Fonte: meteogiornale
Più che confermata da tutti i modelli fisico-matematici l'elevazione del promontorio sub-tropicale sull'Italia a partire dal 24 ottobre e col rischio che si protragga sino a fine mese.
Lo scenario barico ricorda molto quelli estivi (non avremo temperature estive!!), con una lacuna ciclonica profonda sull'Atlantico orientale in grado di innescare il richiamo caldo (non estivo) nord-africano sul Mediterraneo centrale.
Le temperature si porteranno sopra le medie ovunque, con maggiore interessamento delle regioni centro-settentrionali, in specie i rilievi (Val Padana avremo un ristagno di aria fresca e modeste inversioni termiche).
Ma attenzione: le elevazioni del promontorio nord-africano possono avvenire in qualsiasi stagione, compreso l'inverno, perché ad attivarle è la lacuna barica iberica-marocchina. Pertanto, quanto vedremo è del tutto nella norma.
Invasione calda subtropicale: 24-28 ottobre
I valori termici a 850 hPa si porteranno ovunque sopra le medie anche di 5-7°C. Ad esempio, in Veneto si arriverà a +11°C, in Romagna a +13°C, in Toscana si sfioreranno i +14°C, in Campania a +13°C.
I valori termici a 850 hPa si porteranno ovunque sopra le medie anche di 5-7°C. Ad esempio, in Veneto si arriverà a +11°C, in Romagna a +13°C, in Toscana si sfioreranno i +14°C, in Campania a +13°C.
Ma lo sottolineo, non avremo temperature estive, in specie al Centro Nord Italia.
Le regioni meridionali sembrano meno colpite dalle anomalie termiche positive. Non sempre ci sarà il sole: nelle valli e pianure, soprattutto quella Padana, potrebbero formarsi nebbie notturne, ma in rapido dissolvimento durante il dì. Infine l'elevata umidità che proverrà dal Mediterraneo potrà dare luogo a nuvolosità innocua.
Ritorno del flusso ciclonico nord-atlantico: 29-31 ottobre
Ancora moltissimi dubbi sulla capacità del flusso perturbato nord-atlantico di sfondare il muro altopressorio alla fine di ottobre. L'emissione mattutina di GFS (il modello matematico globale emesso negli USA), come ben possiamo vedere nel pannello qui sotto, indica un parziale sfondamento a fine mese di correnti moderatamente cicloniche, in grado di dare vita ad una goccia fredda in quota nei pressi dell'Italia, di nuovo quella meridionale, con possibilità di altri forti temporali.
Ancora moltissimi dubbi sulla capacità del flusso perturbato nord-atlantico di sfondare il muro altopressorio alla fine di ottobre. L'emissione mattutina di GFS (il modello matematico globale emesso negli USA), come ben possiamo vedere nel pannello qui sotto, indica un parziale sfondamento a fine mese di correnti moderatamente cicloniche, in grado di dare vita ad una goccia fredda in quota nei pressi dell'Italia, di nuovo quella meridionale, con possibilità di altri forti temporali.
Ma su tale tendenza saremo più precisi e approfonditi nell'Editoriale modelli del primo pomeriggio, oltretutto queste sono linee di tendenza da confermare.
A più tardi.