giovedì 30 luglio 2015

Caldo per tutta la prima decade di agosto. Poi sarà crisi?

Tregua al capolinea: l'abbiamo definita tale a ragion veduta, perché alla fin fine le temperature hanno registrato una diminuzione diffusa e di una certa importanza. Siamo ben distanti dai picchi della scorsa settimana e soprattutto non c'è più quell'afa insopportabile che rendeva il clima infernale e le nostre giornate un autentico incubo. Purtroppo però dobbiamo darvi una cattiva notizia: la tregua per finire.
Italia spaccata in due: prima di addentrarci nei particolari termici, certamente i più rilevanti, non possiamo non ragguagliarvi sull'accesissima disputa tra le perturbazioni atlantiche e l'Anticiclone africano. Le prime stanno condizionando il meteo del Nord Italia e continueranno a farlo anche nei prossimi giorni. La seconda sta per irrompere al Centro Sud e darà luogo a quelle che potrebbe risultare l'ondata di caldo più intensa di tutta l'estate.
Temperature in forte aumento già da domani: i primi, violenti rialzi termici coinvolgeranno Sicilia e Sardegna. A seguire le regioni centro meridionali e per finire il settentrione. I picchi maggiori, localmente superiori a 40°C, coinvolgeranno varie città del Centro Sud e delle due Isole Maggiori.
Caldo duraturo: anche stavolta dovremo portarci dietro temperature superiori alle medie stagionali per buona parte della prima decade di agosto, ma fortunatamente avremo una lieve diminuzione che dovrebbe scongiurare picchi termici elevatissimi a partire dal 3 agosto. Non solo. L'intrusione d'aria umida prima e di qualche sbuffo d'aria fresca in quota, causerà violenti temporali pomeridiani in molte regioni d'Italia.
Il meteo sino al 10 di agosto: abbiamo optato per uno step previsionale così lungo perché a nostro avviso la protezione anticiclonica offrirà condizioni meteo-climatiche prettamente estive per tutto il periodo. Farà caldo, molto caldo, ma come detto non mancherà occasione per violenti temporali pomeridiani. Non solo sui monti.
Il meteo sino a Ferragosto: le attuale proiezioni dei modelli ci mostrano un cedimento dell'Alta Pressione causato da perturbazioni atlantiche più incisive. A questo punto non possiamo escludere un primo, consistente break stagione proprio a ridosso della festività estiva per antonomasia.
Fonte: meteogiornale