Dopo il tornado F4 dell’8 luglio sulla Riviera del Brenta e il downburst di sabato 1 agosto a Firenze, un altro evento estremo scuote l’estate tropicale dell’Italia: stavolta il più grave in termini di perdite delle vite umane (3 vittime accertate fino al momento, si continua a scavare nella ricerca di altri dispersi). Ieri sera dei temporali hanno colpito l’alto Veneto, proprio sulle Dolomiti.

Le precipitazioni non sono state particolarmente abbondanti (Cortina d’Ampezzo e Sappada
18mm, Santo Stefano di Cadore
15mm, Malga Ciapela
11mm, Domegge di Cadore
10mm, Faloria
9mm, Falcade
8mm) ma concentrate in pochi minuti proprio come negli eventi tipicamente tropicali. Non è importante se cadano pochi o tenti millimetri, ma è importante in quanto tempo ciò accada. Se vengono giù
18mm di pioggia in 10 minuti, gli effetti sul territorio possono essere più devastanti rispetto a
100mm che cadono in due ore.

Il maltempo di ieri sera ha colpito la
Valle del Boite tra Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore: l’evento più disastroso è stato provocato dall’esondazione del
torrente Rusecco che ha fatto tracimare un bacino di contenimento travolgendo numerose automobili. Un’altra frana s’è verificata alle pendici del
monte Antelao e ha bloccato la
statale Alemagna, isolando così per ore sia Cortina d’Ampezzo che altre importanti località dolomitiche.
Gravi danni anche a Cancia (Borca di Cadore) e in altre località, con tanto di danni anche agli impianti sciistici.
Fonte. meteoweb