Solo quasi 1.500 i morti in India per l’eccezionale ondata di calore che ha colpito il Paese asiatico, che ha fatto registrare il maggior numero di vittime per il caldo degli ultimi 20 anni. Lo Stato piu’ colpito e’ l’Andhra Pradesh, dove si sono raggiunti i 47 gradi e 1.020 morti dal 18 maggio. Ed e’ allarme negli ospedali dove i medici cercando di fronteggiare l’emergenza, ma “le corsie sono completamente piene”, ha riferito J V Subbarao, dottore al Rajiv Gandhi Institute for Medical Sciences, che non ha “mai visto qualcosa del genere, con cosi’ tante persone che arrivano gia’ decedute”.
I pazienti accusano mal di testa, vertigini e in alcuni casi deliri, sintomi dei colpi di calore. A pagare il prezzo piu’ alto sono poveri e anziani, inconsapevoli dei rischi che possono essere fatali se non curati. E anche nei bilanci, il loro numero e’ sottostimato visto che non sempre si recano in ospedale per morire. Vittime si registrano anche nel vicino Stato di Telangana, dove altre 340 hanno perso la vita, con temperature fino a 48 gradi, nello Stato orientale dell’Orissa, con 43 vittime, e altre 13 nel vicino bengala Occidentale. La causa dei decessi, secondo gli esperti, e’ da ricercare nell’improvvisa ondata di calore seguita ai mesi umidi di febbraio e marzo che hanno mantenuto le temperature basse. L’aumentata domanda di elettricita’ per l’aria condizionata ha portato a interruzioni di corrente in alcune parti della capitale, peggiorando la situazione. Le autorita’ hanno ordinato l’installazione di condizionatori nei rifugi per i senza tetto. Al momento le previsioni non danno sollievo, con poche speranze che la situazione meteo possa migliorare a breve nel nord dell’India, dove venti caldi e secchi hanno aggravato la situazione. L’arrivo dei monsoni nel Kerala, a sud, e’ previsto per il 30 maggio ma ci vorranno settimane perche’ giunga a dare refrigerio nelle aride pianure.Solo quasi 1.500 i morti in India per l’eccezionale ondata di calore che ha colpito il Paese asiatico, che ha fatto registrare il maggior numero di vittime per il caldo degli ultimi 20 anni. Lo Stato piu’ colpito e’ l’Andhra Pradesh, dove si sono raggiunti i 47 gradi e 1.020 morti dal 18 maggio. Ed e’ allarme negli ospedali dove i medici cercando di fronteggiare l’emergenza, ma “le corsie sono completamente piene”, ha riferito J V Subbarao, dottore al Rajiv Gandhi Institute for Medical Sciences, che non ha “mai visto qualcosa del genere, con cosi’ tante persone che arrivano gia’ decedute”.
I pazienti accusano mal di testa, vertigini e in alcuni casi deliri, sintomi dei colpi di calore. A pagare il prezzo piu’ alto sono poveri e anziani, inconsapevoli dei rischi che possono essere fatali se non curati. E anche nei bilanci, il loro numero e’ sottostimato visto che non sempre si recano in ospedale per morire. Vittime si registrano anche nel vicino Stato di Telangana, dove altre 340 hanno perso la vita, con temperature fino a 48 gradi, nello Stato orientale dell’Orissa, con 43 vittime, e altre 13 nel vicino bengala Occidentale. La causa dei decessi, secondo gli esperti, e’ da ricercare nell’improvvisa ondata di calore seguita ai mesi umidi di febbraio e marzo che hanno mantenuto le temperature basse. L’aumentata domanda di elettricita’ per l’aria condizionata ha portato a interruzioni di corrente in alcune parti della capitale, peggiorando la situazione. Le autorita’ hanno ordinato l’installazione di condizionatori nei rifugi per i senza tetto. Al momento le previsioni non danno sollievo, con poche speranze che la situazione meteo possa migliorare a breve nel nord dell’India, dove venti caldi e secchi hanno aggravato la situazione. L’arrivo dei monsoni nel Kerala, a sud, e’ previsto per il 30 maggio ma ci vorranno settimane perche’ giunga a dare refrigerio nelle aride pianure.
Fonte: meteoweb