda posizionata sui Balcani sfrutterà l'indebolimento del promontorio subtropicale, a causa delle continue spiallate del fronte polare nord-atlantico, per avanzare verso ovest in direzione delle nostre regioni centro-meridionali. Tali infiltrazioni fresche daranno vita ad una fase instabile e temporalesca su tali regioni (fine settimana). Successivamente sembra probabile che la saccatura nord-atlantica riesca a scendere lungo il bordo orientale del blocco britannico per gettarsi sull'Europa centrale e da qui penetrare in Italia intorno al 10 giugno.
Una goccia fredda posizionata sui Balcani sfrutterà l'indebolimento del promontorio subtropicale, a causa delle continue spiallate del fronte polare nord-atlantico, per avanzare verso ovest in direzione delle nostre regioni centro-meridionali. Tali infiltrazioni fresche daranno vita ad una fase instabile e temporalesca su tali regioni (fine settimana). Successivamente sembra probabile che la saccatura nord-atlantica riesca a scendere lungo il bordo orientale del blocco britannico per gettarsi sull'Europa centrale e da qui penetrare in Italia intorno al 10 giugno.
Fonte: meteogiornale