Ormai ci siamo, l’estate sta per bussare alle porte del Mediterraneo sfornando la prima importante ondata di calore di stagione, capace di far impennare i valori termici fino a +8°C +10°C, localmente anche più, rispetto le tradizionali medie del periodo. La massa d’aria calda e molto secca in partenza dagli “arroventati” deserti della Libia occidentale e dell’Algeria centrale, durante il suo cammino verso il Mediterraneo centro-occidentale, verrà convogliata sulle nostre regioni dal robusto promontorio anticiclonico di blocco, di chiara matrice nord-africana (algerina), che si fra poco più di 24 ore si andrà ad affermare sulle regioni centro-meridionali.
Invadendo il bacino centro-occidentale del Mediterraneo le masse d’aria, di origine sub-tropicale continentale, in risalita dall’entroterra desertico algerino occidentale (chiarissima la lingua calda a 850 hpa che dall’Algeria si sposta in direzione delle nostre Isole Maggiori), interagiranno con le acque superficiali dei mari, ancora piuttosto fresche. Nonostante la presenza di mari ancora freddi la bolla di aria “rovente” in risalita dai deserti dell’Algeria centrale sarà talmente calda da determinare una brusca scaldata anche in quota, tanto che attorno i 1000 metri si potranno registrare valori di oltre +29°C +30°C. Soprattutto sulle nostre Isole Maggiori, dove il flusso sahariano d’estrazione desertica interesserà l’intera colonna troposferica, in particolare dai 1000 ai 5000 metri, con lo scorrimento di un flusso di aria calda e molto secca (presenza dell’”avvezione di spessore” che alimenta le ondate di calore).
Quella in arrivo sarà un’onda di calore “algerina” di media-forte intensità (eccezionale per la prima decade di Maggio) e di lunga durata, che nei prossimi giorni andrà ulteriormente ad intensificarsi, favorendo un ulteriore incremento dei valori termici che in alcune località si porteranno ben oltre la soglia dei +35°C +36°C, con possibili picchi di oltre i +38°C +39°C, forse anche +40°C, nelle località più interne (riparate dall’azione mitigatrice delle brezze marine) della Sardegna e della Sicilia. Senza alcun tipo di esagerazione ci troveremo a fare i conti con un evento a dir poco “eccezionale” per questo periodo dell’anno. Talmente eccezionale che potrebbe essere scritto negli annali climatologici visto che nei prossimi giorni si rischiano di toccare i primi picchi di +39°C +40°C più prematuri nella storia climatologica d’Europa.
Se nelle giornate di martedì 5 e mercoledì 6 Maggio le località più interne dell’entroterra ennese, siracusano e catanese riusciranno a sfondare, seppur per pochi decimali, il fatidico muro dei +40°C all’ombra, grazie al locale contributo “favonico”, con molta probabilità si tratterebbe dei primi +40°C più prematuri mai toccati sul suolo europeo. Difatti, nella prima decade di Maggio, sia l’Andalucia che l’area del murciano, le terribili concorrenti delle nostre località siciliane (in quanto a potenziale termico), non sono riuscite, finora, ad oltrepassare i +40°C. Nessuna stazione ufficiale, a norma internazionale, ha mai superato i +40°C all’ombra in questo periodo dell’anno. Nemmeno quelle secondarie e regionali. Quindi se nella prossima settimana, una di queste località della Sicilia orientale riuscirà a registrare una temperatura massima di oltre i +40°C, si stabilirebbero i primi +40°C più prematuri mai raggiunti nel territorio europeo. Un record che rimarrà scritto nella storia della climatologia del vecchio continente.
Fonte: meteoweb