Salve a tutti, un primo cambiamento dello stato del tempo è alle porte, spettacolare l’immagine dal satellite, che evidenzia come la pressione esercitata dalla saccatura Atlantica oltralpe sia già un dato tangibile nello scacchiere europeo (fig.1).
fig.1
L’aria relativamente più fresca in arrivo dal nordatlantico è già giunta lungo la barriera alpina quindi, ridimensionando alquanto la figura altopressoria africana, responsabile del caldo intenso di questi giorni. Temporali anche di una certa intensità stanno interessando le Alpi orientali, mentre nel resto d’Italia fa ancora caldo, anche parecchio.
Potremo dunque beneficiare della tanto agognata rinfrescata?? In effetti, per molte regioni sarà così, per capirlo occorre analizzare un dato che ci ha aiutato a comprendere l’evoluzione del caldo in questi giorni, ovvero il valore le temperature alla quota geopotenziale di 850 hPa, collocata in questi giorni intorno 1550 m di quota nelle nostre regioni.
La prima figura si riferisce alla mattinata odierna ed evidenzia valori quasi uniformente distribuiti, nel territorio italiano, tra i 18° e i 22° C, fa ancora caldo quindi (oltre i 20° l’ondata di caldo può definirsi intensa, fig.2).
fig.2
Guardiamo ora la stessa carta per le prime ore del mattino di venerdì, tra 48 h; il quadro è cambiato, ma non uniformemente. Al nordest le temperature sono abbassate anche di 8-10° C in quota, mentre al sud sono addirittura leggermente aumentate (fig.3).
fig.3
Nelle prossime ore quindi (l’irruzione nordatlantica è già arrivata), le temperature al nord, segnatamente al nordest, inizieranno a diminuire, con innesco di temporali localmente anche violenti nelle pianure venete e friulane (forse anche lombarde), in trasferimento nell’area emiliana nella giornata di domani. Al centro invece l’abbassamento delle temperature sarà più graduale, ma ci sarà, con temporali domani lungo la dorsale appenninica (come evidenziato dalla fig.3), mentre al sud addirittura le temperature potrebbero leggermente aumentare, facendo proseguire un’estate qui in effetti normale per il periodo.
Insomma la previsione va dosata caso per caso, ma per il nord la grande afa è finita, con risvolti interessanti anche per la seconda metà del mese, con una saccatura artica in possibile avvicinamento alle nostre regioni (fig.4).
fig.4
Fonte: meteoscienza