In un nostro articolo del 27 gennaio u.s., dal titolo "Inverno finito?" e ancora in home page nella Rubrica "tendenza stagionale"
"….non siamo del parere che l'inverno sia finito per 3 motivi:
1. il vortice polare stratosferico si sta orientando verso l'Europa ove potenzialmente potrebbe dare luogo ad un irruzione fredda dopo il 10 febbraio;
2. in presenza dì El Niño la NAO (North Atlantic Oscillation) tende ad essere negativa - e quindi favorevole ad irruzioni fredde fino alle Medio-bassa latitudini - nella seconda parte dell'inverno;
3. negli inverni più recenti il crudo inverno anche in Italia si avvertito spesso tardi, ovvero in febbraio e, talvolta, in marzo."
Era soprattutto il primo punto quello sui cui poggiavamo la nostra previsione perché è quasi sempre avvenuto in inverno che ad ogni spostamento del gelido Vortice Polare Stratosferico (VPS) verso il Contenete europeo, seguisse una robusta irruzione di aria artica verso le Medio-Basse latutidioni fino all'Italia.
Ebbene ad oggi, come previsto dal prestigioso modello europeo ECMEWF, lo spostamento, ipotizzato il 27 gennaio, del gelido VPS verso l'Europa è già in atto sotto la possente spinta dell'anticiclone canadese.
Ma - ed è qui la nota dolente - non è avvenuta alcun outbreak di aria artica verso l'Europa centro-meridionale.
Il motivo?
Un…imprevisto: il VPS non si è potuto espandere verso le Medio-Basse latitudini dell'Europa perché schiacciato, a mò di… salsicciotto" - tra l'anticiclone canadese da una parte e dall'anticiclone siberiano dalla parte opposta
Ecco perché il vortice polare sull' Europa è rimasto confinato sull'alte latitudini europee, con un forma molto schiacciata nel verso dei paralleli e con il polo del freddo sull'Estrema Siberia. orientale.
Vi sono speranze nei 10 giorni che il VPS possa allungarsi verso le Medio-Basse latitudini dell'Europa?
Ebbene, proseguirà la spinta verso l'Europa da parte del robusto anticlone canadese europeo verso Europa, tanto l'anticiclone in questione conquisterà anche il polo Nord. Ma nonostante ciò il VPS, almeno nei prossimi 10 giorni seguiterà a rimanere allungato verso i paralleli e ancora ancorato alle alte latitudini del continente. Il nucleo più freddo tra 10 giorni sarà prossimo al Regno unito ma le correnti occidentali tenderanno a trascinare l'aria gelida di tale nucleo verso il Baltico (freccia gialla) piuttosto che verso più basse latitudini.
Però basta un "nonnulla" perché quel vasto lago di aria artica - ora confinato nei prossimi 10 giorni s tra Regno Unito, Scandinavia, Danimarca, Baltico - possa essere trascinato Sud fino all'Italia e questo perché adesso non vi è più l'effetto contrastante dell'anticiclone siberiano.
Insomma si prospetta uno scenario simile a quello che ai primi di gennaio aveva portato timide nevicate anche in pianura sul Nord Italia.
Quale potrebbe il "nonnulla" capace di trascinare tra 10-15 giorni l'aria artica verso l'Europa centro-meridionale?
Ebbene, come avvenne ai primi di gennaio, basterebbe un bel robusto ciclone Nord Atlantico che arrivi integro fino al Baltico,e da qui poi spinga, lungo il suo bordo occidentale, le gelide correnti artiche verso la Germania e i Balcani.
Un simile evento non solo è possibile ma gode di buone probabilità, tanto più che anche la NAO è prevista negativa nella seconda decade del mese in corso.
Fonte: meteogiuliacci