La prima ondata di fresco post-estiva investe la Russia europea, temperature sotto i +10°C in molte città russe
Dopo le continue avvezioni calde giunte fino al cuore del Polo Nord, come vi avevamo accennato nelle scorse settimane, sul mar Glaciale Artico si è assistito ad un nuovo cambio di circolazione indotto dal progressivo raffreddamento, fra la Groenlandia e l’Arcipelago Artico canadese, facilitato da una diminuzione del soleggiamento alle latitudini artiche. Questo lento ma graduale raffreddamento delle masse d’aria presenti sopra l’Artico sta favorendo anche la discesa delle prime avvezioni di aria fresca in direzione del nord della Siberia e sulle pianure della Russia europea.
Proprio in questi giorni una avvezione di aria molto fresca, per non dire fredda, di origini artiche, ha investito in pieno la Russia europea, dagli Urali alla Repubblica di Carelia, determinando un brusco calo termico dalle coste affacciate sul mare di Barents fino all’area di Mosca e alle città della Russia centrale. Questa ondata di aria più fresca che ha riportato un po’ di frescura sulla Russia europea, mettendo fine all’interminabile ondata di calore che per settimane ha mantenuto i termometri su valori ampiamente superiori ai +32°C +34°C, si è sviluppata lungo il bordo più orientale del promontorio anticiclonico “interciclonico”, che dall’Europa centro-orientale si è poi spostato fino alla Finlandia. La presenza di questo promontorio anticiclonico di blocco che dal mar Baltico, attraverso la Finlandia, si estende con i propri elementi più settentrionali fino al mare di Barents, oltre a fungere da blocco al flusso perturbato principale giunto al traverso dell’Europa nord-orientale, è riuscito a risucchiare dall’Artico russo masse d’aria piuttosto fredde, soprattutto nella media troposfera, che si sono poi canalizzate lungo il margine più orientale di questa struttura anticiclonica, scivolando dal mare di Barents e dalla Novaja Zemlja fino alla Russia centrale, attraverso un flusso di moderate correnti da Nord e N-NE che hanno scacciato via l’aria calda preesistente nei bassi strati, pulendo il cielo.
L’analisi sinottica sull’area euro-atlantica mette in evidenza come il promontorio anticiclonico “interciclonico”, esteso dal Baltico al mar di Barents, sia circondato, lungo i suoi lati, da ben due differenti circolazioni cicloniche, piuttosto vaste e ben supportate in quota, nella media troposfera, da un minimo di geopotenziale e da massimi di vorticità positiva, ben alimentati dal passaggio del ramo discendente del “getto polare”, che presenta un andamento più meridiano. La prima profonda depressione si trova localizzata sul vicino Atlantico, a sud-ovest dell’Islanda e tende ulteriormente ad approfondirsi spostandosi verso levante. L’altro vortice depressionario, colmo di aria fredda continentalizzata, è attivo sopra la parte sud-orientale della Russia europea, vicino il confine con il Kazakistan, e continua a spingere un esteso blocco di aria fredda, aspirata dal mare di Barents, in direzione delle vaste distese pianeggianti della Russia europea, dove è in atto un significativo calo dei valori termici, che investe soprattutto la Russia europea, parte dell’Ucraina orientale e la Bielorussia.
La profonda depressione, a carattere freddo, presente sopra la Russia meridionale, fra domani e mercoledì, tenderà a spingersi verso il Kazakistan settentrionale, posizionando il proprio minimo, sotto i 999 hpa, a ridosso delle steppe kazake. Con questo particolare posizionamento il ciclone extratropicale, riempito di aria fredda in quota, di origine polare continentale, favorirà un ulteriore propagazione verso sud delle masse d’aria fredde, fino alla Russia meridionale, dove l’afflusso di aria più fredda sopra il velo di aria calda e molto umida stagnante nei pressi del suolo produrrà una attività convettiva sparsa, favorendo lo sviluppo di addensamenti cumuliformi che potranno dare la stura a rovesci e temporali a carattere sparso.
Le temperature, nel frattempo, subiranno un ulteriore calo, soprattutto sulla Russia europea, dove nelle ore notturne si scenderà sotto i +10°C +9°C, col rasserenamento dei cieli e l’indebolimento della ventilazione settentrionale. A Mosca stamattina, con l’arrivo dei freschi venti da Nord in scivolamento dal mare di Barents, la colonnina di mercurio è scesa sotto i +10°C. Minime inferiori ai +10°C si sono registrate anche in molte altre città della Russia centrale nella mattinata odierna. Nell’estremo nord ella Russia europea, non lontano dalle coste artiche, cominceranno a presentarsi le situazioni idonee alle prime deboli gelate, per inversione termica. Ad inizio della prossima settimana, sopra le distese pianeggianti sarmatiche, si registreranno temperature più consone per il mese di Settembre. Segno che il cambio di stagione è sempre più vicino.
Fonte: meteoweb