Purtroppo anche stasera i modelli fisico matematici confermano l’arrivo, già per metà settimana, di una nuova bolla di aria “rovente” proveniente dall’entroterra desertico marocchino e algerino. Stavolta il caldo rischia di essere ancora più intenso della recente ondata di calore che nei giorni scorsi ha interessato l’area alpina e il centro-nord, è riguarderà l’intero territorio nazionale, dal Piemonte alla Sicilia.
Da nord a sud, già da mercoledì 15 Luglio, aumenterà il disagio fisico per il significativo aumento delle temperature, associato ad elevatissimi tassi di umidità relativa, soprattutto nelle ore notturne e al primo mattino, che inaspriranno l’effetto “afa”, specie a ridosso delle grandi città (isola di calore generata dall’ambiente urbano). La dinamica atmosferica che originerà questa ennesima onda di calore, pronta ad entrare sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, sarà sempre la stessa. Fra oggi e domani, infatti, si assisterà ad un nuovo rallentamento del ramo principale del “getto polare” che dal nord America si muove sopra l’Atlantico settentrionale.
Il rallentamento del “getto polare” genera grandi ondulazioni planetarie che ondulano il flusso perturbato principale, scavando così una profonda saccatura in mezzo all’oceano che si propaga verso latitudini più meridionali, spingendosi fin verso le Azzorre. Al contempo sul bacino del Mediterraneo si viene a scavare una“lacuna barica” permanente che viene prontamente colmata dalla risalita dell’anticiclone sub-tropicale libico-algerino. Il robusto anticiclone africano, facente capo alla Cella di Hadley in azione sopra il Sahara, approfittando delle ondulazioni cicloniche (saccature) che affondano sul vicino atlantico, davanti la costa portoghese, tende a gonfiarsi, posando i propri elementi più settentrionali (la cosiddetta “cupola”) tra la Spagna e l’Italia, avvettando intense avvezioni calde che tendono ad investire dapprima la Spagna e la Francia meridionale, salvo poi propagarsi in direzione delle nostre regioni. Questo trend pare destinato a durare per buona parte del periodo estivo, condizionando l’andamento meteo/climatico dell’intera stagione.
Proprio da mercoledì 15 una ampia saccatura, propagata da una circolazione depressionaria a carattere freddo posizionata attorno l’Islanda, scivolerà verso le isole Britanniche e l’Atlantico portoghese, avvicinandosi fino alle Azzorre. Questo affondo ciclonico, passando poco ad ovest del Regno Unito, andrà a rinvigorire una depressione a carattere chiuso con un minimo barico localizzato a nord-ovest dell’Irlanda. Tale circolazione depressionaria, ben strutturata in quota, rimarrà collocata in pieno oceano, enfatizzando la risalita della “cupola” anticiclonica nord-africana, attualmente centrata con i propri massimi barici sopra l’Algeria occidentale e il Marocco orientale, verso il bacino centro-occidentale del mar Mediterraneo.
La rimonta di questo promontorio anticiclonico sub-tropicale sarà accompagnata dall’attivazione di un debole ma caldo e secco flusso sud-occidentale, attivo lungo il bordo più occidentale della struttura anticiclonica, che dall’entroterra desertico algerino si muoverà verso la Spagna orientale, la Sardegna e l’Italia centro-settentrionale. Il promontorio anticiclonico nord-africano estenderà i propri elementi verso l’Italia centro-settentrionale, con il conseguente scorrimento, lungo il suo bordo più occidentale, di masse d’aria molto calde e secche, d’estrazione sub-tropicale continentale desertica, che raggiungeranno le nostre regioni, venendo ulteriormente scaldate dai fenomeni di “Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti che comprimono l’aria nei bassi strati riscaldandola e deumidificandola) tipici dei regimi anticiclonici.
Per questo i valori termici saliranno progressivamente, fino a toccare picchi di oltre i +36°C +38°C, accompagnati da indici di umidità relativa medio-alti che esacerberanno la calura. Difatti questa massa di aria molto caldo, avendo origini desertiche, prima di invadere il Mediterraneo centro-occidentale risulterà parecchio secca, soprattutto alle quote superiori della troposfera. Ma transitando sopra le calde acque superficiali del Mediterraneo centro-occidentale, soggette anche ad una forte evaporazione, quest’aria molto calda tenderà a “marittimizzarsi”, umidificandosi sensibilmente nei bassi strati, tanto da accompagnarsi a tassi di umidità relativamente elevati che ci faranno percepire valori ancora più elevati rispetto a quelli reali, misurati dai termometri. Inoltre questa massa d’aria calda e molto umida che si accumulerà fra i mari che circondano la Sardegna e il Tirreno nel corso della settimana, inevitabilmente, si sposterà verso le nostre regioni, in particolare sui settori tirrenici, rendendo il clima davvero opprimente e soffocante.
Purtroppo il caldo afoso condizionerà gran parte della prossima settimana che si presenterà stabile e soleggiato su quasi tutte le regioni, grazie all’azione dell’alta pressione sub-tropicale africana che renderà i cieli sereni o poco nuvolosi, con probabili velature in quota. Solo sulle Alpi e nelle Prealpi il passaggio di qualche infiltrazione umida in quota potrà favorire lo sviluppo di qualche temporale di calore, specie tra il pomeriggio e le ore serali, in rapido esaurimento dalla serata successiva.
Fonte: meteoweb