Come abbiamo ribadito in altre occasioni, la circolazione atmosferica di questo autunno 2014 è caratterizzata dauna recidiva debolezza del getto zonale atlantico. Dopo i fasti della stagione estiva, siamo a commentare una situazione di stasi, un terreno fertile all'insediamento di anticicloni autunnali ma anche linfa vitale per la creazione di quei famigerati "blocking" circolatori alla base delle più intense precipitazioni cui è possibile assistere su alcuni settori del nostro Paese.
Anche per il futuro l'evoluzione atmosfericaproposta dai modelli di previsione pare confermare questa linea di tendenza. L'aria più fresca/fredda proveniente dall'oceano atlantico avrà come sempre parecchia difficoltà a far breccia sul nostro Paese, il raffreddamento previsto in sede canadese e groenlandese inoltre, sembra essere in notevole ritardo rispetto allo scorso anno. Quest'ultimo è un elemento non trascurabile, che porta ad una forte difficoltà da parte delle stesse perturbazioni atlantiche non solo ad essere generate ma anche a muoversi in modo netto nel cuore dell'Europa
A tal proposito, una nuova depressione è prevista in formazione sull'oceano entro la fine dottobre; essa andrà muovendosi verso il bacino del Mediterraneo ma con esiti tutt'altro che convinti. L'intensità della corrente a getto pare non essere sufficientemente vigorosa da permettere alla perturbazione di attraversare l'intero stivale italiano. La sua corsa potrebbe quindi fermarsi molto prima, andando così a generare un cut-off sul basso Mediterraneo già entro mercoledì 5 novembre.
L'avanzamento della depressione verso i settori occidentali dello stivale potrebbe tuttavia generare una nuova situazione di potenziale pericolosità per le regioni settentrionali tra lunedì 3 emartedì 4 ottobre, momento in cui la bassa pressione che nel frattempo si sarà avvicinata al nostro Paese, indugerà un paio di giorni nella sede franco-iberica prima di sprofondare verso sud, sganciandosi così dalla circolazione principale.
Linea di tendenza affidabile o inaffidabile?
Ancora troppe variabili sono in gioco sulla riuscita o meno di questo impianto depressionario. Motivo per cui la previsione stessa di blocco circolatorio in arrivo per l'Italia può essere messa in discussione dal rincorrersi dei diversi run di previsione. Alla fine della storia potremo quindi imbatterci su scenari atmosferici completamente stravolti rispetto a quelle che erano le previsioni iniziali.
Nelle prossime giornate sapremo darvi qualche notizia più precisa a riguardo, anche perche al momento non tutti i centri di calcolo prevedono questa evoluzione e la previsione risulta quindi molto incerta.
Fonte: meteoweb