E' da giorni che stiamo monitorando, con dovizia di particolari, le complesse dinamiche atmosferiche. E' da giorni che si sottolinea come alcuni pattern climatici e il Vortice Polare Stratosferico risultano ben distanti da quel che è avvenuto negli ultimi anni. Soffermandoci un attimo sul Vortice Polare, sembra preda di un autentico sconvolgimento al punto che alcuni esperti si spingono nell'ipotizzare la sua imminente rottura! Se ciò accadesse rappresenterebbe un precedente quasi storico, visto che l'ultimo novembre in cui accadde qualcosa di simile risale agli anni '50.
Non meno importante è l'anomalia termica negativa su gran parte dell'Asia e delle aree circostanti l'Europa. Anomalie di circa 27 °C rispettiamo alle medie di riferimento per questo periodo dell'anno. La Siberia è un vero e proprio freezer, con possenti anomalie termiche negative e una copertura nevosa impressionante (da record). Non si è ancora nel cuore dell'inverno, ma in molte aree siberiane ci si è già dentro da giorni. Si stupisce anche uno dei più importanti studiosi dei vari pattern climatici, Judah Cohen.
Anche i paesi scandinavi, pur con fluttuazioni termiche importanti, hanno già subito ondate di freddo: la più eclatante ha portato una fortissima nevicata su Stoccolma e zone limitrofe esattamente una settimana fa. Dati alla mano è stato l'episodio più intenso, per l'inizio di novembre da 111 anni anni.
Di contro l'Artico continua a registrare pesantissime anomalie termiche positive. Questi enormi contrasti termici potrebbero favorire il mantenimento di un indice AO negativo, AO che a sua volta dovrebbe ripercuotersi sul Vortice Polare esaltandone la debolezza già in atto. E solitamente quando si riscalda la zona artica si raffredda l'Europa...
Per concludere vorremmo farvi vedere un'altra mappa. Si tratta dei venti medi zonali a 10 hPa 65°N. La linea rossa rappresenta la previsione e guardate cos'è previsto per la prima decade di dicembre: un autentico crollo! Si andrebbe addirittura in territorio negativo, ma quel che importa è il risultato finale: niente correnti atlantiche... occhio quindi alle sorprese che i modelli deterministici potrebbero mostrarci fra qualche giorno.
Fonte: meteogiornale