Stavolta non stiamo commentando un’improbabile ingrandimento su pochi pixel di una fotografia scattata da rover e lander su Marte che immortala oggetti dalla forma di umanoidi o animali. Stavolta, insomma, stiamo facendo sul serio. Su Marte scorre acqua salata, nei mesi estivi che sono quelli più caldi: l’annuncio della NASA soprattutto in Italia non ha avuto particolare rilevanza forse perchè in pochi riescono a capire quant’è importante questa scoperta.
Non stiamo certamente parlando di marziani o di emigrare in massa su Marte. Almeno per ora. Ma certamente abbiamo una conferma delle rivoluzionarie teorie già documentate sin dal 1854 prima dallo scienziato ingleseWilliam Whewell e poi anche dall’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli. Presi per visionari, avevano ragione.
“Marte non è il secco e arido pianeta che pensavamo in passato“, hanno detto gli scienziati della NASA. “Oggi stiamo rivoluzionando le nostre conoscenze su questo pianeta. Le nostre sonde stanno trovando che c’è molta umidità nell’aria e anche nel suolo” hanno aggiunto gli esperti. Alcune fotografie hanno mostrato letti di antichi fiumi, con isole che sorgevano al loro interno.
Le osservazioni della sonda Curiosity, che ha raggiunto il Pianeta Rosso nel 2012, hanno fornito una prova della passata esistenza di corsi acqua sulla superficie di Marte, riprendendo immagini di affioramenti rocciosi interpretabili come sedimenti fluviali. Adesso anche l’acqua nelle striature fino ad ora “misteriose”, e gli scienziati sono sempre più’ convinti che in alcune aree del Pianeta Rosso possano celarsi forme di vita marziane, probabilmente microbi alofili come quelli presenti nel deserto di Atacama, una zona della Terra con condizioni atmosferiche simili a quelle di Marte.
Una scoperta eccezionale, che può rivoluzionare la nostra storia sia nel passato che nel futuro. Perché ci sono ancora tanti misteri sull’origine della vita sulla Terra, e soprattutto adesso con ancor più convinzione la scienza si concentrerà sulle prossime missioni di esplorazione spaziale. E’ già tutto pronto per la missione ExoMars, un progetto di esplorazione robotica del pianeta Marte sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dall’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos). ExoMars prevede il lancio di un orbiter e di un dimostratore di ingresso, discesa e atterraggio nel 2016, e di un rover nel 2018. Nelle aree individuate, infatti, potrebbero esserci delle nicchie che possono ospitare microrganismi nonostante le condizioni ostili di Marte.
Altro che fantascienza, insomma. Il Pianeta più simile alla Terra del nostro Sistema Solare è sempre più a portata di mano, ancora dal punto di vista degli studi scientifici, ma in futuro chissà. E ancora non possiamo arrivare ai “gemelli” della Terra di cui abbiamo già certezza sull’esistenza. Ma se già su Marte è sempre più probabile l’esistenza di forme di vita, figuriamoci altrove. Forse a nessuno, o a pochi terrestri, questa scoperta cambierà la vita. Ma certamente cambia i percorsi, le strategie e le convinzioni dell’intera umanità. Storia e scienza che scrivono una pagina rivoluzionaria per la conoscenza umana, ribadendo ancora una volta come anche nel 2015 abbiamo tantissimo da scoprire e da esplorare. Perchè quando il saggio indica la luna, soltanto gli stolti guardano i ldito.
Fonte: meteoweb