E’ stata una domenica pomeriggio pazzesca su Roma e provincia: dopo un weekend umido, nuvoloso e molto caldo a causa di un forte vento di libeccio proveniente dal mar Tirreno, l’atteso fronte temporalesco è arrivato come ampiamente previsto intorno alle ore 17:00 e – proprio così come era previsto con almeno tre giorni d’anticipo – s’è abbattuto sulla zona della Capitale con fenomeni meteo estremi, a causa dei forti contrasti termici tra l’aria fredda in arrivo alle alte quote dell’atmosfera, e il caldo persistente ai bassi strati. Nonostante l’assenza del sole, infatti, a Roma oggi c’erano ben +21°C quando il fronte freddo è giunto da Nord/Ovest, e di conseguenza ha scatenato il putiferio.
In centro città ha diluviato con picchi di 33mm di pioggia, e il vento ha sfiorato gli 80km/h provocando gravi danni soprattutto per gli alberi sradicati. Un’estesa Shelf Cloud ha solcato i cieli della capitale (vedi gallery a corredo dell’articolo), ma visto quello che è successo in periferia, possiamo dire che a Roma è andata molto bene perchè poteva essere l’apocalisse.
Infatti ben due tornado hanno interessato la periferia settentrionale e nord/occidentale della città. In modo particolare uno, quello che ha percorso molti chilometri da Anguillara Sabazia a Cesano, è arrivato alle porte di Roma: se avesse raggiunto il centro più densamente abitato, il bilancio sarebbe molto più grave rispetto a quello attuale. Che è comunque drammatico: due morti e almeno 20 feriti, oltre a danni ingentissimi.
Un tornado, di cui non sono ancora disponibili immagini dirette, ha colpito Ladispoli in modo violentissimo con alberi sradicati e palazzi letteralmente sventrati, lo scenario della cittadina litoranea sembra quello di un bombardamento. Il tornado è arrivato dal mare e s’è dissolto proprio su Ladispoli, senza interessare altre aree.
L’altro, invece, è quello di cui abbiamo tantissimi video e molte fotografie: è nato sul lago di Bracciano, appunto ad Anguillara, e ha percorso tutta la periferia nord romana, da Braccianense a Osteria Nuova, transitando dal Centro Ricerche Casaccia, il più grande e importante laboratorio scientifico dell’ENEA, per poi abbattersi in modo violentissimo su Cesano, dove purtroppo ha provocato anche una vittima.
A perdere la vita a causa del tornado un giovane indiano di 25 anni a Ladispoli e un 74enne a Cesano. Il ragazzo è stato colpito da un cornicione che si è staccato da una chiesa di via Ancona a Ladispoli, sul litorale. Mentre a Cesano l’uomo anziano è morto schiacciato da un albero: era un maresciallo dell’Esercito in pensione e secondo quanto si è appreso, si trovava in via Senio all’interno di un locale adibito a rimessa. Il 118 di Roma ha soccorso nella cittadina di Ladispoli diversi feriti, fortunatamente nessuno in pericolo di vita. Cinque persone erano residenti in due palazzine danneggiate dal tornado, mentre altri abitanti degli stessi stabili hanno raggiunto l’ospedale con mezzi propri. Due persone a Cerveteri, sempre sul litorale laziale, si trovavano in un ristorante dove il vento forte ha infranto la vetrata e le ha lievemente ferite. Una donna è stata soccorsa, invece, a Fiumicino per un albero che ha colpito la sua auto. Difficoltà anche per i mezzi di soccorso che hanno operato in zona. A Ladispoli un’ambulanza è stata infatti colpita da un albero. Danneggiata la caserma dei carabinieri e una palazzina è stata letteralmente sventrata dalla tromba d’aria che ha provocato danni anche alla linea elettrica della stazione ferroviaria e la caduta di oggetti sui binari. Il traffico dei treni è stato sospeso per circa un’ora e poi parzialmente riattivato. E domani a Ladispoli le scuole rimarranno chiuse su disposizione del sindaco.
Tornado Roma, le drammatiche testimonianze degli abitanti di Ladispoli
La testimonianza di una donna di Ladispoli, Mara Ciavarella, mette i brividi. In un’intervista all’ANSA, la donna ha detto che “le tegole volavano dal tetto come proiettili, i palazzi sembravano bombardati. Sono state scene apocalittiche“. “Mai vista una cosa del genere“, le fa eco Riccardo, un altro cittadino. “Ci sono volate tutte le tegole dal tetto, piombavano in strada come dei proiettili tanto che hanno rotto i vetri della casa e della macchina – riferisce Mara -. Io ero fuori a ritirare i panni quando ho visto questo mulinello che arrivava velocissimo. Io, mio marito e i miei bambini piccoli ci siamo spaventati tanto che siamo scappati nel seminterrato. I nostri vicini hanno il muretto del giardino distrutto. Nei muri esterni degli edifici ci sono dei pezzi mancanti“. “Non avevo mai visto una cosa del genere – ammette Riccardo -. Nel pomeriggio si sentiva un rumore molto forte e innaturale e ho capito che stava arrivando qualcosa di strano…Nel centro storico di Ladispoli i palazzi sembrano bombardati, con ringhiere e pezzi di scaldabagni volati. Nei parabrezza delle auto si sono conficcati detriti – continua – macchine lesionate o ribaltate. La cosa che mi ha piu’ impressionato e’ vedere una gru di un rimessaggio di barche caduta su un ponte pedonale, fortunatamente non c’era nessuno…“. Dopo il tornado ha parlato pure il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta: “è entrato dal mare e ha attraversato tutto il centro cittadino. Speravo non facesse tanti danni e invece c’è stato un morto, dieci feriti di cui tre gravi, circa 100 abitazioni danneggiate. Sono caduti centinaia di alberi che hanno danneggiato macchine. Le abitazioni per lo più hanno avuto danni a infissi e ringhiere, in un edificio – fortunatamente non abitato – a causa della tromba d’aria è caduta una parete. Poi ci sono state automobili spostate di 50 metri e barche sollevate. Per ora non ci sono abitazioni che riteniamo da evacuare ma per chi volesse abbiamo allestito la palestra comunale per dormire stanotte“.
In base ai danni verificatisi a Ladispoli, il tornado è da classificare tra la categoria F2 ed F3 della Scala Fujita, con venti che probabilmente all’interno del vortice hanno superato i 200km/h, forse anche in modo abbondante.
Questi fenomeni non sono affatto rari in Italia: da Taranto a Venezia, dal Brenta ad Acireale fino al recentissimo evento di Frattaminore, solo negli ultimi anni se ne sono verificati numerosi, tutti drammatici con morti e distruzione. Avventurarsi in facili populismi sui cambiamenti climatici sarebbe troppo semplice (e scientificamente scorretto). Non esistono studi che certifichino in modo certo l’aumento di questi fenomeni negli ultimi decenni. Certamente quello che sappiamo è che nella storia ci sono sempre stati, in molte zone d’Italia. Anche Roma è stata più volte devastata da violenti tornado, come documenta l’antichissima storia della Capitale colpita da eventi analoghi cinquanta, cento, duecento, cinquecento, mille e duemila anni fa.
Come per i terremoti, l’unica arma che abbiamo è la prevenzione. Con una differenza: questi fenomeni si possono prevedere. In modo preciso con pochissimo preavviso, ma quando sussistono le condizioni si può intuire con diversi giorni d’anticipo. E anche per oggi erano previsti, basti leggere le previsioni dei giorni scorsi. Ciò che manca è la consapevolezza popolare, a cui troppo spesso si sostituisce l’incoscienza. Manca una cultura scientifica di base che consenta di capire come funziona l’atmosfera, cosa ci si deve attendere in determinate situazioni e come difendersi.
Fonte: meteoweb