Il catastrofico incendio divampato ieri nel cuore del Portogallo, a Pedrogao Grande, nel distretto di Leiria che si trova nell’area centro occidentale del Paese, a circa 50 chilometri da Coimbra, è il primo campanello d’allarme di un’estate che si prospetta infernale per gran parte d’Europa, Italia compresa. Stiamo vivendo già da oltre un mese impressionanti anomalie di caldo spaventoso, sui livelli del 2003 per gli assetti barici e la configurazione sinottica sul territorio Europeo e Mediterraneo.
Nell’incendio del Portogallo hanno perso la vita almeno 57 persone (ultimo dato accertato), ma ci sono altri 59 feriti (di cui alcuni in gravi condizioni) e numerosi dispersi. Almeno 30 vittime sarebbero automobilisti e passeggeri rimasti bloccati nei loro mezzi per le fiamme e finiti carbonizzati, mentre erano in fuga dal grande rogo. In base alle prime indagini il rogo si sarebbe innescato per cause naturali, in seguito alla caduta di fulmini su di un area boschiva resa secca dalla alte temperature – fino a oltre +40°C – di questi giorni in Portogallo. Non si tratta, quindi, di piromani all’opera ma di fenomeni meteorologici estremi provocati proprio dal caldo anomalo di quest’inizio estate 2017.
Le operazioni di spegnimento dell’incendio sono rese particolarmente complesse dal forte vento sulla zona e uno dei responsabili dei vigili del fuoco parla di una situazione di una “gravita’ mai riscontrata in 50 anni di lotta agli incendi”. Molti focolai restano attivi e sono numerose le persone evacuate dalle abitazioni della zona. Il Commissario Ue per la gestione delle crisi, Christos Stylianidis, ha annunciato l’attivazione del meccanismo di protezione civile e di aiuti europeo.
Ieri, Sabato 17 Giugno, in Portogallo era stata una giornata caldissima fin sulle coste atlantiche. La temperatura, infatti, aveva raggiunto i +43°C a Beja ed Evora, i +42°C a Montijo, +41°C a Lisbona e Castelo Branco, i +40°C a Portalegre, i +39°C a Coimbra. Anche oggi continua a fare molto caldo: nella notte le temperature minime si sono fermate a +25°C a Lisbona, Faro e addirittura a Penhas Douradas, una località sciistica situata a 1.400 metri di altitudine sul livello del mare.
Questo gran caldo continuerà anche nei prossimi giorni: una nuova ondata di calore sub-tropicale spinta dall’Anticiclone Africano interesserà tutto il Mediterraneo centro/occidentale nella settimana del Solstizio d’Estate, portando temperature nuovamente superiori ai +40°C su Portogallo, Spagna e stavolta anche in Italia, più diffusamente rispetto ai picchi raggiunti nei giorni scorsi in Sardegna e Sicilia. Anche in Italia la situazione è critica per la siccità che sta interessando da mesi gran parte del territorio, soprattutto il Centro/Nord e le Regioni tirreniche, con razionamenti d’acqua e campi completamente secchi. Un serio rischio che si possano sviluppare episodi analoghi a quello, drammatico, del Portogallo. Per un’estate che – come scriviamo da tempo – si prospetta davvero infernale.
Fonte: meteoweb