Gli ultimi aggiornamenti hanno sciolto ogni dubbio:l’uragano Gonzalo sta arrivando in Europa proprio in queste ore, e già tra oggi e domani colpirà in modo particolarmente violento le isole Britanniche con venti impetuosi, violente mareggiate, forti piogge e soprattutto temperature in picchiata al punto che arriverà persino la neve fino a bassa quota sulle colline di Scozia e Irlanda. La tempesta, seppur indebolita rispetto a quando nell’oceano Atlantico ha sferzato l’arcipelago delle Bermuda (era un uragano di 4^ categoria sulla scala Saffir-Simpson), colpirà in pieno il vecchio continente e dopodomani, mercoledì 22 ottobre, raggiungerà anche l’Italia.
Domani, infatti, la tempesta si dividerà in due lembi: uno si muoverà verso nord tra Islanda e Penisola Scandinava, dirigendosi sul Circolo Polare Artico, l’altro invece si fionderà direttamente sull’Italia e sui Balcani, che vivranno una fase di maltempo particolarmente violento nella seconda parte di questa settimana. La giornata di domani, martedì 21 ottobre, sarà l’ultima con l’anticiclone sull’Italia. L’ultimo giorno di sole, l’ultimo giorno di caldo (almeno per ora). La tempesta raggiungerà l’Italia in modo veemente già nella tarda serata di martedì nelle Regioni dell’estremo nord, sulle Alpi, dove le temperature crolleranno al punto tale che la neve cadrà copiosa sui versanti settentrionali fino a quote molto basse, addirittura dai 400-500 metri in su, come in pieno inverno. Nella notte tra martedì e mercoledì, forti temporali potranno colpire l’estremo nord/est, tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, nelle zone di confine. Per il resto, il nord non risentirà del maltempo di questa tempesta perché le Alpi proteggeranno la pianura Padana e garantiranno sole pieno, seppur con forti venti di favonio e un calo termico considerevole (giovedì mattina in pianura Padana e nei fondovalle alpini le temperature minime crolleranno fino a valori di +4/+5°C in pianura!)
Sarà il centro/sud, invece, come ampiamente previsto già nei giorni scorsi, ad essere letteralmente sferzato da “Gonzalo”: saranno tre giorni davvero tempestosi damercoledì 22 a venerdì 24 ottobre. Caratteristica principale di questa brusca ondata di maltempo, il vento impetuoso e il tracollo termico. I venti settentrionali, prevalentemente di maestrale ma successivamente anche di tramontana e grecale, soffieranno impetuosi con raffiche fino a 150km/h nel Tirreno tra Sardegna e Sicilia, e di oltre 110-120km/hanche nelle Regioni Adriatiche e nel Sud peninsulare. Di conseguenza, avremo mareggiate molto violente con effetti distruttivi nelle aree costiere e litoranee, dove al Sud ancora in questi giorni le spiagge sono gremite di bagnanti a causa del caldo eccezionale di quest’ottobre così anomalo. Non mancherà il maltempo, soprattutto tra mercoledì e giovedì con forti temporali frontali molto violenti a causa dei contrasti termici: l’aria fredda arriverà sull’Italia meridionale dove da quindici giorni splende ininterrottamente il sole con temperature massime sempre superiori ai +30°C, quindi è evidente come gli effetti dell’impatto di “Gonzalo” sul meridione non saranno certo placidi. Si formeranno numerose trombe d’aria e durante i temporali più intensi si verificheranno intense grandinate. Le temperature crolleranno di oltre 10°C in poche ore, facendo piombare il Paese praticamente dall’estate all’inverno da un giorno all’altro. Anche sull’Appennino centro/meridionale arriverà la prima neve, con fiocchi a partire dai 1.500 metri di quota, localmente anche più in basso. Le zone più colpite dal maltempo saranno quelle litoranee ed esposte ai venti tra Abruzzo, Molise e Puglia nel medio/basso Adriatico, e tra Calabria e Sicilia nel basso Tirreno.
Dopo gli eventi disastrosi dei giorni scorsi, con le alluvioni di Genova, del basso Piemonte, di Parma, della Maremma e i drammatici nubifragi su Trieste e nel Friuli Venezia Giulia, stavolta il maltempo più estremo si concentrerà al Sud. Non ci saranno piogge alluvionali con accumuli particolarmente abbondanti, ma a preoccupare è l’entità dei fenomeni estremi e soprattutto i venti impetuosi e le mareggiate. Inoltre la possibile formazione di trombe d’aria e temporali con grossa grandine, potrà determinare localmente effetti veramente distruttivi. Una situazione preoccupante che è bene monitorare in tempo reale con tutti gli aggiornamenti.
Fonte: meteoweb