L’avvezione di aria fredda, di origine polare marittima continentalizzata, che in queste ore sta interessando i paesi dell’Europa orientale e la Russia è un chiaro segnale di un imminente cambiamento che entro il prossimo fine settimana coinvolgerà anche il nostro paese e il bacino del mar Mediterraneo. Attualmente, analizzando le ultime moviole satellitari a nostra disposizione, notiamo come sull’area euro-atlantica il flusso perturbato principale con continui a scorrere, con il suo corpo centrale, a ridosso dei 50° di latitudine nord. Entro la prossima settimana, a partire dalla giornata di giovedì, il flusso perturbato principale comincerà, gradualmente, ad abbassarsi ulteriormente di latitudine, ridossandosi alle Alpi.
A questo significativo abbassamento di latitudine del flusso zonale, che entra dal nord Atlantico, si assocerà un significativo apporto di masse d’aria fredde, di stampo polare marittimo, che dal mar di Norvegia si incuneerà sul mar del Nord, per versarsi sopra le pianure dell’Europa centrale. Le isoterme sotto i +0°C a 850 hpa, torneranno a scivolare in Europa, cominciando ad addossare gran parte di queste masse d’aria fredda, polare marittima, subito dopo continentalizzata, a nord delle Alpi. Questo abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale costringerà il promontorio anticiclonico sub-tropicale, preesistente fra la Spagna e l’Italia meridionale, a cominciare ad arretrare verso l’entroterra desertico algerino e marocchino, mantenendo la propria cupola a sud della catena montuosa dell’Atlante Telliano.
Il ritiro della figura anticiclonica provocherà un conseguente calo dei valori di geopotenziale a 500 hpa sull’intero bacino del Mediterraneo, agevolando l’ingresso delle saccature oceaniche, con conseguenti apporti di aria fredda, fino al cuore del “mare Nostrum”. Nel corso della prossima settimana l’erezione, verso latitudini più settentrionali, del promontorio anticiclonico dinamico sull’Atlantico orientale, tenderà ad imprimere un flusso che presenterà maggiori caratteristiche meridiane fra Scandinavia, Europa centrale e bacino centrale del mar Mediterraneo, dove si andranno ad affermare correnti con una marcata direttrice nord-occidentale. La temporanea meridianizzazione del flusso perturbato principale, fra Europa centrale e Mediterraneo, andrà a costruire un’ampia saccature colma di aria fredda sub-polare marittima, ben riscontrabile nell’analisi delle mappe a 500 hpa e 250 hpa, che nel corso della giornata di domani penetrerà sul settore centro-occidentale del mar Mediterraneo, iniziando a interessare più direttamente le nostre regioni centro-settentrionali.
Tale saccatura, allungando il proprio corpo fino al Tirreno e alle regioni centrali, nel corso del prossimo settimana subirà un parziale “stretching” pronta ad andare alla deriva lungo i mari italiani. L’isolamento di questa circolazione depressionaria, in progressivo approfondimento, oltre a rendere il tempo particolarmente instabile, con piogge e nevicate sui rilievi, inasprirà in maniera significativa il “gradiente barico orizzontale” fra l’Adriatico e il mar di Sardegna, consentendo una notevole intensificazione della ventilazione dai quadranti settentrionali sulle regioni del nord, mentre sostenuti venti, dapprima di libeccio e dopo di ponente, interesseranno le regioni del centro-sud e la Sicilia.
Al contempo la depressione spostandosi in direzione delle nostre regioni meridionali, nel corso del prossimo weekend, avrà il merito di scavare un “canale di aria fredda polare marittima continentalizzata”, con il risucchio di masse di aria fredda, ormai del tutto continentalizzate nei bassi strati, che dalla Repubblica Ceca e dalla pianura Ungherese si muoveranno verso le Alpi Dinariche, sfociando in seguito sulle nostre regioni centro-settentrionali attraverso una tesa ventilazione dal primo quadrante che avrà il merito di determinare un brusco calo delle temperature, anche dell’ordine dei -6°C -7°C, localmente anche più, rispetto i valori sopra le medie registrati in queste miti giornate novembrine.
Insomma, finalmente si tornerà su cifre decisamente più consone per il mese di Novembre, se non addirittura anche al di sotto delle medie di riferimento. Ma per avere ulteriori dettagli non ci resta che aggiornarci nei prossimi giorni, quando il quadro previsionale, in merito all’intensità e alla traiettoria di questa ondata di fredda, sarà decisamente più chiaro, presentando un elevato “indice di affidabilità”.
Fonte: meteoweb