Il caldo intenso si sposta verso le pianure di Bielorussia e Russia europea, frantumati diversi record.
Mentre l’Italia si prepara a vivere una fase di tempo marcatamente instabile che contribuirà a mettere fine alle condizioni di onda di calore da tempo presenti su gran parte del nostro territorio nazionale, la vasta bolla di aria calda e secca risalita sul bacino centrale del Mediterraneo è risalita verso il cuore dell’Europa centro-orientale, fra Germania orientale, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Bielorussia e ovest dell’Ucraina, dove si sono vissute giornate veramente “bollenti”, con temperature che localmente anno sfiorato la soglia dei +40°C.
Pur rimanendo dietro il tremendo 2003 l’estate del 2015 è riuscita a scrivere una nuova pagina della storia climatica europea. Dopo i vari record di caldo stracciati tra Spagna, Francia, Germania e persino su diverse località alpine (in questo caso parliamo di record mensili), ieri sono caduti i primi record assoluti di caldo pure sull’Europa orientale, fra Bielorussia e Lituania. Difatti nella giornata di ieri Minsk, la capitale bielorussia, dopo un pomeriggio particolarmente “rovente” con sole a picco e ventilazione prevalentemente assente nei bassi strati, ha fatto registrare una temperatura massima di ben +35,8°C, valore che batte il precedente record assoluto di caldo. Sempre in Bielorussia notevolissime le temperature massime di oltre i +35,5°C archiviate sia a Brest che a Slavgorod, dove il gran caldo ha creato non pochi disagi per la popolazione locale, non abituata a convivere con simili temperature.
Ma la bolla di aria calda e secca, di lontane origini sahariane, non ha risparmiato neppure la vicina Lituania e gli Oblast’ della Russia più sud-occidentale, con valori giunti ben oltre il muro dei +35°C +36°C all’ombra. Su tutti spiccano i +35,3°C di Kaunas, in Lituania, che stabiliscono il nuovo record assoluto di caldo per la rispettiva stazione. Il caldo record non ha risparmiato neanche il territorio russo che non è rimasto immune dai record, data anche la notevole estensione (spaziale) dell’onda di calore che dall’entroterra desertico algerino, dopo aver attraversato il Mediterraneo centrale e le Alpi, si è spinta fino alla Polonia e al mar Baltico meridionale. L’unico record stabilito in Russia è proprio quello di Bajandaj che con una massima giornaliera di ben +35,8°C ha letteralmente abbattuto il suo precedente record di caldo assoluto. Dal punto di vista sinottico l’intensa onda mobile di calore, proveniente dall’entroterra desertico algerino, dopo aver “arroventato” il clima su gran parte dell’Italia, Alpi, Svizzera, Austria, Germania, a seguito dell’approfondimento di una estesa saccatura che ha posizionato il proprio asse principale fra il Regno Unito e la Francia, si è spostata gradualmente verso est, iniziando a coinvolgere un po’ tutti i paesi della MittelEuropa, dalla Repubblica Ceca alla Polonia, l’Ungheria, la Slovenia, la Slovacchia, la Bielorussia, l’ovest dell’Ucraina, la Russia sud-occidentale e la Lituania.
Con la graduale rotazione verso levante dell’imponente promontorio anticiclonico “interciclonico” eretto oltre i 60° di latitudine nord, buona parte dell’aria molto calda e rovente che negli ultimi giorni si è accumulata sopra i bassopiani e le pianure della Germania, grazie all’azione dell’intenso soleggiamento diurno, si è poi mossa gradualmente verso est, interessando Germania orientale, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Bielorussia e ovest dell’Ucraina. In questa vasta area l’afflusso di questa enorme bolla di aria calda, caratterizzata da isoterme di oltre i +20°C +22°C alla quota isobarica di 850 hpa (valori davvero eccezionali), ha determinato un significativo incremento delle temperature massime che si sono portate sopra i +35°C +36°C, con picchi possibili di oltre +37°C +38°C sulla Germania centrale, e localmente, nei punti più infossati e maggiormente “schermati” dalla ventilazione, come nel caso della Baviera o nell’area intorno Francoforte, dove non sono mancate punte isolate di +39°C +40°C.
All’intensa avvezione di aria molto calda, di lontane origini sub-tropicali continentali, si sono sommati gli effetti dell’intensa insolazione diurna, che proprio nel mese di Luglio raggiunge la massima intensità. Le condizioni meteo/climatiche e ambientali locali erano più che favorevoli per l’abbattimento di diversi record assoluti di caldo, specialmente sulla Germania, dato lo scorrimento in quota di una massa d’aria molto calda d’estrazione sub-tropicale continentale, le intense “Subsidenza atmosferica” (lenti moti discendenti in seno alla colonna d’aria) che hanno schiacciato l’aria nei bassi strati, surriscaldandola ulteriormente, e il prolungato soleggiamento diurno che ha trasformato i bassopiani e le pianure germaniche in autentici forni a cielo aperto.
Fortunatamente dopo il picco di ieri la situazione dovrebbe cominciare lentamente a migliorare, anche se il campo termico nei bassi strati si manterrà abbondantemente sopra le tradizionali medie del periodo. Inoltre, durante la prossima settimana, l’irrompere di impulsi di aria più temperata e molto umida, provenienti dal nord Atlantico, cominceranno ad affluire dalle Isole Britanniche verso la Francia, l’Olanda, il Belgio, la Danimarca, la Germania e la Repubblica Ceca. Quest’aria più temperata, ma molto umida, penetrerà sui bassopiani della Francia, Belgio, Germania e Polonia, scalzando bruscamente verso l’alto le masse d’aria molto calde accumulate nei bassi strati, sopra i bassopiani dell’Europa centro-occidentale, attraverso violenti moti convettivi.
L’interazione fra le differenti masse d’aria (quella oceanica contro quella molto calda sub-tropicale) originerà forti contrasti termici che favoriranno lo sviluppo di forti temporali (dato l’enorme carburante a disposizione anche possibili “supercelle” tra Francia settentrionale e Germania centro-settentrionale) non appena il primo sistema frontale o fronte freddo atlantico scivolerà di latitudine verso il vecchio continente.
Fonte: meteoweb